Da alcuni anni veniamo continuamente colpiti da notizie di sconvolgimenti naturali che avvengono in diverse parti del mondo e che provocano innumerevoli vittime: terremoti, tsunami, cicloni, alluvioni, carestie e altro.
Io credo che la natura sia in sofferenza un po’ per causa nostra ma anche e soprattutto perché è come se contenesse in sé il seme della corruzione.
La morte fa parte della vita e tutti i sistemi, vitali o no, non sono eterni, sono destinati al disfacimento. Dal ‘nulla’ miracolosamente nascono, crescono, arrivano all’apice dello splendore ma poi inevitabilmente decadono, si ammalano, perdono colpi, finché muoiono tornando al ‘nulla’ originario. Così è sia per un fiore che per una Stella.
La Natura, che emerge dal caos a causa dell’intervento divino, ritorna inevitabilmente al caos da cui è nata a causa del fatto che nella materia di cui è composta è insita la corruzione, che come un germe la consuma e rode. Se essa fosse rimasta permeata dall’afflato divino, così come inizialmente era stata concepita, sarebbe durata perfetta per sempre. Ma il Male che è entrato in essa, soprattutto come ribellione, come affermazione superba di autosufficienza, ha fatto sì che essa stessa smarrisse il sostegno del creatore e alla fine fosse destinata alla morte, così come un pallone si sgonfia e raggrinzisce perché perde l’aria che lo teneva in forma.
Ma la Natura non dimentica del suo stato originario, soffre e grida perché ha una immensa nostalgia della perfezione primitiva che la rendeva partecipe della gloria di Dio, perciò a suo modo prega e spera con gemiti sempre più incontenibili che la Grazia divina faccia il suo ritorno e la vivifichi donandole la vera Vita. Per dirla con San Paolo “La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo” (Romani 8, 19-23).
E così pure, relativamente all’essere umano, la sua organizzazione sociale sembra al giorno d’oggi sempre più in disfacimento, e questo per un atto di superbia e ribellione, simile al tragico grido ‘Non serviam! Non ti servirò!’ di Lucifero, che ormai è generalizzato e ha portato alla quasi completa scomparsa della Fede e del culto che a Dio è dovuto.
Purtroppo siamo arrivati al punto, di concepire tutte le nostre strutture più per la morte che per la vita. Infatti ciò che aumenta è il soffocamento cosciente e voluto di quelle che sono le vere espressioni superiori, quelle che assicurano il nostro perfetto metabolismo, cioè quelle spirituali. Il Moderno per sua concezione è infatti ateo, relativistico e opposto ad ogni trascendenza, e alla fin fine nichilistico. Ogni eventuale moto residuo di fede o rapporto con l’assoluto viene da esso cancellato, e ciò assicura la perdita dell'orientamento e l'alienazione dell’aiuto divino che conducono la società umana verso il disfacimento finale (1).
E non si può certo accusare l’Altissimo dicendo ‘ma perché Dio ha permesso questo o quest’altro?’ quando invece si rifiuta sdegnosamente il suo aiuto. Il paradosso è che gli alfieri della ribellione per primi dicono ‘Non credo in Dio perché esiste il male’ mentre la risposta sarebbe molto semplice: ‘esiste il male perché si rifiuta Dio’.
E forse per poter risorgere si dovrà giungere alla crisi finale, ad una specie di morte mistica - verso cui d'altronde sembriamo da tempo ben avviati - e che avrà il suo culmine con l’era Anticristica, quella in cui il Mondo sarà come non mai mondo e in cui il Profano si sarà assolutizzato. Ma il Male è per sua natura distruzione, menzogna e morte, per cui il suo regno di cartapesta incollata con il sangue degli innocenti non potrà durare a lungo, anche se si dovrà prima toccare il fondo dell’abisso.
Ma proprio in quella situazione estrema, probabilmente verrà fuori un grido potente dell’anima che pur soffocata, per non morire, non dimentica della sua origine divina, imperiosamente ci farà sentire il bisogno della salvezza, e ci porterà finalmente e in maniera risolutiva ad accettare e cercare Chi la sostiene e la mantiene, Colui che è il solo che può ridarci la vera Vita, cioè il nostro Creatore.
