Tempo fa  ho letto con  interesse un libro,  “La Fisica del Cristianesimo” di Frank Tipler 
(1). Tipler è l' enunciatore del ‘Principio Antropico’ ed è  professore 
di Fisica Matematica  alla Tulane University di New Orleans. Ha composto
 opere specialistiche, ha pubblicato articoli di ricerca in prestigiose 
riviste scientifiche e ha scritto molti libri di divulgazione. In un 
primo momento era scettico nei confronti della religione ma nel tempo si
 è sempre più avvicinato ad essa, soprattutto alla Religione Cristiana 
nella sua espressione Cattolica.
In questo libro, è tanto convinto
 di aver trovato le prove della veridicità del Cristianesimo da mettermi
 alle volte  un po’ in imbarazzo. In esso  si  trovano infatti 
affermazioni stupefacenti: con alcune di esse concordo, con 
altre per il momento  non saprei dire perché un po' ardite e forse troppo 
avanzate per i nostri tempi.
Tipler in uno dei capitoli del suo 
libro dà una spiegazione di come potrebbe essere avvenuta la 
Resurrezione di Gesù Cristo in accordo con  le leggi della Fisica...
Voglio ricordare quello che diceva San Paolo: “ Se Cristo non fosse risuscitato dai morti, vana sarebbe la nostra Fede”.
 Il Cristianesimo è fondato infatti sulla realtà e veridicità della 
Resurrezione, e uno che non ci crede non può dirsi cristiano. Se venisse
 dimostrato che la Resurrezione di Cristo non è mai avvenuta allora il 
Cristianesimo crollerebbe. Quindi la Resurrezione è il miracolo 
fondamentale!
E che prove vengono portate da Tipler per
 confermare che la Resurrezione sarebbe veramente accaduta, rappresentando 
così uno degli eventi più stupefacenti della storia umana?
Egli 
 parte da un reperto che, se autentico ( e qui supporremo ovviamente che
 lo sia), proverebbe per la sua struttura e formazione il miracolo, 
proprio perché questo ‘reperto’ era presente durante il verificarsi del 
fenomeno e ne avrebbe perciò registrato gli effetti accessori: la Sindone di Torino.
Ricordo
 che da quasi un secolo ormai gli scienziati di diverse discipline si 
scervellano sulla spiegazione del meccanismo di formazione 
dell’immagine, e non ne hanno trovato nessuna veramente convincente. 
Sono state fatte infatti diverse ipotesi, e alcune di esse ormai sono 
state definitivamente scartate, anche se spesso i mass media fanno finta
 di non saperlo e  le ripropongono al pubblico, ignaro dell’inganno, 
rifilate dal finto ”esperto” di turno. Sono ormai state ad esempio 
dimostrate come false le spiegazioni basate su pittura o bruciatura con 
corpo caldo (2).
La Sindone ha la particolarità di essere come il 
‘negativo’ di una pellicola fotografica. L’immagine che porta su di sé, 
 priva della deformazione che ci si sarebbe aspettata se il lenzuolo 
fosse stato avvolto al corpo,  è formata da un leggerissimo 
ingiallimento e microscopico sfaldamento delle fibrille superficiali del
 tessuto. L'ingiallimento è assente nei punti in cui sono depositati dei
 grumi di sangue. Inoltre, particolare notevole, su di essa è 
presente una informazione sulla tridimensionalità del corpo, che infatti
 è stato possibile ricostruire al computer.
L’ipotesi che bisogna 
fare per poter spiegare questa informazione sulla tridimensionalità e la
 non deformazione della immagine è che al momento della impressione di 
essa la Sindone fosse leggermente sollevata, e in maniera uniforme, a 
pochi millimetri di distanza dal corpo.
E come si spiegherebbe quindi il fenomeno della Resurrezione con il contemporaneo formarsi dell’immagine?
Tipler fa questa ipotesi:
Nella fisica della particelle elementari, esiste una costruzione teorica ormai accettata dalla maggior parte dei fisici detta Modello Standard.
