La cultura anticristiana ha partorito, da tempo ormai, una orrida festa consumistica, ripescata da antiche usanze celtiche: quella di Halloween, cioè quella delle zucche (vuote!), dei fantasmi, delle streghe e dei morti ‘viventi’.
Nella nostra cultura cristiana la ‘festa di Tutti i Santi’ e la ‘festa dei defunti’ sono praticamente attaccate. Il 1° novembre l’una, e il 2 l’altra. E questo per sottolineare un legame tra la situazione ‘purgante’ di quei defunti che anelano di arrivare in cielo, pregano per i vivi e possono ricevere suffragi da noi, e la situazione ‘gloriosa’ dei Santi del paradiso.
28 ottobre 2010
24 ottobre 2010
Perle di caos
Ecco alcune ‘perle’ che ho notato ultimamente:
i politici armati l’uno contro l’altro con atteggiamenti di odio e invidia, e a cui non importa nulla del bene del Paese
i giovani con certi link orripilanti su Facebook, che fanno capire il livello di abiezione in cui è precipitata la nostra gioventù
i politici armati l’uno contro l’altro con atteggiamenti di odio e invidia, e a cui non importa nulla del bene del Paese
i giovani con certi link orripilanti su Facebook, che fanno capire il livello di abiezione in cui è precipitata la nostra gioventù
17 ottobre 2010
La Scienza analizza la Fede (parte 8^)
Il Velo di Manoppello
Esiste un altro telo che come la Sindone porta impressa una immagine del volto di Cristo e della cui formazione la scienza non è ancora riuscita a render conto: si tratta del cosiddetto ‘Volto Santo di Manoppello’.
Da cinque secoli questo telo è esposto nella chiesa dei cappuccini di Manoppello vicino Pescara. In esso sarebbe riprodotto il volto di Gesù Cristo o subito dopo la Resurrezione o durante il tragitto al calvario. Nel primo caso tale velo sarebbe quello che gli antichi ebrei mettevano sul viso del defunto, il cosiddetto sudario, prima di ricoprire tutto il corpo, davanti e dietro, con il lenzuolo funerario, cioè con quello che adesso viene chiamato Sindone, nel secondo sarebbe , il cosiddetto 'Velo della Veronica'
Esiste un altro telo che come la Sindone porta impressa una immagine del volto di Cristo e della cui formazione la scienza non è ancora riuscita a render conto: si tratta del cosiddetto ‘Volto Santo di Manoppello’.
Da cinque secoli questo telo è esposto nella chiesa dei cappuccini di Manoppello vicino Pescara. In esso sarebbe riprodotto il volto di Gesù Cristo o subito dopo la Resurrezione o durante il tragitto al calvario. Nel primo caso tale velo sarebbe quello che gli antichi ebrei mettevano sul viso del defunto, il cosiddetto sudario, prima di ricoprire tutto il corpo, davanti e dietro, con il lenzuolo funerario, cioè con quello che adesso viene chiamato Sindone, nel secondo sarebbe , il cosiddetto 'Velo della Veronica'
15 ottobre 2010
Sesso debole?
Non sarò ‘politicamente corretto’ e anche se corro il rischio di essere accusato di ‘maschilismo’, dirò cosa penso.
Ultimamente mi ha molto impressionato il richiamo della ‘Caritas’ sul fatto che molti maschi lasciati dalle rispettive mogli e ‘condannati’ a fornire il mantenimento a loro e ai figli, si ritrovino, pur lavorando, sulla soglia della povertà e che facciano la fila insieme a extracomunitari e ‘barboni’ davanti alle mense della Caritas per rimediare un pasto.
E' incredibile! Uomini che lavorano, magari in giacca e cravatta, ma che non possono neanche pagarsi un pasto e che senza la Caritas potrebbero addirittura morire di fame.
Da quando le donne hanno ‘rialzato la testa’ richiedendo i loro diritti e la loro indipendenza dal maschio, siamo arrivati al punto che il cosiddetto ‘sesso debole’ fa adesso la parte del leone e sempre più appare in posizione privilegiata rispetto al maschio.
