Le incredibili bilocazioni di Maria D’Agreda
Il fenomeno
Uno dei fenomeni più sconcertanti della Mistica sembra essere il fenomeno della ‘bilocazione’, cioè il fatto di trovarsi nello stesso istante in due luoghi differenti: tra i più noti che hanno goduto di questo ‘dono’ ci sono San Pio da Pietralcina, Sant’Antonio, Santa Caterina de’ Ricci, San Giuseppe da Copertino, S. Alfonso de’ Liguori, San Filippo Neri e la venerabile Maria D’Agreda. E’ delle sbalorditive ‘bilocazioni’ di quest’ultima, detta anche ‘la Dama azzurra’, che intendo parlare.
La storia
Abbiamo molte notizie storiche su Maria D’Agreda in quanto visse nella Spagna del ‘600, ai tempi di Filippo IV, con cui ebbe anche una fitta corrispondenza.Ma molte notizie, come per il prodigio di Calanda di cui ho parlato in un precedente post, ci vengono dall’Inquisizione spagnola, e anche dal Sant’Uffizio, molto diffidente e attento nello smascherare casi di falsi mistici.
Infatti l’opera principale di Maria D’Agreda ‘ la Mistica città di Dio’ fu più volte messa sotto analisi, rasentando a volte l'accusa di eresia.Ma il Sant’Uffizio nel 1630 si era interessato di lei soprattutto per le sue estasi e le assenze extra corporee che l’avevano messa in stretto contatto con gli indigeni del Nuovo Messico. Lei che non si era mai spostata dal suo monastero in cui era entrata all’età di 12 anni, asseriva di aver più volte viaggiato fuori dal corpo per andare nel Nuovo Mondo, l’America, ad evangelizzare gli indigeni!La storiaAll'inizio del Seicento, i missionari francescani già presenti in Messico, decisero di avanzare nel nord della regione, nell'attuale Texas, per fondare nuove missioni; e poi anche in Arizona, California e Nuovo Messico, ma furono massacrati dalle bellicose tribù locali, i famosi e leggendari Navajos, Apaches, Comanches.Nel 1622 una nuova spedizione di francescani, guidati da padre Alonso de Bonavides, raggiunse di nuovo il Texas e il New Mexico, dove impiantarono una missione fortificata e lì dopo un po', i francescani cominciarono a ricevere le visite inaspettate dei capi degli Xamanas, una delle tribù più grandi ed aggressive fra gli 'indiani ' d'America.
Essi chiedevano agli sbalorditissimi missionari di inviare tra loro qualche sacerdote, che amministrasse il battesimo e gli altri Sacramenti; alle domande che venivano poste loro, essi rispondevano che da tempo fra le tribù di quelle regioni, c'era una giovane signora vestita d'azzurro, che compariva fra loro predicando il regno di Gesù Cristo e insegnando le verità della fede; parlava nella loro lingua, compiva prodigi e li esortava a chiamare i missionari; poi scompariva di nuovo, senza rilevare la sua provenienza.
Convinti dalle suppliche degli Xumanas, i francescani si unirono a loro nel viaggio di ritorno, fino ai loro accampamenti; numerose relazioni dell'epoca, raccontano che i missionari francescani, furono accolti da una grande folla disposta in processione e con enormi croci adornate da fiori della prateria; i meravigliati missionari poterono constatare, che quegli indigeni, mai contattati da alcun europeo, possedevano una completa formazione dottrinale e chiedevano solo i sacramenti. Anche in altri luoghi, in Arizona e California, i missionari trovarono tribù indigene sconosciute, già catechizzate da quella che gli storici americani chiameranno "The Lady in blue".
I francescani cominciarono a pensare a Maria di Gesù di Agreda, identificandola nella giovane "signora in blu" (all'epoca suor Maria aveva venti anni e l'abito della Congregazione era azzurro); perché l'arcivescovo di Città del Messico, reduce da una visita in Spagna, aveva parlato loro di una giovane monaca di Castiglia, che, pur non essendosi mai mossa dal suo convento, descriveva minuziosamente in certe sue lettere, l'America come se le fosse familiare.
