Continuo a presentare testimonianze di alcune persone, che sono state in pericolo di morte e poi rianimate, sui fenomeni principali che sono avvenuti durante il periodo di interruzione delle loro funzioni vitali, cioè durante la loro ‘morte clinica’…
(Le testimonianze sono tratte dal libro di Raymond Moody - La vita oltre la vita - Ed. Oscar mondadori e dal libro di Stefan Jankovich - Vi racconto la mia morte - ed. Mediterranee)
la sensazione di beatitudine:
Tutti riferiscono di essere stati molto bene in quei momenti, senza l'affanno del corpo fisico e anzi in una situazione di gioia e teranquillità:
“Sentivo che mi stavo librando e udivo suoni meravigliosi. Contemporaneamente percepivo forme, movimenti e colori che armonizzavano perfettamente coi suoni e le vibrazioni.(…) Una pace divina e un’armonia mai prima percepita colmavano la mia coscienza. Ero totalmente felice ..”
passaggio attraverso una specie di tunnel:“I dottori dissero che ero morto, proprio quando io comincia a sentirmi cadere, fluttuando in una specie di spazio buio, come un recinto. Non ci sono parole per descriverlo. Tutto era assolutamente buio; soltanto lontano da me vedevo una luce. Una luce molto, molto brillante, ma all’inizio di piccole dimensioni. Come mi avvicinavo diventava più vasta..”
presenza di altri esseri, spesso amici e parenti defunti:‘ … avvertii la presenza di tutti quegli esseri, una moltitudine mi parve,…erano tutte persone che avevo conosciuto e che erano già morte. Riconobbi mia nonna, e una ragazza che avevo conosciuto a scuola, e molti altri parenti e amici…sembravano tutti felici. Fu un’occasione lieta e io sentivo che erano venuti per proteggermi o guidarmi. Mi pareva di tornare a casa, che loro fossero là per darmi il benvenuto. Sentivo che tutto era leggero e bello’
‘Mentre ero morto, in quel vuoto, parlavo con qualcuno – ma non posso dire di aver parlato con persone fisiche. Eppure sentivo che c’era qualcuno attorno a me, e sentivo la loro presenza e li sentivo muovere.. quando mi chiedevo cosa stesse accadendo ricevevo sempre una risposta mentale da uno di loro, un pensiero: tutto andava bene, stavo morendo ma tutto sarebbe andato bene. Per questo non mi sono mai sentito angosciato. Ricevevo sempre una risposta ad ogni mia domanda..’
presenza di un Essere di luce:
‘La prima cosa che mi disse fu – in un certo senso mi chiese se ero pronta a morire o che cosa avevo fatto nella mia vita che volevo mostrargli’
‘Mi ha rivolto una domanda: “Ne è valsa la pena?”. E voleva dire se la vita che avevo condotto mi sembrava, ora che sapevo quello che sapevo, degna di essere vissuta’
‘… poi venne quella luce chiarissima. Dapprima sembrava pallida, ma poi venne un raggio potente. Una enorme quantità di luce, non come una forte luce elettrica, era troppa luce. E da quella luce emanava calore; sentivo un senso di calore…. Poi la luce mi chiese, fu come se mi chiedesse, se ero pronto a morire… dal momento in cui la luce mi parlò, mi sentii proprio bene – sicuro e circondato dall’amore. L’amore che veniva dalla luce è inimmaginabile, indescrivibile..’
‘… e poi mi ritrovai in una luce chiara come il cristallo, bianca e luminosa. Era bella, e risplendente, radiosa, ma non mi abbagliava lo sguardo. Non una luce che si possa descrivere in termini umani. Sentii venire dalla luce un pensiero: “Mi ami tu?"… E per tutto il tempo mi sentii come avvolto da un amore, una compassione che vinceva tutto”
visione panoramica tridimensionale delle scene della propria vita:
‘Al suo apparire la luce mi disse: “Che cosa hai da mostrarmi di quanto hai fatto della tua vita?” … E proprio allora cominciarono tutti quei flashback. Pensai “Ma guarda un po’, che cosa succede?”, perché di colpo mi ritrovai nella mia prima infanzia. E da quel momento fu come se passassi dai primi tempi della mia vita, anno dopo anno, fino al tempo presente.’