 In essa si spiegano tutte o quasi le trasformazioni a cui possono 
andare incontro nel mondo dell’ infinitamente piccolo le particelle che 
compongono la materia e l’energia di cui  è fatto l'Universo. 
Non entrerò nei particolari della teoria ma richiamerò alcune leggi un po' avanzate di essa  che servono al nostro scopo.
In
 pratica in tale modello è previsto che ci sia la possibilità che i neutroni e protoni (detti barioni) possano essere 
totalmente trasformati in neutrini e antineutrini, in un processo 
chiamato ‘annichilazione barionica tramite effetto tunnel quantistico elettrodebole’. Perché il processo possa avvenire l’energia è dell’ordine di
 10 Tev, che è una quantità enorme se si pensa che il più grande 
acceleratore di particelle del mondo, l’LHC di Ginevra, riesce ad 
accelerare solo fino ad energie di 5 Tev. Il processo può avvenire comunque ad energie più basse,
 anche se con una probabilità molto piccola, per  un fenomeno
quantistico - detto effetto tunnel - che fornisce alla particella una 
energia molto superiore rispetto a quella che ha (presa in ‘prestito’ non si da dove, per alcuni fisici e per lo 
stesso Tipler da ‘universi paralleli’). 
In pratica secondo questa ipotesi il cadavere di Gesù si sarebbe ‘smaterializzato’
 trasformandosi in una miriade di neutrini, scomparendo così alla vista 
(infatti i neutrini sono praticamente ‘invisibili’ perché hanno una 
interazione molto debole con la materia). Il processo di
 smaterializzazione per una singola particella è già poco probabile che 
avvenga alle usuali energie, figurarsi quanto lo sarà stato per il 
numero di particelle che componevano il corpo di 
Gesù! Inoltre perché questo fenomeno potesse avvenire era necessario 
che  attorno al corpo si creasse un cosiddetto ‘campo di sphaleron’,
 coerente in senso quantistico  a  livello macroscopico.  Noi questo 
campo almeno attualmente non lo sappiamo fare. Dobbiamo 
perciò ipotizzare che  esso si sia generato in qualche modo, ma non 
sappiamo dire come (ovviamente per il credente questo campo è 
stato creato da Dio proprio per permettere la Resurrezione, e in questo 
consisterebbe infatti il miracolo).
Il fatto che durante il processo siano nati numerosi neutrini è compatibile con l’esistenza della traccia rimasta sul lenzuolo, anzi  per Tipler questa sarebbe l’unica spiegazione credibile per spiegarla. 
 Infatti se si fa il calcolo della pressione esercitata da questi 
neutrini sul lenzuolo si trova che essi avrebbero dovuto sollevarlo 
dal corpo di alcuni millimetri, giusto per poter proiettare su di esso 
una immagine  non deformata, con informazioni che permettono di 
ricostruire la forma tridimensionale.
Il procedimento ‘chimico’ che ha 
portato all’ingiallimento superficiale delle fibre non è una bruciatura,
 in quanto l’immagine non è fluorescente alla luce ultravioletta, ma è 
un effetto di un gruppo ‘dicarbonilico coniugato’ prodotto dalla cellulosa del lino ovvero un processo detto anche ‘ossidazione’ cioè di rimozione di atomi di idrogeno. E la conseguente disidratazione  delle molecole del lino in ambiente ‘acido’
 è la sola che può spiegare l’ingiallimento. E visto che comunque i 
neutrini interagiscono molto poco con la materia, bisogna supporre  che 
il responsabile di questa ossidazione e consunzione delle molecole 
superficiali con conseguente ingiallimento sia stata provocata dal  ’campo di sphaleron’.
