25 novembre 2012

il volo mancato di un 'riduzionista romantico'

Propongo in questo post un mio recente articolo  pubblicato dalla rivista on line UCCR 
Esso tratta essenzialmente del cervello, della mente, della coscienza e del libero arbitrio.

Christof Koch neurologo di fama, allievo del premio Nobel Francis Crick, lo scopritore della molecola di DNA , si è definito un ‘riduzionista romantico’. Egli è indubbiamente una persona intelligente e un esperto nel suo campo, ma forse il suo limite principale è proprio il suo materialismo riduzionista. Lo spunto per interessarmi del suo pensiero mi è stato fornito da due interviste reperibili in rete, in cui fra le altre cose egli si chiede se per caso prima o poi la rete internet non possa diventare ‘cosciente’.

21 novembre 2012

Internet diventerà cosciente?

Pensavo che il computer che prende coscienza di sé fosse materia di film di fantascienza  tipo ‘Matrix’ ,  o  ‘Terminator’, oppure di libri di fantascienza  tipo ‘Guida galattica per autostoppisti’, in cui in maniera molto più  divertente ‘Pensiero Profondo’, il computer più sofisticato della Galassia, alla domanda ‘Qual è la risposta fondamentale alla Vita, all’Universo e a tutto quanto’, dopo una elaborazione durata 7 milioni e mezzo di anni risponde con un lapidario: ‘42’.
E invece a quanto pare ci sono scienziati che si chiedono seriamente se i computer del futuro potranno assumere una ‘coscienza’.

17 novembre 2012

Il cervello, il futuro e il libero arbitrio

In queste settimane ho letto un libro in inglese, non ancora tradotto in italiano – “La Coscienza. Confessioni di un riduzionista romantico” - di Christof Koch,  un neurologo americano allievo di Francis Krick lo scopritore del DNA.
Egli è indubbiamente una persona intelligente e un esperto nel suo campo, ma forse il suo limite principale è il  suo materialismo riduzionista.
Lo spunto per interessarmi del suo libro mi è stato fornito da due interviste reperibili in rete, in cui fra le altre cose egli si chiede se per caso prima o poi la rete Internet non possa diventare ‘cosciente’. Di questo fatto parlerò in un altro post ma adesso mi voglio soffermare un passo del discorso di Koch che non mi ha molto convinto: quello sul libero arbitrio.