Ultimamente mi ha molto impressionato il richiamo della ‘Caritas’ sul fatto che molti maschi lasciati dalle rispettive mogli e ‘condannati’ a fornire il mantenimento a loro e ai figli, si ritrovino, pur lavorando, sulla soglia della povertà e che facciano la fila insieme a extracomunitari e ‘barboni’ davanti alle mense della Caritas per rimediare un pasto.
E' incredibile! Uomini che lavorano, magari in giacca e cravatta, ma che non possono neanche pagarsi un pasto e che senza la Caritas potrebbero addirittura morire di fame.
Da quando le donne hanno ‘rialzato la testa’ richiedendo i loro diritti e la loro indipendenza dal maschio, siamo arrivati al punto che il cosiddetto ‘sesso debole’ fa adesso la parte del leone e sempre più appare in posizione privilegiata rispetto al maschio.
7 ottobre 2010
Memorie di un Esorcista
In questo periodo sto leggendo un libro intervista a Padre Amorth, intitolato “Memorie di un Esorcista”.
Quello che mi ha colpito in questa lettura è stata la notizia che molti vescovi nelle loro diocesi non hanno mai nominato un esorcista e non hanno intenzione di farlo, e questo perché, è triste dirlo, molti nel clero, e quindi addirittura anche tra i vescovi, non credono all’esistenza degli indemoniati. Come se il Vangelo non fosse pieno di gesta fatte da Gesù per cacciare i demoni! Il fatto è allora che molti preti non credono nell’esistenza del diavolo...
Quello che mi ha colpito in questa lettura è stata la notizia che molti vescovi nelle loro diocesi non hanno mai nominato un esorcista e non hanno intenzione di farlo, e questo perché, è triste dirlo, molti nel clero, e quindi addirittura anche tra i vescovi, non credono all’esistenza degli indemoniati. Come se il Vangelo non fosse pieno di gesta fatte da Gesù per cacciare i demoni! Il fatto è allora che molti preti non credono nell’esistenza del diavolo...
6 ottobre 2010
Vale la pena?
Vale la pena?
Vale la pena vivere una vita senza Dio ed essere quindi completamente privi della speranza del trascendente?
E’ questa la domanda che mi faccio spesso e che a mio avviso ognuno dovrebbe porsi nel corso della propria vita.
Ovviamente la risposta che mi do io è che non è per niente conveniente stare lontani da Dio perché, un po' per esperienza personale e un po' perchè lo hanno mostrato i mistici e i santi, il vivere una vita in Dio ha come conseguenza la più grande felicità di cui si possa godere su questa terra! Mentre vivere lontani da Lui fa stare in uno stato di perenne ‘disperazione’...
Vale la pena vivere una vita senza Dio ed essere quindi completamente privi della speranza del trascendente?
E’ questa la domanda che mi faccio spesso e che a mio avviso ognuno dovrebbe porsi nel corso della propria vita.
Ovviamente la risposta che mi do io è che non è per niente conveniente stare lontani da Dio perché, un po' per esperienza personale e un po' perchè lo hanno mostrato i mistici e i santi, il vivere una vita in Dio ha come conseguenza la più grande felicità di cui si possa godere su questa terra! Mentre vivere lontani da Lui fa stare in uno stato di perenne ‘disperazione’...
4 ottobre 2010
Dio con noi?
Una delle caratteristiche notevoli della fede cattolica è racchiusa nel sacramento dell’Eucaristia, il dono divino più grande e inesplicabile: infatti secondo questo mistero, Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è presente nell’ostia e quindi nel tabernacolo con anima e corpo, nella sua completa umanità e divinità!
Quale evento, che agli occhi del mondo e dei seguaci delle altre religioni può sembrare incomprensibile! E inoltre, come se non bastasse, questo Dio si fa mangiare dalle sue creature!
L’evento è ‘incredibile', ‘misterioso’, 'paradossale' e ‘assurdo’ per il modo di vedere umano. Ma non lo è per la logica divina.