19 dicembre 2010

Mistica e dintorni: Maria Simma e le anime del Purgatorio (4^ parte)

E per finire ecco il testamento spirituale di Maria Simma:
(tratto dal libro di Marino Parodi – Il testamento di Maria Simma – Edizioni Segno, pag. 84–86)

‘Benché ai giorni nostri si faccia un gran parlare di ‘amore’, pochi vivono veramente l’Amore con la A maiuscola, che è poi quello cristiano (detto anche ‘Carità’ – nota mia). L’amore fraterno non può che nascere dall’amore per Dio. Amare il prossimo per amore di Dio (appunto la ‘Carità’). Da qui nascono i frutti migliori. Da questa apertura di cuore deriva pure la forza di sacrificarsi, poiché è solo nel sacrificio, cioè nella capacità di offrire la sofferenza e nella capacità di condividerla che si manifesta l’amore vero. Le anime mi hanno sempre esortato a tenere sempre presente questa massima: ‘L’amore senza Croce è vuoto, la Croce senza Amore è troppo pesante’. (…) .
Teniamo presente altresì i dieci comandamenti, che sono immutabili, indipendenti dalle mode, checché cerchino di insegnarvi!

Sgombrate il cuore da ogni sentimento negativo, da ogni traccia di durezza, rabbia, giudizio, critica, antipatia, ingiustizia, discordia e rancore. Infatti è lì, che facendo leva anche su un solo briciolo di tale sua semenza che Satana si aggrappa, spargendo il suo fiele.

Non smettiamo mai di implorare il Signore, affinché ci faccia conoscere il Suo amore, in tutta la sua potenza. E’ lì e soltanto lì la fonte della vera gioia, non smettiamo mai di ricorrere a Maria, collochiamola sempre al centro della nostra giornata. E’ lei che ci permette di ricondurre l’uomo a Dio. ‘Ad Jesum per Maria’ (a Gesù attraverso Maria): seguendo questa strada non potremo mai sbagliarci. Quanti problemi si risolvono mettendosi in ginocchio; umilmente, quanti problemi il Signore risolve se ci affidiamo a Lui con tutto il cuore, in particolare con la santa Messa e grazie alla comunione! Niente comunione sulla mano: anche se è di moda, il Signore non vuole assolutamente, il sacramento ne esce svilito’.

Impariamo a distogliere il nostro cuore e la nostra mente dalle realtà finite. L’autentica realizzazione dell’uomo si ha nell’eternità. Ricordiamoci sempre della volontà di Dio, il quale sa molto meglio di noi qual è il nostro vero bene.

Non scoraggiamoci, se cadiamo: aiutiamoci piuttosto a vicenda a rialzarci.

Evitiamo ogni giudizio nei confronti del prossimo! Anzi, se ci accorgiamo di soffrire di questa tendenza, è segno che abbiamo bisogno allora di lavorare serissimamente su noi stessi. Ricordiamoci che una buona parola può guarire, mentre una cattiva può uccidere. Non lasciamo passare un solo giorno senza una buona parola o un bel gesto! Impariamo a portare i pesi gli uni degli altri. E' l’unico modo di vivere veramente l'Amore di Gesù. Chiediamo a Maria, maestra impareggiabile, di insegnarci a seminare pace dove c’è discordia, Amore dove c’è odio, perdono dove c’è vendetta. Sforziamoci sempre di aiutare i fratelli, senza ferirli mai. Se tutti si incamminassero su questa strada, il Purgatorio si troverebbe svuotato per metà e l’Inferno del tutto vuoto. Operiamo il bene finché siamo su questa terra. Seminiamo amore, così scopriremo che è una splendida possibilità che Dio ci ha donato per portare avanti la sua opera creatrice. Verrà un giorno in cui potremo soltanto raccogliere, il tempo della semina terminerà soltanto nel momento in cui chiuderemo gli occhi per presentarci al Signore.

Impariamo la meravigliosa arte del cammino della santità: si tratta di lavorare incessantemente su se stessi, pregando altrettanto incessantemente il Signore. La Chiesa e il mondo hanno bisogno di veri Santi, non di Santi a metà!

Liberate il cuore da ogni paura, poiché la paura è una potente arma di Satana, il vero Cristiano non può avere paura di nulla perché sa che Gesù ha già vinto tutto.

Impariamo a valorizzare le grazie santificanti. Esse ci donano l’amicizia di Dio, permettendoci di crescere incessantemente nel suo amore. Ci rendono partecipi della dignità di Cristo in quanto figli, ci rendono partecipi della natura divina, della sua stessa santità. La grazia santificante è la fonte di acqua viva che zampilla da Lui e scorre come un fiume, attraverso di te, scorrendo nel prossimo come nel mare. Vogliamo finalmente far penetrare nel nostro cuore la realtà che facciamo parte integrante della natura divina, della sua natura immersa nel mistero?

Impariamo a guardare il mondo con gli occhi di Dio: sarà la nostra fede. La mano di Dio che noi porgeremo sarà la nostra speranza e il cuore di Dio con cui vivremo la nostra carità; questi tre frutti dello spirito contengono porzioni del divino, della Provvidenza di Dio, del suo immenso amore. Sono pure virtù divine, la grazia santificante che ha portato tanta grandezza agli altri, verrà concessa anche a noi, purché noi ci affidiamo.

Ancora sulla paura: i cristiani abbandonino ogni paura di essere tali. La Chiesa sia se stessa, autentica, povera, vera, Madre, misericordiosa e divina. Lo strumento con cui possiamo vincere ogni paura è la Croce di Cristo, insostituibile forza di amore, di fedeltà.

