26 dicembre 2021

Alcune risposte a chi sostiene che il 2 a.C non sarebbe il vero anno di nascita di Gesù Cristo

Avendo pubblicato un
articolo sulla data del Natale, ho notato che è stato inserito qualche commento  in cui si sostiene che il 2 a.C. non sarebbe stato il vero anno di nascita di Gesù e che invece quello corretto sarebbe il 7 a.C.. Con questo articolo, nel ribadire la mia tesi voglio rispondere alle obiezioni più ricorrenti.

 

1) Secondo Giuseppe Flavio, Erode il Grande sarebbe morto il 4 a.C., quindi l’anno di nascita di Gesù non può essere posteriore, e quindi è poco credibile il 2 a. C.

Vediamo che dice lo storico Ruggero Sangalli:

Uno dei riferimenti storici più citati per collocare cronologicamente i fatti descritti nei Vangeli, riguarda la data della morte di Erode il grande: il 4 a.C. per molti commentatori.
Questa data è dovuta agli scritti di Giuseppe Flavio, che comunque non la esplicita mai: essa è solo dedotta dal numero degli anni di regno di Archelao, Filippo ed Antipa, nominati ufficialmente eredi di Erode. Tuttavia lo stesso Giuseppe Flavio fornisce almeno una dozzina d
i informazioni che concorrono a rendere inadeguata la data di morte di Erode nel 4 a.C., tanto più che non era infrequente indicare come anni di regno di un erede al trono anche il periodo in cui tale sovranità vigeva pur essendo ancora in vita il vecchio re. Stranamente oggi molti scrivono che “certamente Erode morì nel 4 a.C.” con acritica fiducia in un dato indiretto, sfiduciando ben altri dati, molto più precisi.” (1)

Si è notato fra l’altro che numerose date da lui utilizzate dovevano essere desunte da documenti ufficiali romani, rifacendosi magari al calendario che trovava, senza darsi la pena di convertirle. Per il periodo delle cariche imperiali sembra usasse il calendario romano, che era solare, per le feste invece quello giudaico che era lunare. Allora va presa con cautela la cronologia seguita e offerta da Giuseppe Flavio. Nel suo ‘Antichità giudaiche’ si trovano molti esempi di non sincronizzazione di date, quando cita due o più eventi storici in contemporanea, tipo anno delle olimpiadi e assunzione del potere o anni di regno di alcuni re o imperatori. Conclusione: bisogna prendere con le pinze le date fornite da lui (2)

Vediamo cosa dice Giuseppe Flavio di Erode (1)

a) che morì settantenne.

b) che fu nominato quindicenne, come governatore della Giudea mentre regnava suo padre Antipatro, nel nono anno di Ircano, che fu ristabilito al potere da Pompeo quando nel 63 a.C. i Romani conquistarono Gerusalemme (quindi dovrebbe essere salito al potere nel 54 a.C. e gli restavano ancora 55 anni di vita e con ciò arriviamo al 1 d.C.)

c) che era nel suo settimo anno di regno all’epoca della battaglia di Azio, nel settembre del 31 a.C. (quindi aveva cominciato a regnare nel 37 a. C.). Nel computo di anni utilizzato in Antichità giudaiche, il regno durò 37 anni, ossia da trenta a trentuno anni dopo la battaglia di Azio (e con questo si arriva al 1 d.C.).

d) prese la decisione di ricostruire il tempio nel suo diciottesimo anno di regno, all’indomani della visita di Cesare Augusto in Siria, la cui data, 19 a.C., è certa tramite gli storici Romani (quindi nel 19 a.C. gli restavano 37-18= 19 anni di regno, e con ciò si arriva ancora al 1 d.C.)

Conclusione: nel 4 a.C. Erode era ancora vivo.

Un altro elemento che può avere fuorviato i cronografi nel porre la data della morte di Erode al 4° anno a. C. è la convinzione che i suoi figli appunto si sarebbero succeduti quell’anno (…) . Spiega bene W.E. Filmer che tale genere di evidenza indiretta è fuorviante ed è stata spesso causa di errore nel caso dei re di Israele e Giuda. Infatti in parecchie occasioni – e ne riporta gli esempi - , quando un re nominava un figlio come co-reggente, il regno del figlio si sovrapponeva a quello del padre per diversi anni” (3)

