5 dicembre 2024

Riflessioni e citazioni

 

Gli evoluzionisti sono come degli scaltri giocatori di Poker: fanno capire di avere in mano degli assi ma quando vai a vedere ti accorgi che posseggono solo scartine

Mi piacerebbe compilare una tabella a due colonne e un numero sterminato di righe e in ogni riga scrivere nella prima casella il nome di una specie animale o vegetale e nella seconda il dono particolare che Dio gli ha fatto per distinguerla dalle altre specie e di cui si sente orgogliosa. Sono sicuro che tale casella non resterebbe mai vuota per nessuna delle innumerevoli specie esistenti...

Ogni essere vivente ha la sua originale particolarità, tipica della sua specie, che lo distingue e, perché no, lo rende orgoglioso. L'uomo? il pensiero e la creatività; Il cane? un fiuto eccezionale; il picchio? Una testa incredibilmente dura; il piccione? una vista quadricromica, che include l' ultravioletto; il pettirosso? la possibilità di mappare il campo magnetico terrestre usando l'entanglment quantistico; il ghepardo? una velocità estrema...e si potrebbe continuare, ne sono certo, per ogni specie esistente. Credo infatti che Dio abbia donato a ciascuna di specie una particolarità, un regalo di cui possa essere fiera, come segno del suo amore infinito, della sua generosità e della sua fantasia.

Appena letta in un libro di Scienze: "...tranne rare eccezioni poi, tutti i mammiferi, dal topo alla giraffa, hanno sette vertebre cervicali. Il fatto che la giraffa e il topo abbiano la stessa struttura anatomica [sic] è più comprensibile ipotizzando l'esistenza di un antenato comune a entrambi questi animali". Non so voi, ma a me nel leggere una cosa del genere scappa da ridere...

"Il numero dei cromosomi potrebbe mostrare una correlazione concreta con l'aumento della complessità dell'organismo, e un aumento della complessità potrebbe implicare un progresso nella nuova forma rispetto a quella che l'ha preceduta. Il grano ha 20 cromosomi, il topo ne ha 40 e l'uomo 46. Sfortunatamente per questa teoria la patata ne ha 48" (2).

Mi piace che certi giornali che durante la 'Pandemia' portavano avanti con tenacia le 'tesi' della 'Scienza'  ed erano contrari alle 'fake news' propalate dai cosiddetti 'novax' hanno poi la rubrica fissa dell'oroscopo.

Interessante questa ammissione lapidaria fatta a suo tempo da Craig Ventre, il biologo che lanciò l'Human Genome Proiect (quello della mappatura del DNA): "In realtà di come funziona la biologia non sappiamo un c....!"

L'Evoluzionismo si basa sull'affermazione che la sbalorditiva complessità degli esseri viventi si è formata passo passo e per caso, con errori di copiatura nel DNA. Cioè quindi in definitiva questa teoria ci dice che la vita, l'intelligenza e la coscienza sono il risultato di una catena di innumerevoli sbagli!

"L'Universo e la vita sono nati casualmente, cioè per caso" dicono gli atei, mentre i credenti affermano che "L'Universo e la vita sono nati causalmente, cioè per volere di Dio". Tra i due avverbi "casualmente" e "causalmente" c'è semplicemente uno spostamento di vocale, ma in realtà tra essi c'è la stessa distanza che c'è tra zero e infinito.

"Ora, ciascun essere vivente racchiude in sé un'enorme carica di spirito, molto più di quanto sia necessario per costruire la più splendida delle cattedrali. Questo spirito si chiama oggi informazione, fatto che non modifica per nulla la cosa. Non lo troviamo inscritto come in un cervello elettronico, ma si condensa, miniaturizzato a scala molecolare, nel DNA dei cromosomi o di qualche altro organulo, e questo in ogni cellula. Questo spirito è il sine qua non della vita. Se manca, ogni essere vivente è inconcepibile. Da dove proviene? Il problema interessa biologi e filosofi e la scienza attuale sembra incapace di risolverlo" (3).

F. Facchini almeno ammette che lo spirito non può derivare dalla materia; se ripudiasse però anche l'Evoluzionismo di cui è purtroppo un cultore sarebbe perfetto: “L’altro punto delicato è rappresentato dall’uomo che non può essere considerato un prodotto necessario e naturale dell’evoluzione. L’elemento spirituale che lo caratterizza non può emergere dalle potenzialità della materia. E’ il salto ontologico che presuppone una volontà positiva di Dio. La natura ha la potenzialità di accogliere lo spirito secondo la volontà di Dio creatore, ma non produrlo da sé” (4).

La sintesi clorofilliana fatta dalle piante e che permette in pratica di creare delle 'pile' chimiche in cui viene immagazzinata l'energia ricavata dalla luce solare è un processo talmente complicato che non si riesce a eguagliare neanche nei super e ultratecnologici laboratori moderni. Il famoso scrittore Primo Levi, che era anche un chimico, disse che se riuscissimo a fare la sintesi clorofilliana saremmo 'sicut Deus', cioè 'come Dio' (5).

