4 aprile 2022

Alcune citazioni critiche sull’Evoluzionismo…

Pubblico delle considerazioni critiche sul darwinismo, alcune mie e altre fatte da  studiosi e specialisti dell'argomento (in certi casi anche evoluzionisti)...

C’è qualcosa di sbagliato – molto probabilmente di fatalmente sbagliato – nella teoria della selezione naturale; e ci rendiamo conto che persino fra quelli che non sono nemmeno molto sicuri di cosa sia, l’adesione al darwinismo è diventata una cartina di tornasole per stabilire chi possiede una concezione del mondo ‘realmente scientifica’, e chi no. ‘Bisogna scegliere tra fede in Dio e fede in Darwin; se si vuole essere umanisti laici, meglio optare per la seconda’. Così ci dicono” (Massimo Piattelli Palmarini e Jerry Fodor) (1).

"In realtà, non sappiamo molto bene come funzioni l'evoluzione; non lo sapeva neanche Darwin, e non lo sa esattamente (per quel che possiamo stabilire) nessun altro. 'Sono necessarie ulteriori ricerche', come si usa dire. Può darsi che siano necessari secoli di ulteriori ricerche." (Massimo Piattelli Palmarini e Jerry Fodor) (2).

"Il neo-darwinismo è assunto come un assioma: non viene mai, letteralmente, messo in questione. Una concezione che sembri contraddirlo, direttamente o per implicazione, è ipso facto rifiutata, per quanto plausibile possa sembrare. Interi dipartimenti, riviste e centri di ricerca operano secondo questo principio" (Piattelli Palmarini e Jerry Fodor ) (3).

“Noi studiamo degli organismi, o almeno delle loro parti, come se fossero stati creati, come se fossero stati progettati, e poi cerchiamo di trovare le loro funzioni. Una mentalità finalistica – teleologica – è appropriata in biologia, per il semplice fatto che gli organismi sembrano essere stati costruiti, sembrano essere stati creati da un’intelligenza” (Michael Ruse) (4).

La biologia è lo studio di cose complicate, che sembrano essere state progettate per uno scopo” (R. Dawkins) (5).

"Anche se tutti i dati indicano un progettista intelligente, una tale ipotesi è esclusa dalla scienza perché non è naturalistica" (Scott G. Todd) (6).

Nel materialismo occidentale vengono negati non tanto i dati scientifici quanto le interpretazioni e i modelli non materialistici. Il dogmatismo materialista è particolarmente evidente nelle aree cosiddette storiche delle scienze naturali, che riguardano le origini del cosmo, della vita e delle specie. In queste aree, che sono fuori da una sperimentazione controllata, la comunità scientifica ufficiale accetta solo l’interpretazione evoluzionistica e materialistica, definita l’unica ‘scientifica’, anche se costituita da ipotesi immaginarie e speculative.” (Mihael Georgiev) (7)


“Il dogmatismo materialista è praticato sistematicamente dai vertici delle massime istituzioni scientifiche. (…) Il conflitto in atto però non si limita alle schermaglie verbali e speculative, ma include anche azioni di intolleranza (…). Esse consistono nell’impedimento sistematico della critica alle teorie evoluzionistiche, nel rifiuto di pubblicare lavori o testi scientifici che mettono in dubbio la validità del modello evoluzionistico e nell’allontanamento dalle loro posizioni dei docenti che dissentono dall’interpretazione materialistica dominante.” (Mihael Georgiev) (8).

Ci si domanda se l’evoluzionismo è una teoria scientifica o no. Come abbiamo visto, non poche delle affermazioni delle teorie evoluzioniste sono difficilmente dimostrabili; inoltre si presentano spesso legate a ideologie che non hanno nulla di scientifico (stessa accusa che gli evoluzionisti fanno ai creazionisti – nota mia). Alla base della polemica c’é dunque un vero problema. Con quale diritto l’evoluzionismo – con la sua miscela di certezze, ipotesi e ideologie – pretende il monopolio sull’insegnamento riguardante la storia dell’Universo e della vita?” “La situazione sembra ingarbugliata e lo è davvero. C’è solo una scelta razionale: esporre le conoscenze scientifiche col massimo rigore, prescindendo da ogni ideologia pseudo-scientifica. Quando ciò non succede – caso frequente nella realtà attuale – i cittadini hanno diritto che vengano esposte, insieme alle conoscenze considerate ufficialmente scientifiche, altre diverse possibilità.” (Mariano Artigas) (9).