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Note
(1) In questo post i paragrafi in corsivo sono frasi e concetti da me sintetizzati e tratti dal libro di Giancarlo Marinelli - Il segreto
dell'angelo - Fede e apocalisse nel mondo moderno - Edizioni Segno 2002 .
La tempesta che si sta per abbattere nel nord Europa è abbastanza impressionante, in questo senso.
RispondiEliminaat 3,21 Egli (Gesù) dev'esser accolto in cielo fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, come ha detto Dio fin dall'antichità, per bocca dei suoi santi profeti.
RispondiEliminaPerchè quando Egli verrà per la II° e ultima volta restaurerà la terra , riportandola come ai tempi precedenti il peccato di Adamo ed Eva . RIPRISTINO DEL PARADISO TERRESTRE (OVVERO LA RESTAURAZIONE DI TUTTE LE COSE)
Suor Maria Natalia, ha ricevuto importanti rivelazioni sul futuro del mondo. Un libro che racconta la sua vita e che raccoglie i principali messaggi che ha ricevuto, e pubblicato dalle Editions du Parvis col titolo di “Marie, Reine victorieuse du monde” . Il 2 febbraio 1991, un amico della suora, il dott. Molnar, l’ha intervistata. Ecco in sintesi il resoconto:
Suor Maria Natalia: “Sono felice di essere stata incaricata di annunciare che prima del Giudizio finale e del Regno definitivo di Dio fra i suoi eletti, la terra, ricolma di malvagità, sarà trasformata in un mondo di felicità umana. La Santa Vergine renderà felici gli abitanti della terra (che si saranno convertiti), conformemente ad una decisione della Bontà divina. Dio ridonerà all’umanità ciò che aveva prima del peccato originale e che da allora ha perso. Questa grazia, Dio l’ha riposta nelle mani
della Regina vittoriosa del mondo che schiaccia sotto i piedi il serpente ed è destinata al mondo intero. Satana subirà una sconfitta senza precedenti. Solo il Padre del Cielo ne conosce la data. Satana scomparirà insieme alle sue orde, alle sue conquiste e ai suoi piani. La Madonna e “gli angeli” ci avvertono: “Convertitevi! Il tempo della purificazione di questo mondo è sempre più vicino”.
Dott. Molnar: – Si potranno sentire gli effetti di questa grazia straordinaria?
Suor Maria Natalia: “Si. Fino alla nostra epoca il Cielo non aveva mai donato una grazia così nuova e cosi misteriosa. Presto, il male sarà distrutto. Saremo quasi senza peccato in questa prossima epoca che è stata definita “era gloriosa mariana”. Quest’epoca felice durerà quaranta, cinquanta anni o molto di più (1000 anni predice l’apocalisse). Grazie a Dio, l’uomo sarà ricolmato di nuovi miracoli, di nuove grazie, della santità di Dio. La nostra natura incline al male diventerà, per la scomparsa di
satana, una natura incline al bene. Per un certo tempo, Satana sarà incatenato. Per un certo tempo, il male che si trova nell’uomo cesserà, come se solo Gesù abitasse in noi. Riceveremo grazie tali che potremo migliorarci e vivere quasi senza peccare. Apocalisse 20: 1-3 – Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell’Abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico cioè il diavolo e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell’Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni.
Dott. Molnar: – Si può sperare in giorni migliori senza un intervento divino?
Suor Maria Natalia: “In una visione ho visto la Misericordia infinita di Dio riportare la terra in uno stato di pace, in una beatitudine senza timore. Fremo all’ascolto della voce beatificante di Dio: “Possiederete il Cielo e la terra”. “Siamo in attesa di una nuova epoca la cui promessa è: Pace ed Amore. Dopo di che anche la natura Rm 8,20 è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza 21 di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. 22 Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; 23 essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
L'infertilità è sempre una sventura, non importa in quale famiglia e/o coppia avvenga. Che il matrimonio sia registrato o meno non fa differenza. La Clinica del Professor Feskov e Human Reproduction Group riconoscono il diritto di qualsiasi coppia a procreare con l'aiuto della PMA - indipendentemente dal fatto che la loro relazione sia ufficialmente registrata o meno.
RispondiEliminaL'uomo e la donna non sposati possono realizzare insieme un programma di maternità surrogata per realizzare il sogno di genitorialità.