"Lo
scandalo non sta nel non dire la verità, ma di non dirla tutta intera,
introducendo per distrazione una menzogna che la lascia intatta
all'esterno, ma che le corrode, così come un cancro, il cuore e le
viscere." — Georges Bernanos
La menzogna è ormai diffusa a livello planetario e in tutti gli ambiti. Il Potere ne fa un uso continuo e ultimamente ha raffinato la sua tecnica di orientamento delle masse accusando quelli che sono fuori del coro di spargere ‘fake news’, cioè bugie.
La menzogna è ormai diffusa a livello planetario e in tutti gli ambiti. Il Potere ne fa un uso continuo e ultimamente ha raffinato la sua tecnica di orientamento delle masse accusando quelli che sono fuori del coro di spargere ‘fake news’, cioè bugie.
Come
nel libro di Orwell 1984, in cui c’era il ministero della Verità,
verità che in realtà veniva reinventata anche giornalmente
cambiando anche la storia, a secondo delle esigenze politiche
e di controllo sulla popolazione del Grande Fratello, oggi molti mass media allineati,
cioè quelli del cosiddetto mainstream,
che sono la stragrande maggioranza, propalano
notizie presentandole a uso e consumo
delle
esigenze del Potere a cui fanno riferimento, quello con la P maiuscola, che non è quello che
appare, ma quello che costituisce il cosiddetto Deep
State o anche Potere occulto,
lo 'stato profondo
e nascosto' che tira le fila.
Mi
direte che è sempre stato così, ed è vero, ma ultimamente i metodi si
sono raffinati e sono diventati più subdoli. Basta vedere i titoli
degli avvenimenti più
importanti,
quelli che
riguardano la vita politica e l’economia: a secondo della rete o giornale o
agenzia che dà le
notizie,
essi
vengono composti con
la presenza o assenza di un aggettivo o di un avverbio o con un verbo
al posto di un altro
in
maniera da celare, annacquare e in alcuni casi addirittura stravolgere il significato, con l'evidente quanto subdolo tentativo, il più delle volte riuscito,
di far penetrare la notizia nella mente di chi legge o ascolta
in
modo che sia comunque allineata o non danneggi la tendenza politica o finanziaria di chi
pubblica.
Basta
fare la prova: per qualunque fatto veramente importante che accade,
soprattutto quando si tratta di economia e tasse, politica, immigrazione, ambiente o comunque di qualcosa
che importa al Deep State,
se si consultano i diversi siti, la notizia dell’accaduto viene
data già nei titoli in maniera differente da un sito all’altro,
tanto
che alle volte per nascondere il vero significato di ciò che è
successo, per non danneggiare il Potere, si omettono parole essenziali che magari al lettore
distratto fanno capire quello che chi scrive l'articolo vuole che capisca, cioè spesso
il contrario della verità, o non la sua interezza. I mass media e le agenzie sia che
pubblichino su carta, internet o tv, si sono ormai
specializzati e raffinati in questa tecnica di occultamento
o travisamento ‘intelligente’ che comincia nei titoli e
prosegue poi in
maniera di solito più felpata ma non meno subdola nei contenuti.
Adesso
sono nati
anche
siti che si autodefiniscono antibufale,
e qui credo che è già pericoloso mettersi sul piedistallo e
proclamarsi giudici che stabiliscono cosa è o non è vero, ma
inoltre chi controlla comunque questi che si autoproclamano
controllori? Se uno va a leggere quale sarebbe la bufala scoperta si
trova che nella maggior parte dei casi si tratta di notizie di un
certo tipo, come ad esempio quelle sull’inquinamento ambientale,
l’effetto serra o l’immigrazione, temi cari per svariati motivi al Potere occulto.
Alle
volte mi è capitato di pubblicare sulle mie pagine personali
Facebook
dei link di notizie
sfavorevoli
ai mantra
‘effetto
serra’ o ’immigrazione clandestina' e inevitabilmente ricevevo da
un mio contatto (un ex-alunno) dei link che portavano ad un sito
‘antibufale’ in cui si riportava che la notizia era una fake.