"M. Moise Schwab, attraverso uno studio complicato e dettagliato, attribuì al 2 shevat la data della morte di Erode, proprio due settimane dopo l’eclisse del 29 dicembre, il 14 gennaio del 1 d.C. del nostro attuale calendario; tra l’altro ad un orario perfetto per essere vista da tutti e destare impressione: proprio al tramonto. Erode (nato nel 70 a.C., regnante dal 37 a.C.) aveva 70 anni di età, con 37 di regno per il computo di Antichità Giudaiche. Gesù era nato da circa un anno, alla fine del 2 a.C.. Tutto torna, per chi fa la prova" (1)


2) Luca, sbaglia sulla data del censimento che sarebbe stato fatto da Augusto, posticipandolo di circa sei / sette anni. Roma organizzò effettivamente un censimento, ma nel 7 a.C. , cioè sette anni prima della data ufficialmente accettata per la nascita di Gesù. E comunque Roma non ordino' a tutti di mettersi in viaggio, e sappiamo da Giuseppe Flavio che la Galilea, non essendo ufficialmente territorio romano non fu toccata dal censimento

Questo fatto depone contro la nascita il 7 a.C. E' vero che ci fu un censimento il 7 a. C. ma evidentemente non è quello che ci interessa.

Il problema è risolto se si suppone che l’anno corretto sia stato il 2 a.C. e non il 7 a.C.

Per datare il censimento, Luca dice che Quirino era governatore della Siria. Giuseppe Flavio fornisce una lista dei legati in Siria tra il 10 a.C. e l’1 d.C, ma non fornisce notizie di possibili legati imperiali tra il 3 a.C e il 2 a.C. Come sostiene lo storico Fedalto potrebbe essere proprio questo il periodo di tempo in cui Quirino fu legato in Siria la prima volta, la seconda lo fu anche nel 6 d.C.

Dice Loconsole: “A sostegno della presenza in Siria di Quirino, nel periodo precedente alla presunta data di morte di Erode, ci vengono in aiuto due importanti scoperte archeologiche. La prima, un'iscrizione frammentaria rinvenuta a Tivoli nel 1764; la seconda, anch’essa una iscrizione, trovata ad Antiochia di Pisidia, nel 1912. Se così stanno le cose, per davvero Luca non si è sbagliato: Gesù nasce mentre Quirino potrebbe aver indetto un censimento – su ordine di Augusto – nella Provincia della Siria-Palestina. ” (4)

 

3) Non si capisce perché un censimento faccia spostare una fiumana di persone da una regione all'altra, quando lo scopo per cui vengono fatti i censimenti e' quello di tassare le persone, rilevando i componenti del nucleo familiare e la volumetria dello spazio abitato. Dunque viaggiano i funzionari del fisco, non le persone .

Al tempo in cui ci riferiamo esistevano due tipologie di censimento: quello di tipo romano e quello giudaico. Quello romano prevedeva che si spostassero i censori, mentre al contrario quello giudeo prevedeva che si spostassero i censiti, ritornando ai luoghi di origine. Siccome i romani volevano cercare di preservare il più possibile le usanze dei popoli assoggettati, è probabile che abbiano agito allo stesso modo in Giudea, conoscendo anche l’attaccamento degli ebrei alle loro tradizioni. E non vale neanche l’obiezione che essendo la Giudea un territorio governato da Erode i romani non avrebbero potuto fare un censimento interferendo nel suo regno, ci si scorda forse che Erode cercava tutti i modi per non contrastare i romani e quindi è del tutto verosimile che abbia accettato il censimento purchè nell’uso giudaico .

 

4) Giuseppe Flavio parla di una eclissi di Luna quando morì Erode e questa ci fu nel 4 a.C.

L’eclissi di luna come segnale per la morte di Erode e che avvenne il 13 marzo del 4 a. C. non può essere sicura in quanto vi furono altre eclissi lunari sia il 2 a. C. che il 1 a . C. e anche il 1 d.C. e l’ 8 novembre del 2 d. C. (L’ultima data viene proposta da Fedalto come quella della vera morte di Erode).

Dice Loconsole (5) “ Fra l’altro l’eclissi del 4 a. C. - individuata dai cronisti per datare la morte di Erode – interessò soltanto il 36% del disco lunare – ma fu visibile soltanto alle prime ore del mattino, quindi osservabilre da pochi” . Di gran lunga fu più visibile l’eclissi totale dell’8 gennaio del 1 d. C, il cui cono d’ombra terrestre durò ben 101 minuti”. Nel mio articolo sulla data di nascita ho indicato infatti tale data come la più probabile per la morte di Erode.