“Ai miei amici biologi vorrei fare questa domanda: quale velocità deve raggiungere l’evoluzione prima che inizino a sentirsi a disagio?” (Samuel Bowring) (10).

La teoria di Darwin non può essere classificata come scientifica (…). Se la si considera sotto il profilo scientifico, inteso come attività speculativa volta alla ricerca e all’indagine sperimentale, non ne ha assolutamente i requisiti, per cui rimane una teoria empirica. La vera scienza è ben altra cosa e non le prese di posizioni preconcettualmente legate al ruolo di una docenza esercitata in sedi più o o meno prestigiose.” (G. Lo Presti) (11)


"la bellezza degli esseri viventi sembra opporsi ostinatamente ad una spiegazione che parta da una prospettiva puramente utilitaristica come quella evoluzionista. In ciò vediamo un ulteriore segnale di disegno - forse il più impressionante in assoluto." (Junker-Scherer) (12).

Quando si parla di formazione casuale del codice genetico mi viene da ridere: così non si suppone infatti che il caso abbia formato come delle semplici parole o frasi, ma bensì dei significati. Non basta cioè dire che sarebbe l'equivalente di una scimmia che battendo a caso su una tastiera scriva delle parole sensate componendo le pagine di un libro, cosa estremamente improbabile ma non impossibile, ma bisogna credere che in tal modo possa venirne fuori un romanzo, cioè un racconto coerente con dentro significati, passioni ed emozioni!” (S. Canto - dal blog Mi-cha-el)

Da un processo di origine evolutivo, dipendente dalla selezione, ci si aspetterebbero soluzioni semplici, economiche, che tra l’altro ci sono e funzionano. Perché allora aggiungere delle versioni insolite? Esse diventano comprensibili se le si considera dalla prospettiva di un designer”. (Junker – Scherer) (13)



Scopro un atto di onestà intellettuale di Darwin quando scrisse "supporre che l'occhio con la sua impareggiabile capacità di regolare la messa a fuoco a distanze diverse, di consentire l'accesso di varie gradazioni di luminosità e di correggere le alterazioni sferiche e cromatiche, si sia formato grazie alla selezione naturale, mi sembra, non ho timore di confessarlo, del tutto assurdo.” (G. Lo Presti) (14)

“L'evoluzionismo dei post-darwinisti è una mistificazione ideologica dal momento che una corretta lettura delle attuali conoscenze scientifiche ne smentisce i presupposti empirici, passivamente accettati da personaggi più o meno influenti, in discipline diverse da quelle mediche, che con la loro notorietà vogliono imporre con parole, ma non con linguaggio scientifico, le loro disinformazioni personali.” (G. Lo Presti) (15).

Il corpo umano è così mirabilmente complesso che per studiarlo è stato necessario creare una moltitudine di branche specialistiche mediche in continuo sviluppo e con progressive scoperte che non sembrano avere termine. Che incredibile intelligenza perciò svela sempre più questo 'caso' creatore di tutto!Se in un altro pianeta venisse trovato non dico una lavatrice ma anche solo un bullone, subito gli scienziati evoluzionisti direbbero che c'è stata una vita intelligente che l'ha fatto. Ma se trovassero un gatto, direbbero che l'evoluzione ha agito anche lì, e che alla fin fine non è stato fatto da nessuno ma dal caso.” (S. Canto - dal Blog Mi-cha-el)

"Nonostante le conoscenze a livello embriologico siano vaste e dettagliate, non sono stati ancora compresi i nessi essenziali che portano alla formazione di un organismo, con la sua forma e le sue funzioni tipiche; come nel caso del fenomeno 'vita', forse i dati delle scienze naturali non bastano da soli a spiegare l'essenza e i fondamenti di tale sviluppo". (Junker-Scherer) (16).