Andando però a leggere con attenzione il commento di
tale
sito sulla supposta bufala, mi sono accorto
spesso
che sia il titolo che la ‘critica’, per dimostrare che la notizia
era una Fake-news, erano molto vaghi e ambigui, ma
in
effetti a una lettura superficiale, sembrava che la notizia così
presentata fosse
falsa
mentre magari non lo era
del
tutto perché magari conteneva solo qualche imprecisione.
Certo esistono le vere bufale, le bugie, ma spesso ho pensato che alcune di esse vengono messe in circolazione non solo dagli stupidi che si divertono a prendersi gioco dei creduloni, ma anche da chi ha interesse a screditare le voci fuori del coro, e quindi credo ci sia anche lì lo zampino del Potere occulto che spinge per il Nuovo Ordine Mondiale.
Certo esistono le vere bufale, le bugie, ma spesso ho pensato che alcune di esse vengono messe in circolazione non solo dagli stupidi che si divertono a prendersi gioco dei creduloni, ma anche da chi ha interesse a screditare le voci fuori del coro, e quindi credo ci sia anche lì lo zampino del Potere occulto che spinge per il Nuovo Ordine Mondiale.
Una
volta mi capitò con una notizia che avevo riportato sul fatto che
molti scienziati, e alcuni anche noti, hanno rigettato il rapporto
causa effetto dei cambiamenti ambientali con l’effetto serra
provocato dal CO2
che
i movimenti ambientalisti che si ispirano a Greta Thunberg
sostengono. In tale articolo si diceva che anche il premio Nobel
Rubbia, in una audizione al Senato, aveva escluso che ci fosse questo
rapporto così netto,
sostenendo
che la vera causa era da attribuirsi soprattutto a fattori naturali,
tipo attività solare, e che il riscaldamento globale non è neanche
confermato considerato considerato che nel corso dei secoli la Terra
ha
avuto varii periodi di
oscillazioni
tra caldo e freddo.
Ebbene,
puntuale il mio solerte ex-alunno (e ora anche ex-contatto Facebook) mi inviò il link del sito
antibufale in cui si sosteneva che la notizia era una fake news in
quanto non era vero che il prof. Rubbia avesse detto quello che
veniva riportato. Allora mi sono armato di pazienza e ho ascoltato
l’intervento dello scienziato
e
per così scoprire che aveva detto invece più o meno le stesse cose
dell’articolo tacciato di falsità, anche se con parole diverse. Ho pensato allora che
questi siti, che si ergono a paladini della verità, spesso non si comportano in maniera neutrale, alle volte
mi è sembrato che, come molti mass media schierati, giochino
sull’equivoco delle parole o confidino nel fatto che la maggior
parte delle persone non ha tempo di approfondire o ascoltare una
video-conferenza in cui può accorgersi che anche se con parole
diverse è
stato
espresso però lo stesso concetto di quella che invece è stata
dichiarata una notizia falsa.
Morale della favola: non bisogna lasciarsi ingannare dai titoli e dalle notizie propalate dai mass media, giornali e televisioni e siti che si autodefiniscono 'veritieri'. Col proprio metro critico bisogna soppesare quello che si legge, si vede o si ascolta, consultando diverse fonti e prestando attenzione per quanto possibile alla controinformazione presente in rete, anche se con prudenza perchè questa è disseminata apposta di trappole e bugie, e forse solo in tal modo ci si può avvicinare alla verità .
Morale della favola: non bisogna lasciarsi ingannare dai titoli e dalle notizie propalate dai mass media, giornali e televisioni e siti che si autodefiniscono 'veritieri'. Col proprio metro critico bisogna soppesare quello che si legge, si vede o si ascolta, consultando diverse fonti e prestando attenzione per quanto possibile alla controinformazione presente in rete, anche se con prudenza perchè questa è disseminata apposta di trappole e bugie, e forse solo in tal modo ci si può avvicinare alla verità .
A proposito, giorni
fa ho trovato questo articolo dal titolo
i
sitiantibufala dicono “la verità”?
che
conferma più o meno quello che dico.