"Ogni cellula esistente in natura è un'autentica meraviglia. Anche quelle più semplici si spingono ben oltre i limiti dell'ingegno umano. Per costruire la più elementare cellula di lievito, per esempio, occorrerebbe lo stesso numero di componenti presenti in un Boeing 777 e poi farli entrare in una sfera di soli cinque micrometri di diametro; fatto questo, bisognerebbe convincere quella sfera a riprodursi" (6).

Per la formazione dell’occhio nell'embrione sono coinvolti circa 2500 geni che operano in sequenza o contemporaneamente. Basterebbe solo l’esistenza di questa sbalorditiva e inaudita complessità operativa per fare intuire un Progetto, altro che il caso!

A proposito della varietà delle specie esistenti (da meditare quando pensiamo di sapere quasi tutto...): “Ci ritroviamo a non avere la più pallida idea, nemmeno con l’approssimazione di un ordine di grandezza, del numero di creature che attualmente popolano il nostro pianeta. Le stime variano dai tre ai duecento milioni. Ma la cosa più straordinaria è che, stando a un’indagine pubblicata dall’Economist, all’incirca il 97% delle specie animali e vegetali attende ancora di essere scoperto. Per quanto riguarda invece gli organismi a noi già noti, nel 99% dei casi siamo in possesso solo di descrizioni schematiche” (7).

Se si vuole mettere in difficoltà un fan dell'Evoluzionismo basta chiedergli quali sono le prove che microevoluzione+tempo = macroevoluzione. Nella maggior parte dei casi non saprà rispondere, perché l'adesione alla teoria dell'Evoluzione è ideologica e l'ignoranza la fa da padrona, se invece risponderà potrebbe portare l'esempio delle colture batteriche dell'esperimento di Lensky durato 20 anni, con un numero di generazioni pari a quelle degli animali superiori nel corso di milioni di anni. Il fatto è che però tale esperimento ha evidenziato solo variazioni microevolutive, considerate poi in maniera fraudolenta come macroevolutive. Non è spuntato infatti nessun organo nuovo, nessuna nuova specie e i batteri sono rimasti sempre batteri pur dopo migliaia di generazioni.

"La frase 'testimonianze fossili' suona imponente e autorevole. Alcune persone la usano volutamente in maniera intimidatoria, per arrogarsi dell'aura di verità esoterica esposta da una classe elitaria di specialisti. Ma cosa sono in verità queste testimonianze fossili? Solo dati in cerca di interpretazione. Conosco parecchi che affermano il contrario, ma la loro è pura superstizione" (8). 

"In aggiunta a strategie come la modifica del Dna o l’espulsione dei farmaci dalla cellula, i batteri avevano finora tenuto nascosto un altro trucco per schivare l’attacco da parte degli antibiotici: modificano i macchinari cellulari che producono le proteine, i ribosomi, quel tanto che basta per impedire ai farmaci di legarsi e di bloccarli" (9). In questo caso quindi altro che mutazioni casuali! Sembrano quasi intelligenti questi animaletti 'primitivi'...Nel mio libro di prossima pubblicazione parlo di 'complessità potenziale', una specie di cassetta di 'attrezzi' che gli esseri viventi hanno per generare nell'organismo modifiche microevolutive atte ad affrontare difficoltà ed imprevisti.

Nel 1990 il biologo Tim Berra pubblicò un libro in cui usò diversi modelli dell'auto Corvette, del 1954, del 1955, del 1956 e così via, per affermare che quindi le simiglianze nelle diversità confermavano la 'discendenza con modificazione' darwiniana evolutiva in maniera schiacciante. Ma quello fu un clamoroso autogol in quanto la successione di simiglianze non essendo stata ottenuta con processi riproduttivi dimostrava proprio il contrario e cioè che esse di per sé non forniscono prova di discendenza biologica comune (10).

Da fisico, interessandomi da un po' di tempo di biologia, non posso che essere d'accordo con quanto disse una volta il premio Nobel per la fisica R. Feynman: "I fisici non devono disprezzare i biologi perché i fisici si sono presi i problemi facili e ai biologi sono rimasti quelli difficili", però nel contempo quest'ultimi non si debbono montare la testa facendo affermazioni perentorie e prive di vero supporto sperimentale come in verità e purtroppo spesso fanno in campo evoluzionista.

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Note e crediti

(1) foto iniziale da Pixabay.com

(2) G. Schroeder - Genesi e Big Bang - Marco Tropea Editore 1996 pag. 175

(3) Pierre P. Grassé - L’evoluzione del vivente - Adelphi 1972 a pag. 20

(4) F. Facchini -  Paleoantropologo - da "L’Osservatore Romano" del 17/01/2006

(5) Primo Levi – Il Sistema Periodico – Carbonio –Einaudi 2014 

(6) Bill Bryson - Breve storia di (quasi) tutto - TEA 2008 pag. 407

(7) ivi pag. 397 

(8) G. Nelson - Paleontologo - da J. Wells - Le balle di Darwin - Rubettino 2009 pag. 26

(9) da una notizia dell'agenzia giornalistica Ansa del 3/12/2024

(10) tratto da J. Wells - le balle di Darwin - Rubettino 2009 pag. 28


1 commento:

  1. ...portavano avanti con tenacia le 'tesi' della 'Scienza' ed erano contrari alle 'fake news' propalate dai cosiddetti 'novax'..
    Vero, oggi chi ha un opinione divergente da quella dominante finisce tra i complottisti e le fake news.

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