‘Le immagini seguivano l’ordine cronologico della mia vita ed erano straordinariamente vivide: era come se fossi uscita fuori e le avessi viste vere, a colori e a tre dimensioni (…). L’essere di luce era sempre là con me e mi guidava … e faceva dei commenti di tanto in tanto…. sottolineava l’importanza dell’amore’
esperienza di conoscenza:
Questa esperienza ha molti contatti con l’esperienza mistica, in cui i mistici dicono che durante l’estasi è stato come se fossero a conoscenza di tutti i segreti della natura e dell’universo e del mondo soprannaturale:
‘Sembrava che di colpo…conoscessi i segreti di tutte le età, tutto il significato dell’Universo, le stelle , la luna – tutto. Ma quando decisi di ritornare quella conoscenza svanì, e ora non riesco a ricordare nulla.’
‘Non so come spiegarlo, ma sapevo… Come si legge nella Sacra Scrittura: "Ogni cosa verrà rivelata". Per un istante non vi fu una sola domanda che non avesse risposta.’
‘C’è stato un momento – ecco, non è possibile descriverlo – ma era come se sapessi tutto…Per un momento era come se la comunicazione non fosse necessaria. Pensavo che avrei potuto saper tutto quello che avessi voluto sapere.’
certezza della realtà dell’esperienza avuta, cambiamento di prospettiva nella vita, scomparsa della paura della morte:
‘Ero bambino quando mi è accaduta questa esperienza, avevo dieci anni, ma da allora sono profondamente convinto che ci sia vita oltre la morte, senza ombra di dubbio, e non ho paura di morire. C’è tanta gente che conosco e che ha tanta, tanta paura. Sorrido sempre tra me quando sento qualcuno mettere in dubbio che ci sia un al di là. Penso "davvero non sanno" ‘
‘Da ragazzino avevo paura di morire… Ma da quando ho conosciuto quell’esperienza non temo più la morte. Tutte quelle paure sono svanite. Non mi sento più triste ai funerali. In un certo senso mi rallegro perché so che cosa è accaduto al morto’
‘Ora non ho paura di morire. Non che desideri morire o che voglia morire adesso. Non voglio vivere ora in quell’altro mondo, perché è stato deciso che viva in questo. Ma non ho paura di morire perché so dove andrò quando lascerò questa terra, lo so perché ci sono già stato.’
Cambiamento di vita:
Una delle prove della realtà di questa esperienza è che quasi tutti quelli che l’hanno avuta dicono che poi hanno cambiato vita, nel senso che hanno cambiato la loro scala dei valori, rivalutando in maniera impressionante l’amore verso gli altri e la conoscenza:
‘La cosa importante che ho imparato morendo è che facciamo tutti parte di un unico universo vivente. Se crediamo di poter ferire un’altra persona, o un altro essere vivente, senza ferire noi stessi, ci sbagliamo di grosso. Adesso, quando vedo una foresta, un fiore, un uccello, penso: "quella è una parte di me". Noi siamo collegati a tutte le cose; se trasmettiamo amore attraverso quei collegamenti, allora saremo felici.,’
‘Mi sentii riempito di una nuova speranza e da un nuovo proposito di essere vivo. E’ una cosa che pochi possono capire…Ho sperimentato un senso di unità con tutte le cose e con tutta la gente. Dopo la mia rinascita psichica mi rendo conto delle sofferenze di ognuno. L’essere sopravvissuto ha rafforzato in me la fede nella vita e nel proposito di vivere. Tutto è diventato chiaro e radioso: sono ormai consapevole delle mie relazioni col mio Creatore’
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