 Infatti gli strati del lino più vicine al corpo, cioè quelli 
superficiali, si sono trovate immersi in tale campo, che avvolgeva il 
corpo durante il processo di smaterializzazione, così che anche gli 
atomi di questi strati superficiali si saranno smaterializzati e in 
quantità decrescente esponenzialmente con la distanza dal corpo. (Ed è 
questa decrescita esponenziale che contiene l’informazione sulla 
tridimensionalità). Smaterializzazione degli atomi di cellulosa 
significa eliminare atomi di idrogeno: cioè secondo la chimica ‘ossidare la cellulosa’.
 E in effetti la microscopica consunzione della superficie ingiallita 
che forma l'immagine sembrerebbe confermare questa tesi. Ma questo per 
la sparizione del corpo morto. E per la sua riapparizione come corpo 
dotato di vita'?
Per questo bisogna supporre che sia avvenuto il processo inverso dell'annichilazione: la ‘materializzazione’di un corpo vivo apparentemente dal nulla e  fuori dal lenzuolo o dalla tomba con il processo (inverso) detto di ‘bariogenesi elettrodebole’,
 cioè di creazione di elettroni, protoni e neutroni da forti campi 
energetici o da coppie di neutrini e antineutrini. Anche questo è un 
processo già poco probabile che alle usuali energie avvenga per  un singolo elettrone,
 figurarsi per la creazione di tutti gli atomi di un corpo di circa 80 kg. Ma 
anche qui possiamo supporre che come per la ‘sparizione’ anche per 
l’apparizione del corpo abbia agito un ‘campo di sphaleron’ 
coerente a livello macroscopico (generato con un procedimento a noi 
sconosciuto, naturalmente per causa divina, secondo una visione di fede).
Il processo
 così come è stato descritto è  permesso dalle leggi della fisica ma 
come sia stato possibile che avvenisse e come è stato generato è un 
problema irrisolto, almeno allo stato delle nostre conoscenze e 
tecnologie attuali. Ma nulla vieta che magari in futuro il processo 
possa essere generato con l’ausilio di una tecnologia più elevata di 
quella che possediamo attualmente.
E lo stesso Tipler  dice che anzi la Sindone sarebbe il vero Santo Graal,
 perché se verrà studiata  a fondo potrebbe manifestare il  segreto  di 
come ottenere le conoscenze per  una tecnologia che possa permettere la ‘bariogenesi di sphaleron’,
 processo che attuato su grande scala potrebbe dare all’umanità la 
possibilità ottenere una quantità  illimitata di energia e 
addirittura  anche la capacità di invertire il processo di accelerazione
 dell’espansione dell’Universo che, se non verrà fermato, in un futuro 
più o meno lontano porterà alla dissoluzione dell’Universo stesso...
Ma ovviamente quella di Tipler è solo una ipotesi, anche se molto suggestiva.
Però egli non è uno sprovveduto e  fa quello che ogni fisico che si rispetti dovrebbe fare:  propone una verifica sperimentale
 della sua ipotesi: dice infatti che per avere delle prove bisognerebbe 
analizzare le rocce della tomba. Infatti se  la Resurrezione dovesse 
essere avvenuta così come descritto, il processo dovrebbe aver lasciato 
delle tracce a livello microscopico oltre che sulla Sindone anche  sulle
 pietre circostanti (3). E siccome  il sepolcro di Gesù è conosciuto, 
non dovrebbe essere difficile verificare la presenza o meno di queste 
tracce...
Vedremo in futuro se così sarà ...
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Note 
(1) Frank Tipler - La Fisica del Cristianesimo - Dio i misteri della Fede e le leggi scientifiche- Mondadori 2008
(2) Ho scritto diversi post sulla Sindone e sulle polemiche relative alla sua formazione. Si veda ad esempio l'ultimo, sulla polemica tra ricercatori dell' Enea e l'esperto del Ciacp prof. Garlaschelli   .
(3)  'In verità vi dico, grideranno le pietre!' (Luca, 19 -39,40)

post magnifico
RispondiEliminaMolto interessante. Connubio di scienza e fede...
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