Verso il fondo con Bergoglio.

“Motus in fine velocior” - “verso la fine il moto si fa più veloce”- dicevano gli antichi. E infatti ecco che in questi ultimi tempi ci ritroviamo a scendere sempre più rapidamente lungo un piano inclinato di cui non conosciamo il fondo.

E in questi tempi difficili Bergoglio il ‘Papa’ - metto la parola fra virgolette perché, per me, che sia veramente ‘Papa’ non è certo – dovrebbe essere una guida spirituale sicura e invece con lui passiamo ormai in men che non si dica da uno stato di stupita sorpresa per le cose che fa ad uno di sorpreso stupore per quello che afferma.

Non si riesce più a stargli dietro per poter meditare e ragionare sulle cose che dice o che fa, quasi ogni giorno infatti, fra l’altro ambiguamente, fa delle affermazioni che un tempo avrebbero infuocato gli animi e magari provocato accuse di eresia. Tanto per portare un esempio non completo ultimamente ci è toccato di sentire giustificare sia Lutero che Giuda, lodare i radicali Pannella e Bonino, e sdoganare in forma ‘camuffata’ l’eutanasia. Tra il dire e il fare del Nostro siamo arrivati ad una tale confusione sui fondamenti della nostra Fede, sull’abc del Catechismo, sui Novissimi, sull’esistenza dell’Inferno, sui Sacramenti, sulla morale cristiana, sulla differenza tra opere di carità corporale e spirituale, e sulle parole che Nostro Signore Gesù ha detto nel Vangelo, che le braccia mi sono cadute e non mi è rimasta più quasi forza per reagire: mi sento ormai fiaccato da questo stillicidio, come bloccato spiritualmente. Questi sono i i frutti che ho ricavato da questo modo di agire papale.

Ma quello che è più triste è il fatto che la maggior parte dei sacerdoti, vescovi e cardinali, che dovrebbero guidarci, accolgono acriticamente quello che il ‘Papa’ e i suoi corifei proclamano, oppure tacciono o al massimo si esprimono a mezza bocca. Il clero perciò sembra divisi ormai in tre gruppi: quello dei cortigiani, dei codardi e infine quello dei tiepidi. Coraggiosi che parlino a voce chiara e alta e si oppongano a questo andazzo almeno per ora non ne vedo. E soprattutto non c’è nessuno che metta in dubbio la ‘validità’ dell’elezione e quindi il possesso o meno del ‘Munus Petrino’ da parte di questo Pontefice! Egli continua così a regnare, imperterrito e autoritario, e a fare danni pur essendo un Papa sulla cui elezione sussistono sospetti di irregolarità.

Sono stato uno dei primi ad esprimere dubbi su Bergoglio, sin da quando si affacciò come ‘Papa’ eletto quella sera del 13 marzo 2013 dal balcone di San Pietro. Sono stato inizialmente molto cauto sperando di sbagliarmi, ma i fatti successivi hanno superato anche le più pessimistiche previsioni (1).

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Note

(1) Alle volte mi chiedo: non è che il segno apocalittico a cui il nome di Bergoglio pare essere legato è meno inverosimile di quanto sembra? Qualche anno fa diedi come possibile interpretazione dell’invito fatto da San Giovanni nel capitolo 13,18 dell’Apocalisse su come trovare il nome della Bestia, il ‘chi è intelligente calcoli il numero del suo nome’ , come un suggerimento ad usare un codice legato al ‘calcolatore intelligente’, cioè al ‘computer’, ovvero il ‘codice Ascii’. Sommando i numeri del codice corrispondenti alle lettere che compongono il nome ‘BERGOGLIO’ sorprendentemente si ottiene 666. Ho sempre detto che molto probabilmente questa è solo una sfortunata coincidenza...ma visto come stanno andando le cose sto cominciando ad avere qualche dubbio e a nutrire qualche sospetto che ci possa essere un riferimento non casuale...