Si riferisce all’opera di disinformazione
perpretata
nei confronti di una parte politica, ma se succede questo si può ben
credere che lo stesso accada
anche in
altri ambiti… In questo articolo
si
dice testualmente:
“siti antibufala dicono “la verità”? - La risposta è no, ve lo diciamo subito. Le cose che scrivono i siti sulle bufale sono opinabili. Ogni verità è soggettiva, per fortuna aggiungiamo. Certo le falsità esistono eccome. Ma qui vi dimostriamo come questi signori facciano qualcosa di più, camuffando spesso opinioni politiche in “falsità”. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma non di millantare chissà quali certezze (1).
“siti antibufala dicono “la verità”? - La risposta è no, ve lo diciamo subito. Le cose che scrivono i siti sulle bufale sono opinabili. Ogni verità è soggettiva, per fortuna aggiungiamo. Certo le falsità esistono eccome. Ma qui vi dimostriamo come questi signori facciano qualcosa di più, camuffando spesso opinioni politiche in “falsità”. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma non di millantare chissà quali certezze (1).
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Note e Crediti
Note e Crediti
(1) https://www.giovannidonzelli.it
La verità è che i potenti del NWO nascondono la verità su tutto e indirizzano i mass media per coprire la verità. Le fake news le creano loro ogni giorno e paradossalmente fanno passare per fake news coloro che vogliono comunicare la verità definendoli conplottisti.
RispondiEliminaIl grande inganno satanico è proprio questo. Creare confusione fra la popolazione in modo da allontanarla il più possibile dalla verità. Caricare la gente con milioni di notizie per distogliere la mente dalla verità approfittando della quasi totale mancanza di fede in Dio..fede che aiuta a discernere l autenticità del bene e del male
RispondiEliminaUn altra tattica ingannevole è aver inventato e diffuso tramite i mass media la teoria del complotto come un qualcosa di negativo da rifuggere e da trattare con estremo scetticismo e cautela quando in realtà è proprio la diffusione della verità
RispondiEliminaDATI CORONAVIRUS 1984
RispondiEliminaE veramente, mentre stava raddrizzando le cifre del Ministero dell’Abbondanza, egli pensava che non si trattava nemmeno d’una falsificazione, ma solo della sostituzione d’uno sproposito con un altro sproposito. Gran parte del materiale di cui ci si doveva occupare non aveva alcuna vera e propria relazione con il mondo reale, nemmeno quella particolare relazione che si mantiene pur attraverso una sistematica menzogna. Le statistiche, per esempio, erano opera di pura fantasia così nella versione originale come in quella rettificata. Le previsioni del Ministero dell’Abbondanza avevano stimato la produzione delle scarpe di quel trimestre a centoquarantacinque milioni di paia. La produzione effettiva era stata calcolata a sessantadue milioni. Winston, tuttavia, nel riscrivere la previsione, abbassò la cifra a cinquantasette milioni, sì da permettere la consueta rivendicazione che la quota era stata sfruttata oltre la sua capacità. In ogni modo sessantadue milioni non era una cifra più vicina alla verità di quanto non lo fossero cinquantasette ovvero i centoquarantacinque milioni. Era probabile che non si fosse prodotto neppure un solo paio di scarpe. Anche più probabile era che nessuno sapesse quanti se n’erano prodotti; nessuno del resto aveva interesse a saperlo. Tutto ciò che si sapeva era che, ad ogni trimestre, cifre astronomiche di scarpe venivano prodotte sulla carta, mentre circa metà della popolazione dell’Oceania se n’andava scalza. E la stessa cosa si ripeteva per ogni genere di fatti documentati, importanti o meno. 1984 il libro di Orwell è un capolavoro! e forse sopravvalutiamo la nostra capacità di RAGIONARE (specialmente quando ci impongono la PAURA). questo esperimento mi ha sempre divertito molto ma lo apprezzo ancora di più ora quando incontro qualche "temerario" senza mascherina: https://youtu.be/o8BkzvP19v4
nel regno del falso la veritas
RispondiEliminaviene flagellata e fissata in +
(la finestra di overton)