 

Voglio ribadire per finire quello che ho detto sul perchè per alcuni sono 'così affezionato' alla data del 25 dicembre 2 a.C. come nascita di Gesù Cristo: almeno due motivi, il primo più serio, l'altro per delle curiose coincidenze, e precisamente:

1) perché voglio far capire che le date fissate dalla Chiesa non sono prese a caso o abusivamente come dicono quelli che vogliono screditarla ma possono vantare un minimo di basi storiche che altri personaggi mitici ovviamente non hanno

 2) se si accetta quella data vengono fuori delle ‘coincidenze’ numeriche interessanti che sono state trovate dallo storico Vidal  (6) e precisamente:

  • la ricorrenza del numero 14

Nonostante vi siano ancora molti storici che fissano la data di nascita di Gesù nel 7 a. C. perché ritengono che Erode il grande sia morto il 4 a.C., io concordo con la tesi della nascita il 25 dicembre del 2 a.C. e questo anche perché, oltre al fatto che, come ho spiegato, ci sono prove abbastanza convincenti al riguardo, se accettiamo questa data di nascita (25 Dicembre 2 a.C.) e quella della morte, come avvenuta il giovedì 2 aprile del 33 d.C., allora i giorni di vita terrena di Gesù Cristo risulterebbero esattamente 12152, numero che è perfettamente divisibile per il modulo di Tempo di 868 giorni scoperto da Vidal (6) e che dà come risultato 14. Cioè Gesù Cristo, secondo questa tesi, sarebbe vissuto esattamente 14 Tempi e morto il 14 di Nisan, giorno in cui cominciava la Pasqua ebraica e veniva immolato l’agnello.

Fra l'altro Matteo nella cronologia degli ascendenti di Gesù dice (Mt 1,17) : “La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di 14; da Davide fino alle deportazioni in Babilonia è ancora di 14; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è ancora di 14”.
Sarà pure un caso, ma troppo spesso viene indicato il numero 14...

  • il numero dei giorni contiene la data di nascita

Da notare inoltre un'altra coincidenza trovata da Vidal (6) : se si legge il numero dei giorni, cioè 12152,  al contrario - mettendo un meno davanti (ad indicare che si è fatta l'inversione speculare)  - si legge 25 12 -1, che è la data di nascita (giorno, mese, anno) che stiamo qui ritenendo vera.

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Note e Crediti

(0) foto iniziale 'Natività' di Federico Barocci

1)  Ruggero Sangalli sulla Bussola Quotidiana - La data di morte di Erode - un test per i lettori

2) Giorgio Fedalto – Da Pasqua il Tempo nuovo (questioni di cronologia ebraico-cristiana) – Casa Editrice Mazziana 2012

3) W. E. Filmer - The chronology of the reign of Herod the Great - "The journal of Theological Studies" pag 286 citato da Fedalto - op. cit. pag. 50

4)  Michele Loconsole – Quando è nato Gesù – ed San Paolo 2011 pag. 47

(5) Michele Loconsole – op. cit a pag. 56

(6) Carlos Vidal Martinez – “…e i suoi non la ricevettero” – Edizioni Segno - 1995

 

2 commenti:

  1. L'unica cosa che non quadrerebbe sono i pastori che andavano in giro con gli animali in pieno inverno...anche fosse stato periodo di transumanza,è da primavera all'autunno.In questo caso poi,Gesù non solo non ha trovato posto nell'albergo,ma non avrebbe nemmeno trovato posto nella grotta con la mangiatoia,anche perchè il Vangelo ci dice che era notte quando gli angeli apparvero ai pastori.Ho trovato molto interessante uno studio ebraico-cristiano,dove attraverso la simbologia delle feste ebraiche(e si sa che le feste scandiscono sempre eventi importanti e tenendo in considerazione molti altri fattori interessanti)si può ipotizzare la nascita di Gesù per il primo giorno del primo mese dell'anno ebraico,che è in primavera.Chissà.Credo che la preferenza per il 25 sia partita da un apocrifo,dove si dice che i magi arrivarono il 6 Gennaio.Ma altrove,si dice che i magi arrivarono da Erode due anni dopo l'evento della nascita da loro "predetta",ed è per questo che lui fece uccidere i bambini di due anni di età, in giù.Anna.

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    1. Ho risposto alle obiezioni sulla data del 25 dicembre in un altro post che la invito a leggere e di cui le fornisco il link
      https://mi-chael.blogspot.com/2021/12/alcune-risposte-chi-sostiene-che-il-25.html?m=1

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