Nel 1631 padre Alonso de Bonavides, capo della spedizione francescana in Texas, rientrò in Spagna e raggiunse Agreda in Castiglia, a far visita a suor Maria de Jesus. La ventinovenne suora, non ebbe difficoltà ad ammettere di essere stata esaudita nel suo desiderio missionario; Dio le aveva concesso di raggiungere l'America centinaia di volte, non sapendo però "se senza o con il corpo". Aggiunse allo sbalordito padre Alonso, che ne scrisse poi la dettagliata relazione, i nomi di tutti i confratelli missionari, ricordò episodi e avventure missionarie, che lui stesso aveva dimenticato, confermò di avere catechizzato oltre gli Xamanas anche molte altre tribù.
Ancora nel 1699, cioè ben 34 anni dopo la morte di suor Maria, furono scoperte per la prima volta tribù che professavano un cristianesimo senza sacerdoti, perché non ne avevano mai trovato uno; anche questi indigeni raccontarono che molti anni prima, una misteriosa signora con abito lungo azzurro, si era presentata a loro, che ne provarono spavento, tanto che la bersagliarono con le frecce, senza però colpirla, alla fine si tranquillizzarono e presero ad ascoltarla.
Considerazioni.
Infatti l’opera principale di Maria D’Agreda ‘ la Mistica città di Dio’ fu più volte messa sotto analisi, rasentando a volte l'accusa di eresia.Ma il Sant’Uffizio nel 1630 si era interessato di lei soprattutto per le sue estasi e le assenze extra corporee che l’avevano messa in stretto contatto con gli indigeni del Nuovo Messico. Lei che non si era mai spostata dal suo monastero in cui era entrata all’età di 12 anni, asseriva di aver più volte viaggiato fuori dal corpo per andare nel Nuovo Mondo, l’America, ad evangelizzare gli indigeni!La storiaAll'inizio del Seicento, i missionari francescani già presenti in Messico, decisero di avanzare nel nord della regione, nell'attuale Texas, per fondare nuove missioni; e poi anche in Arizona, California e Nuovo Messico, ma furono massacrati dalle bellicose tribù locali, i famosi e leggendari Navajos, Apaches, Comanches.Nel 1622 una nuova spedizione di francescani, guidati da padre Alonso de Bonavides, raggiunse di nuovo il Texas e il New Mexico, dove impiantarono una missione fortificata e lì dopo un po', i francescani cominciarono a ricevere le visite inaspettate dei capi degli Xamanas, una delle tribù più grandi ed aggressive fra gli 'indiani ' d'America.
Essi chiedevano agli sbalorditissimi missionari di inviare tra loro qualche sacerdote, che amministrasse il battesimo e gli altri Sacramenti; alle domande che venivano poste loro, essi rispondevano che da tempo fra le tribù di quelle regioni, c'era una giovane signora vestita d'azzurro, che compariva fra loro predicando il regno di Gesù Cristo e insegnando le verità della fede; parlava nella loro lingua, compiva prodigi e li esortava a chiamare i missionari; poi scompariva di nuovo, senza rilevare la sua provenienza.
Convinti dalle suppliche degli Xumanas, i francescani si unirono a loro nel viaggio di ritorno, fino ai loro accampamenti; numerose relazioni dell'epoca, raccontano che i missionari francescani, furono accolti da una grande folla disposta in processione e con enormi croci adornate da fiori della prateria; i meravigliati missionari poterono constatare, che quegli indigeni, mai contattati da alcun europeo, possedevano una completa formazione dottrinale e chiedevano solo i sacramenti. Anche in altri luoghi, in Arizona e California, i missionari trovarono tribù indigene sconosciute, già catechizzate da quella che gli storici americani chiameranno "The Lady in blue".
I francescani cominciarono a pensare a Maria di Gesù di Agreda, identificandola nella giovane "signora in blu" (all'epoca suor Maria aveva venti anni e l'abito della Congregazione era azzurro); perché l'arcivescovo di Città del Messico, reduce da una visita in Spagna, aveva parlato loro di una giovane monaca di Castiglia, che, pur non essendosi mai mossa dal suo convento, descriveva minuziosamente in certe sue lettere, l'America come se le fosse familiare.