Dal sacrificio di Gesù sulla Croce è nata la Messa, un tesoro grandissimo di cui pochi cristiani hanno veramente consapevolezza. Se conoscessimo il valore immenso di una singola Messa, le anime mi hanno detto più di una volta, offriremmo tutto pur di ricevere questa grazia. Ogni nuovo passo della vita di grazia è un miracolo d’amore divino che comporta un ulteriore trasformazione della nostra anima! Ad ogni consacrazione ci è offerto di vivere a un livello superiore di grazia. Consegniamo ogni nostro sofferenza, impegno, preoccupazione, lavoro e preghiera, al Sacrificio della Santa Messa. Teniamo presente che, alla nostra morte, sarà la nostra avvocata più potente accanto alla Vergine Santissima. Teniamo anche presente che il sacrificio della Messa è pure ispirato alla Misericordia di Dio.

Ancora sulla sofferenza: con la Croce della sofferenza partecipiamo ad un’altra opera di Nostro Signore, la salvezza delle anime. Se davvero conoscessimo il valore di una singola anima daremmo tutto per salvarne anche una sola. E’ per la tua anima, pero ogni singola anima, che il figlio di Dio si è fatto uomo morendo sulla Croce e fondando così la Chiesa o, se in nostri occhi riuscissero a liberarsi dalle tenebre materiali che li avvolgono, sarebbero allora in grado di vedere la bellezza di un’anima rivestita di grazia, a quel punto sarebbe molto più facile essere pronti a morire per la salvezza di una sola anima. San Francesco così pregava: “Signore prendi tutto ciò che ho, purché io possa aiutarti a salvare anime”. Santa Gemma Galgani faceva eco: “ Chiesi a Gesù di mandarmi tante croci affinché, attraverso la sofferenza, io potessi guadagnare anime!”.

Contempliamo la vita dei Santi. Grazie alle loro testimonianze possiamo ricevere in dono la sapienza necessaria per comprendere il valore di una singola anima. I Santi sono sempre presenti nel popolo di Dio. Se vogliamo seguire la loro strada non possiamo fare a meno della devozione alla loro Regina, la Beata Madre di Dio. Tante chiese sono oggi vuote e fredde perché manca la presenza di Maria, eppure è l’eredità più preziosa che Gesù ci abbia lasciato!

Sia il Sacro Cuore di Gesù il centro della nostra vita, in quanto fonte viva da cui sgorgano incessanti Verità e Grazie. Il Sacro Cuore di Gesù ci vivifica e rinvigorisce nel cammino verso la Vita Eterna.

Di fronte a qualunque evento che mette alla prova la nostra pazienza, sforziamoci di non lamentarci, ma piuttosto rallegriamoci di soffrire insieme al Cuore di Gesù.

E ancora, coltiviamo a fondo l’Amore Eucaristico, oggi così trascurato. Ripaghiamo l’Amore di Gesù Eucarestia, riamando con lo stesso suo Amore Eucaristico.

Dio ha affidato a ciascuno di noi una missione particolare, finché ci lascia su questa terra. Ciascuno di noi è responsabile di come influenza inevitabilmente la vita del prossimo, giacché nessun uomo è un’isola, dopodiché preghiamo incessantemente lo Spirito Santo per poter essere di stimolo all’Amore.

Non permettere a nulla di scoraggiarti o turbarti, con l’aiuto del Signore e di Maria vincerai ogni difficoltà. Non immagini nemmeno la gioia che ti deriverà dall’operare per la salvezza delle anime. L’Amore di Dio penetri ogni nostro pensiero, in ogni angolo della nostra anima, in ogni scelta, in ogni moto di gioia, in ogni moto del cuore.

Bandisci dal tuo cuore malizia e rimpianti: offri al Signore, offri a Maria e nulla andrà perduto. Ci aspettano il centuplo quaggiù e la gioia eterna!’.
(fine)
(leggi gli altri post facendo click qui)
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1 commento:

  1. Ricordo di aver letto le testimonianza di Maria Simma, parecchio tempo fa; non ne ricordavo appieno il contenuto, che ho "ripassato" leggendo questi bei posts.
    E' incredibile come si possa passare da un radicale ateismo e da un profondo e intransigente anticlericalismo, ad una Fede totale e senza riserve. Alludo al mio percorso di vita, che immagino condiviso da tante altre persone di Fede.
    In qualche modo, partendo da un catastrofico inizio, la mia coscienza si è "formata", anzi "trasformata", in modo lento e progressivo sino ad arrivare al punto attuale: non mi riconosco più e non so spiegare in che modo ho raggiunto le certezze che possiedo.
    So solo che non riesco più a immaginare l'esistenza senza Dio, ma non un Dio qualsiasi...bensì il Dio della Bibbia, di Abramo, di Isacco, di Giacobbe.
    Il Dio che Cristo Gesù è venuto a rivelarci.
    Quanti anni sono passati?...35, forse 40 o anche di più.
    Dall'ateismo adolescenziale, allo stato attuale di incrollabile certezza nel Dio d'Amore cristiano. C'è stato un cammino in mezzo, fatto di tantissime letture e riflessioni, di tante vicende belle e brutte.
    Di tutto ciò che ho vissuto, letto, appreso e dimenticato, non mi è rimasta che questa radicale trasformazione, che non sono in grado di spiegare.
    Lei condivide questa strana evoluzione interiore, Prof. Canto?
    (...bèh, da persona di Fede quale sono ora, posso spiegarmela: l'azione dello Spirito Santo...)

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