"Anche se tutti i dati indicano un progettista intelligente, una tale ipotesi è esclusa dalla scienza perché non è naturalistica" (Scott G. Todd - A view from Kansas on that evolution debate - Nature 1999, 401: 423 )
Come
detto nel precedente post, il naturalismo non accetta l’idea che
negli esseri viventi ci sia un finalismo, cioè un disegno o una
progettazione per uno scopo. Eppure molti indizi in biologia
farebbero pensare al contrario. Questi
si notano nella complessità strutturale e funzionale di certi organi che fa sospettare che loro
origine casuale
nell’ambito delle probabilità accettabili non si possa ritenere
plausibile. Dal punto di vista della teoria dell’evoluzione non è nota
nessuna pressione selettiva che potrebbe favorire l’origine di
strutture più complesse di quanto sarebbe richiesto per la
sopravvivenza. Esempi di questa complessità se ne
potrebbero portare tanti, qui ne elencherò due nell’ambito della
complessità che potremmo dire ‘sovrabbondante’: l'occhio e l'orecchio umani.