18 ottobre 2024

Su certi intellettuali 'tradizionalisti' in realtà anche 'sedevacantisti'.

 

Ogni tanto leggo i post o gli articoli di alcuni intellettuali cattolici tradizionalisti. La maggior parte di loro sono critici in maniera feroce verso il Concilio Vaticano II, e anzi considerano tutti i Papi che si sono susseguiti da allora, a partire da Giovanni XXIII fino a Benedetto XVI, come collusi e ‘modernisti’, quindi di fatto eretici in quanto un Papa del novecento, San Pio X, definì appunto il modernismo come ‘sintesi di tutte le eresie’.

Già questa faccenda, e cioè che lo Spirito Santo avrebbe quindi di fatto abbandonato la Chiesa per sessantanni, cozza col dogma di indefettibilità della Chiesa. Ma la cosa più grave è che invece di riconoscere l'evidenza che per i noti problemi sulla validità della rinuncia di Benedetto XVI il Conclave successivo è stato nullo e invalido, ritengono Bergoglio come Papa ‘legittimo’ e il fatto che il comportamento di quest’ultimo sia diversissimo e nefasto rispetto ai Papi precedenti lo imputano semplicemente al motivo che egli non sarebbe altro che il 'frutto marcio di un albero ormai cattivo' quale sarebbe la Chiesa postconciliare. In pratica così evitano la questione essenziale e cioè che in realtà Francesco non è altro che un antipapa, un falso Papa, tant’è che si comporta da tale. E se gli chiedi però  cosa bisognerebbe fare per evitare di essere coinvolti e salvare la Chiesa non ti rispondono, non si pongono il problema, quasi soddisfatti che tutto vada a rotoli, perchè così avranno avuto ragione, ma nel contempo continuano a partecipare come nulla fosse alle messe una cum Papa Francisco, basta che siano in rito tradizionale.

Che dire? Questi professoroni mi sembrano solo dei ‘ciechi che conducono altri ciechi’.

E al di là di tutto una cosa è però certa: in alcuni, dal tono degli interventi e dal modo in cui trattano quelli che non la pensano come loro, percepisco superbia, e questo mi basta e avanza per poter concludere che non sono dalla parte della Verità. Perché la Verità, che è dono divino e la Superbia, che è un prodotto di Satana, sono antitetiche. Ma la cosa veramente spaventosa però è che sono così pieni di sé che nemmeno si accorgono di ciò.


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