Stamane a Messa durante la lettura del Vangelo, ho udito la frase ‘Gesù passò attraverso la porta chiusa...”. Si trattava del brano che racconta che Gesù andò a trovare i suoi discepoli per la seconda volta dopo essere risorto, in quest’ultimo caso con la presenza dell’incredulo Tommaso che venne poi invitato a toccare le piaghe dei polsi e del costato (Gv 20,19-31).
Mi
sono perciò chiesto se questo fenomeno fosse necessariamente contrario alle leggi conosciute della Fisica... e come cercherò di spiegare
e motivare, mi sono dato una risposta forse non del tutto negativa.
Ovviamente
il discorso che farò, non essendo rivolto ad un pubblico
specialistico, sarà per necessità di cose semplificato. Inoltre,
trattando un argomento che per definizione sarebbe ai limiti della
scienza, tra scienza e fede appunto, mi
sforzerò per quanto possibile almeno di non dire castronerie (scientifiche o teologiche), ma è ovvio che ciò che dirò è solo a livello di ipotesi - e non potrebbe essere altrimenti.
Ci provo...
Non bisogna essere dei fisici per sapere che vige la legge di impenetrabilità dei corpi. Infatti sappiamo tutti per esperienza che un corpo solido non attraversa mai un altro corpo solido, a meno che non si abbia a che fare con i trucchi di un illusionista. Ma già se si cominciano a considerare corpi in uno stato di aggregazione diverso da quello solido, di tipo liquido o gassoso, questa ‘regola’ trova le sue numerose eccezioni: pensate ad esempio al passaggio di un liquido attraverso un filtro o una spugna…
Ci provo...
Non bisogna essere dei fisici per sapere che vige la legge di impenetrabilità dei corpi. Infatti sappiamo tutti per esperienza che un corpo solido non attraversa mai un altro corpo solido, a meno che non si abbia a che fare con i trucchi di un illusionista. Ma già se si cominciano a considerare corpi in uno stato di aggregazione diverso da quello solido, di tipo liquido o gassoso, questa ‘regola’ trova le sue numerose eccezioni: pensate ad esempio al passaggio di un liquido attraverso un filtro o una spugna…
Il
fatto che il corpo di Gesù sia riuscito a passare attraverso la
porta mi ha fatto pensare che lo stato di
aggregazione della materia in cui si trovava il suo corpo dopo
la Resurrezione non poteva essere quello solido normale a cui
siamo abituati. E infatti i teologi dicono che Gesù possedeva un
corpo glorioso, dalle proprietà differenti o per
meglio dire potenziate rispetto a quello normale naturale.
La materia è composta da atomi che - come ha avuto modo di
scoprire nel 1909 Rutherford nel suo esperimento di bombardamento
di una lamina d’oro con particelle alfa - sono
composti da un nucleo positivo, contenente protoni e neutroni, e da elettroni negativi
che gli ruotano intorno. Ho
scritto in corsivo ‘ruotano’
perché per la meccanica quantistica non è precisamente così, ma
per il discorso che facciamo può
anche andare bene il modello classico dell’atomo, detto a
sistema planetario e che è quello immaginato come costituito dal nucleo al posto del sole e dagli elettroni che come pianeti gli ruotano intorno. La cosa importante di
questo modello, che tanto stupì Rutherford e i fisici dell'epoca, è
che l’atomo in tal modo è
fatto soprattutto di vuoto.
Se
immaginiamo di ingrandirlo come uno stadio, il nucleo sarà molto più piccolo di una capocchia di spillo posta al centro del campo mentre magari un
moscerino che vaga nello spazio dello stadio potrà essere l’elettrone: tra essi vi è uno spazio enorme.
