Prendo
spunto da una
battuta dal commissario europeo Moscovici, che tra il serio e il
faceto ha proposto di togliere, dopo la Brexit, l’Inglese dalle
lingue parlate nella comunità europea.
Quando passo del tempo a cercare di imparare questa lingua, ormai ritenuta essenziale perchè diffusa dappertutto, mi viene da considerare il fatto che in Inghilterra e anche negli Usa non hanno bisogno di studiarla e quindi sono fortunati anche perchè così hanno più tempo da dedicare alle altre faccende della vita rispetto alle persone che parlano altre lingue.
A mio avviso però nessun paese dovrebbe essere privilegiato e vedrei perciò di buon occhio l'introduzione una lingua comune che possa accontentare tutti e non faccia primeggiare nessuno, almeno in
Europa. Questa potrebbe essere il latino, anche memori del
fatto che un tempo l’Europa era unificata sotto l’egida
dell’Impero Romano con quella lingua ufficiale. Sarebbe anche un
giusto riconoscimento e una rivalutazione delle radici storiche
comuni dei popoli europei.
Prendiamo
ad esempio la Chiesa cattolica che ha fatto il percorso contrario:
pur avendo il latino come lingua ufficiale lo ha poi rifiutato nella
pratica, con l’introduzione delle lingue nazionali nella liturgia
e, sarà solo un caso?, ma da quando ha fatto questo è cominciata la
crisi di disgregazione e di identità.
Oltre
aver perso il senso del sacro che la messa antica riusciva a trasmettere, molto più di quello che succede adesso con lingue nazionali, mette in difficoltà i credenti perché recandosi negli altri paesi non riescono a seguire in maniera decente
la messa festiva. E anzi l’attuale gerarchia, a partire dal suo vertice, ha aggravato la situazione rendendo ancora più
particolare il culto, introducendo usanze locali che in alcuni casi
rasentano l’idolatria come è successo durante il recente Sinodo amazzonico. In tutto ciò mi sembra ci sia un disegno diabolico:
quello di frammentare il cattolicesimo per renderlo più innocuo e
magari innestarlo in un’unica religione mondiale in cui tutti gli
dèi avrebbero diritto di
esserci e di venire adorati. Se il latino divenisse lingua ufficiale
dell’Europa, questi picconatori dell’universalità della Chiesa
cattolica, e anche favoritori dell’idolatria, verrebbero ostacolati.
Ma
al di là di questo effetto collaterale che sarebbe auspicabile, non mi faccio però illusioni, so bene che questa
proposta purtroppo non verrà accolta e che anzi sarà del tutto
ignorata! I popoli meglio unificarli per sfruttarli e dominarli ma non farli dialogare con un linguaggio comune, questo potrebbe essere pericoloso, meglio la babele attuale...
Carissimo, tanti anni fa le scrissi per collaborare con i nostri siti... Mi snobbo' perché ero troppo ortodosso nei pensieri. Mi sembra che stia iniziando a comprendere. La Chiesa si avvia a pagare l'iniquità che è diventata fede. Siamo agli sgoccioli del tempo ordinario. Quando inizierà quello straordinario gli uomini si accorgeranno di tante cose nascoste agli occhi.
RispondiEliminaUn caro saluto
Non capisco a quali siti fa riferimento, io credo di non aver mai snobbato nessuno, non è nel mio stile. E' vero anche però che preferisco scrivere sul mio di blog e non su altri, in modo da essere libero di esprimere la mia opinione senza necessariamente dovermi uniformare ad una linea editoriale non mia, anche se magari rispettabilissima.
EliminaIl latino è stata la lingua comune dell'Europa per molto tempo ed è stato davvero vietato o quasi vietato negli anni '60... Anche se l'Europa divenne ancora più vassallo del mondo anglosassone. Ma la resistenza è organizzata... Non perdiamoci d'animo.
RispondiEliminaAccolgo con simpatia questa proposta per nulla fantastica. Trovo davvero disgustosa la lingua inglese.
RispondiEliminaCi vorrebbe davvero un movimento di intellettuali per rendere la cosa accettabile dai politici che fanno le leggi. La chiesa cattolica non è riuscita, nonostante le intenzioni, a cancellare il latino. Oggi la messa in latino interessa molto alle nuove generazioni che sono nate con la messa in volgare piuttosto che alle vecchie. I giovani, che usano l'informatica come linguaggio universale, sarebbero i primi ad accettare il latino come lingua logica per eccellenza.