La Scienza attuale è basata sul 'naturalismo' cioè in definitiva sulla supposizione iniziale che Dio non esiste e che quindi l'Universo e la vita sono frutti del caso. La scienza quindi non ha dimostrato che Dio non c'è, ma parte da questo presupposto non provato per spiegare ciò che ci circonda. Ma mentre questo 'gioco' gli riesce facile per quanto riguarda il mondo fisico inanimato, gli sta risultando sempre più difficile per la spiegazione della vita. E man mano che nella biologia e nella genetica si scopre sempre più l'incredibile complessità e perfezione degli esseri viventi, questa ipotesi di partenza diventa sempre più insostenibile agli occhi stessi della ragione su cui la scienza dice di basarsi. Nonostante ciò, la maggioranza degli 'scienziati' persiste su questa strada e la scienza che dicono di professare sta così rischiando di trasformarsi sempre più in una ideologia, in un 'credo' religioso 'ateo'. Imbarazzante! Dicono di voler combattere le credenze religiose e i dogmi mentre stanno correndo il serio pericolo di ritrovarsi loro stessi 'teologi' e sacerdoti di una religione!” (S. Canto - dal Blog Mi-cha-el).

"L'evoluzione, prima di essere incompatibile con la fede, lo è con la ragione." (Roberto De Mattei) (17).

Col tempo il patrimonio genetico di ogni specie si degrada: è il fenomeno dell'entropia genetica. Ne consegue che ogni specie in passato era con meno difetti e quindi all'inizio era praticamente perfetta. Ma questo, a ben vedere, è un punto contrario alla teoria dell'Evoluzione e a favore del Creazionismo.” (S. Canto – dal Blog Mi-cha-el).

In assenza di testimonianze risolutive gli evoluzionisti hanno conferito alla propria credenza valore assiomatico, che ammette come verità un principio indimostrabile, per cui tale figura mentale oltre a essere un falso è anche illogica, perché non è altro che testimonianza di se stessa. In termini correnti, l'evoluzionismo si potrebbe definire 'una favola metropolitana', fino a quando non saranno esibite concrete prove scientifiche e non parole.” (G. Lo Presti) (18).

Come è noto, una critica non banale all’evoluzionismo neo-darwiniano – nonostante che, abbastanza di recente, qualcuno l’abbia definito «scienza naturale senza se e senza ma» – è che non si può chiamarlo una «teoria scientifica» nel senso rigorosamente galileiano del termine, perché non è né verificabile né falsificabile mediante esperimenti mirati. Ebbene, nella fase, per la quale simili esperimenti sono stati possibili – quella, importantissima, dell’origine della vita, almeno nella sua versione opariniana – si può affermare che siano sostanzialmente falliti.” (Giulio Dante Guerra) (19).

"il batterio Escherichia coli si riproduce ogni 20 minuti. Nei 120 anni dalla sua scoperta se ne sono osservate circa tre milioni di generazioni - corrispondenti a 60 milioni di anni della specie umana - senza però notare particolari cambiamenti. L'osservazione dei batteri non fornisce quindi dati favorevoli all'Evoluzione (..). Il presunto meccanismo evolutivo - il tempo a disposizione sufficientemente lungo - che (secondo gli evoluzionisti) con le mutazioni potrebbe portare al passaggio da una specie ad un'altra, non è riuscito a trasformare un batterio (il più semplice degli esseri viventi) mentre dovrebbe essere riuscito a trasformare un quadrupede in un uomo." (Mihael Georgiev) (20).

