la terra e ogni cosa naturale
sembravano a me
vestiti di luce celestiale,
della gloria e dellla dolcezza di ogni sogno.
Adesso non è come un tempo è stato,
vedilo come vuoi
di giorno o notte,
quello che vidi un dì è ormai passato.
Effettivamente l’infanzia, come dice questa poesia di William Wordsworth (da - Intimation of Immortality From Recollections of Early Childhood -1807), si può considerare un periodo come in ‘stato di grazia’ che da adulti abbiamo perso e che ricordiamo con nostalgia .
Ad una mistica è stato rivelato che quando Dio crea un’anima, questa per un attimo intravede la luce del Creatore e ciò crea uno stupore e una gioia che rimangono impressi in noi per sempre: e forse è perchè desideriamo rivedere questa luce divina che consciamente o no cerchiamo Dio…
Avete mai notato alle volte il sorriso celestiale dei bimbi nati da poco mentre dormono ? Quando ero piccolo e domandavo a chi stessero sorridendo mi si rispondeva che sorridevano agli angeli …
Forse a causa dell’innocenza Dio permette ai bambini questo contatto con il Paradiso, e la compagnia visibile dell’angelo custode?
Quando cresciamo, immersi nelle vicende, anche dolorose a volte, della vita, avendo dimenticato ormai questo stato di grazia, ci resta però come una nostalgia, che solo l’amicizia con Dio può alleviare..
L’essere troppo ‘adulti’ non è compatibile con la vita celeste, perchè lontani dall’innocenza e dallo stupore, troppo portati a crederci indipendenti tanto da non avere bisogno di Dio…
Non per niente Gesù dice nel Vangelo: ‘In Verità vi dico: se non diventerete come questi piccoli non entrerete nel Regno dei Cieli’.
Ad una mistica è stato rivelato che quando Dio crea un’anima, questa per un attimo intravede la luce del Creatore e ciò crea uno stupore e una gioia che rimangono impressi in noi per sempre: e forse è perchè desideriamo rivedere questa luce divina che consciamente o no cerchiamo Dio…
Avete mai notato alle volte il sorriso celestiale dei bimbi nati da poco mentre dormono ? Quando ero piccolo e domandavo a chi stessero sorridendo mi si rispondeva che sorridevano agli angeli …
Forse a causa dell’innocenza Dio permette ai bambini questo contatto con il Paradiso, e la compagnia visibile dell’angelo custode?
Quando cresciamo, immersi nelle vicende, anche dolorose a volte, della vita, avendo dimenticato ormai questo stato di grazia, ci resta però come una nostalgia, che solo l’amicizia con Dio può alleviare..
L’essere troppo ‘adulti’ non è compatibile con la vita celeste, perchè lontani dall’innocenza e dallo stupore, troppo portati a crederci indipendenti tanto da non avere bisogno di Dio…
Non per niente Gesù dice nel Vangelo: ‘In Verità vi dico: se non diventerete come questi piccoli non entrerete nel Regno dei Cieli’.
Quanto vera la poesia...la vita ci dilania e sembra voler sconfiggere quell'anelito dorato a cui aspiriamo nel nocciolo dell'anima: Dio è tutto ed oggi sembra solo più niente, un generico volersi bene, darsi la mano a messa e poi non riconoscersi pochi minuti dopo...quanta tristezza nella morte di Dio. E' già la nostra morte anticipata... Ma Dio è risorto.
RispondiElimina