Nel 1631 padre Alonso de Bonavides, capo della spedizione francescana in Texas, rientrò in Spagna e raggiunse Agreda in Castiglia, a far visita a suor Maria de Jesus. La ventinovenne suora, non ebbe difficoltà ad ammettere di essere stata esaudita nel suo desiderio missionario; Dio le aveva concesso di raggiungere l'America centinaia di volte, non sapendo però "se senza o con il corpo". Aggiunse allo sbalordito padre Alonso, che ne scrisse poi la dettagliata relazione, i nomi di tutti i confratelli missionari, ricordò episodi e avventure missionarie, che lui stesso aveva dimenticato, confermò di avere catechizzato oltre gli Xamanas anche molte altre tribù.
Ancora nel 1699, cioè ben 34 anni dopo la morte di suor Maria, furono scoperte per la prima volta tribù che professavano un cristianesimo senza sacerdoti, perché non ne avevano mai trovato uno; anche questi indigeni raccontarono che molti anni prima, una misteriosa signora con abito lungo azzurro, si era presentata a loro, che ne provarono spavento, tanto che la bersagliarono con le frecce, senza però colpirla, alla fine si tranquillizzarono e presero ad ascoltarla.
Considerazioni.
Sono molti gli elementi che rendono testimonianza alla realtà del fenomeno, ma ve n'è almeno uno che ne rende difficile una interpretazione. A differenza di altri casi di bilocazione, qui vi sarebbe una prova "materiale" delle apparizioni di Maria de Agreda: dei rosari che ella teneva in mano quando entrava in estasi e che poi, rientrata nel convento, non aveva più con sé. Anche l'episodio della folla di Indiani da lei raccolta in file ordinate "con le sue mani" farebbe pensare a un fatto fisico, sebbene gli Xumanas, guardandosi attorno per vedere chi li avviasse, non scorgessero alcuno. Non solo. La badessa di Agreda era convinta di essere stata veramente nel Nuovo Mondo per più di mezzo migliaio di volte, descriveva con precisione luoghi e persone e perfino le cose viste "durante" il viaggio dalla Spagna al Texas: una distanza di circa 10.000 chilometri. Il dettaglio dei rosari, se vero, farebbe pensare a dei viaggi fisici effettuati con il corpo e non a delle "semplici" apparizioni. Degno di nota è anche il fatto che, durante le sue "missioni" fra gli Xumanas del Nord America (ove ella non si recò mai nella sua vita, almeno con mezzi "normali") era altrettanto capace di visualizzare tutto quanto avveniva nel convento di Agreda.Il Sant’Uffizio dopo approfondita indagine e soprattutto dopo il resoconto che Padre Alonzo de Bonavides fece al suo rientro in Spagna, assolse pienamente la Maria D’Agreda da ogni accusa di falsità.
Un fatto notevole: gli storici americani comprovano nei loro studi le testimonianze degli indiani e quindi quanto abbiamo esposto è accettato dalla storiografia ufficiale americana!Recentemente, nel 2003, un gruppo di Università del Texas ha organizzato un convegno sulla figura della venerabile suora spagnola, che riempì della sua fama la Spagna e le Colonie di re Filippo IV, il quale scambiò con lei centinaia di lettere, chiedendole consigli e pareri.
Un fatto notevole: gli storici americani comprovano nei loro studi le testimonianze degli indiani e quindi quanto abbiamo esposto è accettato dalla storiografia ufficiale americana!Recentemente, nel 2003, un gruppo di Università del Texas ha organizzato un convegno sulla figura della venerabile suora spagnola, che riempì della sua fama la Spagna e le Colonie di re Filippo IV, il quale scambiò con lei centinaia di lettere, chiedendole consigli e pareri.
Salve mi chiamo egy, e come lei ho un blog cattolico: melodie dell'anima. Conosce Natuzza Evolo mistica di Paravati? E' stata vista contemporaneamente in due luoghi. E' una grande mistica, con molte sofferenze. La sua preghiera è stata fondamentale per la guarigione miracolosa di mio nipote 20 anni fà. Tornerò a leggerla. Un abbraccio, egy
RispondiEliminaSi conosco qualcosa della storia di Natuzza Evolo, non appena riuscirò ad avere un po' più di notizie cercherò di parlarne in un futuro Post sui mistici..
RispondiEliminaLa ringrazio per la promessa di lettura, anch'io visiterò il suo Blog..
Ad maiorem Dei Gloriam
saluti :-)