"la sterilità euristica dell'ipotesi evoluzionistica è dimostrata dal fatto che, dei 141 premi Nobel (99 di medicina e 42 di chimica) consegnati dal 1901 al 2008 per contributi fondamentali alla conoscenza degli organismi viventi, neppure uno ha alcun rapporto con la teoria dell'evoluzione" (1) e ancora "Dei 30 maggiori testi di biochimica pubblicati tra il 1970 e il 1992 negli USA, 13 non fanno nessun riferimento all'evoluzione nell'indice analitico e in 17 i riferimenti sono meno dello 0,1%. Nella divulgazione e nell'insegnamento invece l'evoluzionismo fa ben altra figura occupando il 20% dei testi per i licei scientifici. Questi fatti dimostrano l'infondatezza della pretesa che tale teoria sia indispensabile per il progresso scientifico, essa è semmai indispensabile solo per coloro che (...) mirano ad indottrinare i ragazzi nella visione evoluzionistica del mondo." (Mihael Georgiev) (21).

Credo di aver esaurito il mio compito mostrando con dati sperimentali, e non con discorsi campati in aria, almeno una cosa: che le condizioni, postulate dagli stessi abiogenisti, per un qualsiasi meccanismo ‘plausibile’ di passaggio dall’inorganico al biologico, sono talmente specifiche, che invocare il puro ‘caso’ come ‘causa’, o meglio ‘non-causa’ del loro verificarsi, è una offesa al buon senso e alla logica più elementare.” (Giulio Dante Guerra) (22).

Sempre più stupito su come uno studioso di microbiologia possa ancora credere nella teoria dell'evoluzione, soprattutto dopo le scoperte degli ultimi decenni in cui appare sempre più evidente la sbalorditiva complessità strutturale e organizzativa delle cellule viventi, chiaramente finalizzata verso uno scopo. Sono convinto che in un futuro non lontano l'evoluzionismo sarà riconosciuto come la più grande bufala ‘scientifica’ di tutti i tempi.” (S. Canto – dal Blog Mi-cha-el)

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Note e crediti

(1) Massimo Piattelli Palmarini e Jerry Fodor - Gli errori di Darwin – Feltrinelli 2010 - a pag 11 .

(2) Massimo Piattelli Palmarini e Jerry Fodor – opera cit. a pag. 12

(3) Massimo Piattelli Palmarini e Jerry Fodor – opera cit. a pag. 10

(4) Michael Ruse - Darwin and Design - Does Evolution have a purpose? - Harward University Press 2003

(5) R. Dawkins – L’orologiaio cieco – 1987

(6) Scott G. Todd - A view from Kansas on that evolution debate - Nature 1999, 401: 423

(7) Mihael Georgiev - Charles Darwin oltre le colonne d’Ercole – Gribaudi 2009 a pag 438

(8) Mihael Georgiev - op. cit. a pag 438

(9) Mariano Artigas - Le frontiere dell’evoluzionismo - Ares 1993 a pag. 196

(10) Samuel Bowring citato in M. Nash – When the life exploded – Time 146 (23) (1995) pag. 66-74 (a proposito del fatto che da numerose ricerche recenti risulta che la Terra sarebbe molto più giovane di quanto creduto sinora, si veda il mio post qui)

(11) Lo Presti – Gli irriducibili dell'evoluzionismo darwiniano - Bonanno Editore -2010 a pag. 66

(12) Junker-Scherer - Evoluzione un trattato critico – Certezza dei fatti e diversità delle interpretazioni – ed. Gribaudi 2007 a pag. 318

(13) Junker-Scherer - op. cit. - a pag 316

(14) da - 'L'origine delle specie'- cit. da G. Lo Presti in "Gli irriducibili dell'evoluzionismo darwiniano - Bonanno Editore -2010" a pag. 116

(15) G. Lo Presti - op. cit. a pag. 122

(16) Junker-Scherer - op. cit. a pag.193.

(17) Roberto De Mattei - Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi- Ed. Cantagalli 2009

(18) G. Lo Presti - op. cit. a pag. 66

(19) Giulio Dante Guerra – L’Origine della vita – il ‘caso’ non spiega la realtà – D’Ettoris Editori 2015 – pag. 22

(20) Mihael Georgiev - op. cit. a pag. 282

(21) Mihael Georgiev - op. cit. a pag. 259

(22) Dante Guerra - op. cit (nota conclusiva).

1 commento:

  1. Professore, per l'arguzia della citazione del bullone e del gatto meriterebbe il Nobel.
    Complimenti, la legge sempre con interesse e piacere.
    Daniele

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