"Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto" (Luca 12,2).
Ho letto su Facebook un post del prof. Martino Mora relativo alla diatriba delle dimissioni di Benedetto XVI e della validità dell’elezione di Bergoglio, in cui lui in pratica sostiene che Don Minutella e il dott. Cionci con il loro comportamento sarebbero utili a Bergoglio, cioè quindi che nei fatti risulterebbero essere dei cosiddetti gatekeeper.
Ecco il testo, dopo dirò la mia:
“Se fossi Jorge Mario Bergoglio o un esponente del suo cerchio magico (la celeberrima "mafia di San Gallo") e dovessi per forza scegliermi degli oppositori (gli oppositori di Sua Maestà) non avrei dubbi nel puntare sulla coppia Cionci-Minutella. il non credente Andrea Cionci (vedi qui sotto, su questa pagina, il video del suo confronto col sottoscritto) e il credente don Minutella fingono un radicalismo assoluto ("magna questio", non "una cum", eccetera) che nasconde, come uno specchietto per le allodole, la completa complicità con la deriva bergogliana su ciò che più conta: i principi.