E
allora come mai due corpi solidi non riescono ad attraversarsi visto
che sono composti soprattutto da vuoto? La risposta è semplice dal punto di vista della fisica classica:
perché esiste la forza elettrica di repulsione tra cariche uguali e quando
tentiamo di avvicinare due atomi, l'interazione tra gli elettroni
dell’uno e quelli dell’altro, o del nucleo dell’uno e quello
dell’altro, genera una forza repulsiva il cui valore cresce enormemente
col diminuire della distanza, e quest’effetto sommato per tutti gli
atomi che costituisco i due corpi dà la proprietà di
impenetrabilità. E dal punto di vista quantistico la cosa si fa più complicata, l'avvicinamento spinto di elettroni crea ulteriori problemi...
E
allora come la mettiamo con Gesù che sarebbe passato
indisturbato attraverso la porta chiusa?
Per la meccanica quantistica è previsto che in certe
condizioni, ad esempio con temperature molto basse, vicine allo zero
assoluto, che è di -273 gradi centigradi, nella
materia si possa stabilire un grado di ordine, fatta di cooperazione tra i
suoi elementi microscopici atomici, quali ad esempio gli elettroni,
che fanno
in modo di mettersi come d’accordo tra loro, e
si possono ottenere
comportamenti simili ad attraversamenti senza ostacoli: questo
succede ad esempio nel fenomeno della superconduttività.
In condizioni normali di temperatura gli elettroni trovano
impedimento a scorrere attraverso un materiale conduttore e ciò
provoca la cosiddetta resistenza del materiale al passaggio della
corrente, che porta ad una
dissipazione dell’energia elettrica sotto forma di calore, ma in
vicinanza dello zero assoluto questa resistenza sparisce e gli
elettroni viaggiano attraversando senza problemi e senza
sprecare la minima energia il materiale
diventato così
superconduttore.
Altri
fenomeni simili, quali ad esempio quello della superfluidità, si verificano a
bassissime temperature e tutti questi sono stati della
materia in cui l’ordine
aumenta, e questo perché in effetti la temperatura è una grandezza
che è strettamente correlata con il disordine: di solito più alta è
la temperatura e più grande è il disordine di un sistema, e quindi
più ci avviciniamo allo zero assoluto e più diminuisce il disturbo
e possono avere la meglio fenomeni di cooperazione o accoppiamento
tra gli elettroni.
Quindi
è come se
esistesse
tra i costituenti microscopici della materia, in condizioni particolari, una specie di tendenza
a collaborare e a comportarsi come un tutt’uno. Perciò mi chiedo se magari in
uno stato diverso da quello normale - in quello che i teologi chiamano
glorificato - la materia
non possa arrivare a superare i fenomeni di
disturbo costituiti dagli altri atomi e fare in
modo da sfruttare appieno questa tendenza degli enti microscopici a collaborare, e quindi non possa acquisire la capacità di attraversare indenne gli
ostacoli rappresentati dagli atomi dei corpi solidi! Ma ovviamente questa è una curiosità che allo stato delle nostre conoscenze non può avere risposta scientifica, bensì solo di fede.
Forse anche un
altro caso di attraversamento di un corpo solido fatto dal corpo glorioso di Cristo è descritto nei Vangeli, ma la traduzione che classicamente ne è stata
data nasconde un po' il fatto. Ne ho già parlato in un precedente post . In esso
mi riferivo ad alcune pagine del libro di Messori - ‘Dicono che è
risorto’ (1) - in cui l’autore analizza il passo del
Vangelo in cui si dice che Giovanni arrivato di corsa al sepolcro
‘vide e credette’. Il Vangelo dice che c’erano per terra le bende che prima ricoprivano il corpo e il sudario che prima era sul viso ripiegato in una
posizione a parte (Gv 20,2-8). In effetti
nell'osservare questa scena di ordine/disordine non si capisce
come poté
il discepolo credere subito alla Resurrezione, poiché chiunque in
quelle condizioni avrebbe pensato invece ad un furto del cadavere. Ma Messori
presenta la traduzione
proposta dall’esperto di greco antico, Don Antonio Persili, che parla
invece di telo afflosciato
sul piano sepolcrale, come se il corpo vi fosse passato ‘attraverso’
e di sudario che era sul viso rimasto a ‘ponte’,
non in una posizione a parte ma bensì ‘unica’, ovvero
‘strana’,
evidentemente come ‘inamidato’ incurvato e sollevato contro la forza di gravità, senza avvolgere la testa che più non
c’era…
Questa traduzione io comunque la preferisco perché oltre che ad essere suggestiva è anche indicativa di uno stato di ordine e non di disordine, come invece si evincerebbe dalla traduzione classica. Infatti se pensiamo ci sia stato l’intervento divino, esso avrebbe generato ordine, e anzi quest effetto sarebbe una necessità teologica, perché in tal caso le tracce dell'evento soprannaturale non potrebbero che essere armoniose e pulite, senza sbavature (2).
