Bubble Nebula - Credit: NASA, ESA, Hubble Heritage Team |
Ho avuto modo di leggere un libro
di Antony Flew, considerato
per oltre mezzo secolo il filosofo ateo
più importante
del globo. Lo scritto è
del 2007
ed è
intitolato “Dio esiste - come l’ateo più famoso del mondo ha
cambiato idea” (1).
Non farò
qui il riassunto del
testo,
ma mi focalizzerò su quali
sono stati i motivi che hanno
portato l’autore a
scrivere l’opera per spiegare ciò che lo aveva portato a
ripudiare
l’ateismo
cinque anni prima di morire, all’età di 87 anni. Questa
è la terza
parte, la seconda
è qui, e la prima è qui.
Come ha potuto originarsi il fenomeno della vita dalla non-vita?
Se ci si riflette un po’, il pensare che un organismo, anche il più primitivo che sia apparso, ma pur sempre molto complesso e organizzato, possa essere nato per caso e per giunta dal ‘nulla’, che per definizione è la cosa più semplice e priva di struttura che possa esistere, cozza contro la stessa ragione. E con lo sviluppo della genetica e la scoperta di processi e strutture altamente sofisticate esistenti all’interno delle cellule, questo ‘cozzare’ è diventato nel corso di questi anni sempre più intenso e insostenibile.