21 novembre 2010

Mistica e dintorni: Maria Simma e le anime del Purgatorio (1^ parte)

Non so se si può considerare come una vera mistica Maria Simma, perchè durante la sua vita non ha avuto esperienze che permetterebbero di classificarla in tal modo, ma senz’altro credo che la si possa ritenere come un personaggio straordinario perchè ha avuto dei contatti molto accentuati con l’al di là.
Maria Simma infatti ha avuto per buona parte della sua vita la caratteristica notevole di poter dialogare con le anime del Purgatorio che spontaneamente le si presentavano.





Ella ha vissuto praticamente tutta la sua vita in un piccolo paese  tra i monti dell’Austria, a Sonntag, nella provincia del Vorarlberg.
Nata nel febbraio 1915, è morta nel marzo 2004 all’età di 89 anni. Molto religiosa, da piccola tentò anche di farsi suora, ma dovette rinunciare a causa della gracile costituzione fisica.
Visse successivamente in casa del padre, accudendolo fino alla morte di questi, che avvenne nel 1947. In seguito visse da sola, in disagiate condizioni economiche, occupandosi dell'orto e accettando anche gli aiuti di gente caritatevole.
Formatasi spiritualmente durante i soggiorni in convento si consacrò alla Madonna, impegnandosi a intercedere per le anime del Purgatorio mediante la preghiera, i sacrifici e l'apostolato.

All'età di venticinque anni, nel 1940, cominciò a entrare in contatto con le anime del Purgatorio; all'inizio erano pochi casi all'anno, ma dal 1954 i contatti furono pressoché continui, sia di giorno che di notte.
Le anime, che le si presentavano con il permesso divino, inizialmente le chiedevano semplicemente preghiere per essere liberate. In seguito incominciarono ad intavolare dei discorsi con lei, descrivendole la loro condizione e il luogo in cui si trovavano. Inoltre Maria Simma poteva anche chiedere se alcuni defunti specifici erano in purgatorio e se avevano bisogno di suffragi.

Maria Simma diceva che il Purgatorio è composto da tre livelli principali, due livelli più bassi e uno più elevato, quest’ultimo raggiunto dalle anime che dopo un po’ possono finalmente entrare in Paradiso. E ogni livello ha poi dei sottolivelli. Lei aveva il carisma di incontrare solo le anime del livello più alto, che è poi quello relativamente meno duro. Diceva che nel livello più basso i demoni possono ancora attaccare le anime, cosa che non possono fare nei 2 livelli più superiori. Questo attacco fa parte delle sofferenze che queste anime debbono scontare a causa dei peccati commessi, prima di salire ai livelli successivi. “I vari livelli del Purgatorio sono tanto differenti quanto le nostre malattie sulla terra, che possono andare da una semplice infiammazione di un’unghia fino ad alcune che possono consumare il corpo intero come il fuoco” diceva. Questo fuoco esiste solo nei livelli più bassi  e non in quelli più alti. Quindi le anime che stanno nel livello più basso soffrono pene che possono essere paragonate a quelle dell’Inferno, con una sola grande differenza: sanno che sono pene temporanee e quindi non sono disperate come le anime dannate che dovranno invece patire le loro pene in eterno! Nelle loro sofferenze le anime sono come pervase da una segreta gioia perché sanno che col passare del tempo sempre più si avvicinano a Dio, il Sommo Bene verso cui anelano con tutto il loro essere.

Inoltre nessuna anima pur soffrendo desidera tornare su questa terra perché ha una visione di Dio molto più chiara della nostra. Non desidera mai tornare nelle tenebre in cui viviamo quaggiù.

Le sofferenze del Purgatorio sono molto più gravi di quelle che possiamo patire in terra, e anzi le sofferenze terrene accettate  in maniera cristiana possono alleviarci di molto le sofferenze future del Purgatorio.

Quando le fu chiesto quale era lo scopo recondito della sua esperienza rispose:

“Dio l’ha permessa affinché con il mio apostolato altre persone possano chiaramente comprendere che la nostra vita sulla terra ci serve SOLO per guadagnarci il Paradiso. Lo scopo della nostra vita è di essere buoni gli uni con gli altri e così facendo, di entrare in unione con Dio, sia ora sulla terra, sia dopo nell'eternità. In quest'ottica la vita diventa sempre più preziosa per ognuno di noi, come diventa sempre più assurdo ciò che della vita fa un gran numero di persone. In quest’ottica comprendiamo quanto sia immenso l’amore di Dio e quanto possa diventare incredibilmente bella la vita quando lavoriamo al suo fianco.”

(Descriverò alcune esperienze di Maria Simma in alcuni successivi post. I brani tra virgolette li ho tratti dal libro di Nicky Eltz – Fateci uscire da qui! – Edizioni Segno)

(Continua nella 2^ parte facendo click qui)

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3 commenti:

  1. E' veramente meraviglioso

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  2. ho sempre creduto che il paradiso si raggiunge amando.. amando tutti. anche coloro che ci fanno del male.. anzi soprattutto coloro che ci fanno del male.. e leggendo l'articolo sulla mistica Simma ne ho conferma.. i peccati della carne sono ben poca cosa rispetto ai peccati dello SPIRITO.. questo non vuol dire che non sia necessario avere un ordine anche riguardo la sfera sessuale ma sicuramente DIO ama anche le nostre fragilità... ha compassione delle nostre umane debolezze.. ma va contro i superbi..e chi odia chi invidia .. chi parla male del prossimo.. chi non perdona è superbo... e in PARADISO non ci entra..quindi facciamo della nostra vita un inno all'amore alla carità.. e DIO che è infinitamente buono coprirà le nostre debolezze e ci condurra nel suo regno di infinito amore e gioia. BUONA PASQUA A TUTTI.

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    Risposte
    1. l'amore è la legge di Dio e Dio può sempre fare di un peccatore un grande santo, purchè si penta e viva secondo il vangelo.
      la regola d'oro: amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutto te stesso ed il prossimo tuo come te stesso. la carità è il vincolo della perfezione. "Siate perfetti come perfetto è il padre mio che è nei cieli".
      Legga Lettera ai colossesi, capitolo 3: La nuova vita in Cristo e La prima lettera ai tessalonicesi, capitolo 4: Santità e purezza cristiana. S.Paolo dice: pertanto, chi disprezza questi precetti non disprezza un uomo, ma Dio, che dona a voi il suo Santo Spirito. Nessuno fuorvii e defraudi, in questa materia, il proprio fratello,poichè il Signore è vindice di ciò, come già vi abbiamo detto e testimoniato.
      noi siamo tempio dello Spirito Santo e dobbiamo rispettare questo
      tempio. il Padre che è nei cieli ci chiederà conto di tutto ciò che abbiamo fatto di questo tempio e di ogni nostra opera.
      Dio ci ha chiamati alla santità ed alla libertà ma no non al libertinaggio. per finire, abbiamo tutti bisogno di convertirci,
      giorno dopo giorno e di progredire nella santità chiedendo a Dio
      il suo aiuto e pregare lo Spirito Santo ricordando le parole di Gesù" non vi lascio soli", lo Spirito Santo intercede per noi perchè possiamo comprendere sempre di più ed odiare anche ogni più piccolo peccato.
      fraternamente, auguri di santità e bene

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