E forse si spiegherebbe così anche perché Gesù nell’incontro con Tommaso abbia detto ‘beati quelli che non hanno visto ma hanno creduto’. Probabilmente si riferiva a Giovanni che nel Sepolcro non aveva visto direttamente la Resurrezione ma per i soli segni lasciati da essa aveva creduto.
Questa traduzione io comunque la preferisco perché oltre che ad essere suggestiva è anche indicativa di uno stato di ordine e non di disordine, come invece si evincerebbe dalla traduzione classica. Infatti se pensiamo ci sia stato l’intervento divino, esso avrebbe generato ordine, e anzi quest effetto sarebbe una necessità teologica, perché in tal caso le tracce dell'evento soprannaturale non potrebbero che essere armoniose e pulite, senza sbavature (2).
E forse si spiegherebbe così anche perché Gesù nell’incontro con Tommaso abbia detto ‘beati quelli che non hanno visto ma hanno creduto’. Probabilmente si riferiva a Giovanni che nel Sepolcro non aveva visto direttamente la Resurrezione ma per i soli segni lasciati da essa aveva creduto.
Ed ecco,
forse è proprio
questo l’invito fatto a tutti gli uomini di buona volontà: essi saranno ‘beati’ se
considerati i segni che hanno sotto gli occhi, pur non vedendo direttamente il miracolo, avranno abbastanza
onestà e umiltà da ammettere che tutto ciò non può essere avvenuto per caso, come
ad esempio nella nascita dell’Universo o della vita.
Infatti questi segni riportano in definitiva a un intervento sulla natura da parte di
Qualcuno che evidentemente la conosce
perfettamente e la padroneggia.
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Note e crediti
(1) Vittorio Messori - Dicono che è risorto - Indagine su un sepolcro vuoto - Edizioni SEI
(2) ho trovato un passo sorprendente in cui si descrive una ‘visione’ della scena dell'arrivo al sepolcro vuoto della mistica Teresa Neumann (1898 - 1962) (nel libro di Paola Giovetti – Teresa Neumann – edizioni paoline pag. 175): in esso sembra confermata la tesi di Persili: "… Poi Pietro raggiunge Giovanni e insieme entrano nella tomba. Pietro tocca i veli e si convince che sono vuoti: essi non sono gettati per terra uno sull’altro, ma sistemati come se chi vi era stato avvolto fosse scivolato via senza spostarli…"
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Note e crediti
(1) Vittorio Messori - Dicono che è risorto - Indagine su un sepolcro vuoto - Edizioni SEI
(2) ho trovato un passo sorprendente in cui si descrive una ‘visione’ della scena dell'arrivo al sepolcro vuoto della mistica Teresa Neumann (1898 - 1962) (nel libro di Paola Giovetti – Teresa Neumann – edizioni paoline pag. 175): in esso sembra confermata la tesi di Persili: "… Poi Pietro raggiunge Giovanni e insieme entrano nella tomba. Pietro tocca i veli e si convince che sono vuoti: essi non sono gettati per terra uno sull’altro, ma sistemati come se chi vi era stato avvolto fosse scivolato via senza spostarli…"
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