23 settembre 2023

La rabbia degli 'unacum' verso Cionci e Don Minutella

"Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto" (Luca 12,2).

Ho letto su Facebook un post del prof. Martino Mora relativo alla diatriba delle dimissioni di Benedetto XVI e della validità dell’elezione di Bergoglio, in cui lui in pratica sostiene  che Don Minutella e il dott. Cionci con il loro comportamento sarebbero utili a Bergoglio, cioè quindi che nei fatti risulterebbero essere dei cosiddetti gatekeeper

Ecco il testo, dopo dirò la mia:

Se fossi Jorge Mario Bergoglio o un esponente del suo cerchio magico (la celeberrima "mafia di San Gallo") e dovessi per forza scegliermi degli oppositori (gli oppositori di Sua Maestà) non avrei dubbi nel puntare sulla coppia Cionci-Minutella. il non credente Andrea Cionci (vedi qui sotto, su questa pagina, il video del suo confronto col sottoscritto) e il credente don Minutella fingono un radicalismo assoluto ("magna questio", non "una cum", eccetera) che nasconde, come uno specchietto per le allodole, la completa complicità con la deriva bergogliana su ciò che più conta: i principi.

I principi neomodernisti e vaticansecondisti della "libertà religiosa" (invece della legittima tolleranza), della separazione radicale tra Stato e Chiesa (invece che della loro legittima distinzione), dell'ecumenismo folle (a partire dallo scandalo di Assisi fino alla dichiarazione di Abu Dhabi, che ne è la figlia), e naturalmente quelli del liberalismo e dell'antropocentrismo radicale che li sottondono, non vengono MAI messi in discussione nè dal non credente Cionci, nè dal credente Minutella. MAI. Essi non difendono MAI l'autentica Tradizione.

Lo dimostra la loro strenua e grottesca difesa di papi vaticansecondisti che, prima che lo facesse Bergoglio, hanno pregato con politeisti e stregoni ed esaltato il mondo moderno, da Lutero all'Onu passando per Porta Pia, fino ad auspicare persino (vedi la Caritas in Veritate) la creazione di "un'unica autorità mondiale" (mondialista).

E quindi perchè scandalizzarsi di Bergoglio, se è solo colui che porta tutto questo all'estremo? Come scandalizzarsi della Pachamama difendendo Assisi 1986 e seguenti, che ne furono la necessaria premessa? Forse per convogliare la legittima indignazione dei cattolici verso una "magna questio" che per quanto importante non è davvero "magna"? Magari attaccando anche, come fa Cionci con pesanti insinuazioni, monsignor Viganò, La FSSPX e il mondo tradizionalista?

O per eleggere un nuovo papa (ma senza rivolgersi mai direttamente ai cardinali, unici che potrebbero farlo) che sarebbe comunque un modernista (per adesione falsi principi del Vaticano II) appena un po' più moderato dell'argentino?

O semplicemente per ricompattare, alla Antonio Socci, nel grande calderone del modernismo "conservatore" quei semplici che potrebbero finalmente capire la crisi della Chiesa, cioè il grande inganno vaticansecondista, papolatrico e santosubistista che la condanna, almeno per ciò che umano, alla morte?

Finchè Cionci e Minutella non riconosceranno i falsi principi del vaticansecondismo saranno soltanto l'opposizione di Sua Maesta, che, fingendo di morderla, fa solo il solletico alla "mafia di San Gallo".

Se non ci fossero, Bergoglio avrebbe dovuto inventarli.

 

Che dire? Francamente non capisco tutto questo pessimismo e questo astio verso le opere di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, come se la Chiesa cattolica, che con Bergoglio e per ultimo con il suo 'Sinodo sulla sinodalità' rischia veramente di ricevere un colpo 'decisivo', fosse invece già 'defunta' da 60 anni. È come se si dicesse che in questo lasso di tempo lo Spirito Santo sia andato in vacanza. Invece io credo che pur avendo magari fatto alcuni errori, i Papi postconciliari abbiano cercato di tenere unita la Chiesa avendo presente due correnti contrapposte estreme, per non dire estremistiche, una tradizionalista anti-conciliare  e una progressista pro-conciliare, ed evitare così degli scismi. 

Il vero problema è che queste fazioni, con i tratti tipici degli estremismi, hanno sempre cercato di tirare la barca di Pietro dalla loro parte, e alla fine non avendo ottenuto quello che volevano, ma solo in parte, volendo tutto, si sono rivoltate soprattutto contro Benedetto XVI ('la mia autorità finisce alla soglia della mia stanza' ebbe a dire) costringendolo ad un'azione che lui stesso definì 'grave per la vita della Chiesa', cioè quella delle 'dimissioni'. Ad ambedue questi gruppi estremi non è sembrato vero di essersi così sbarazzati di quello che consideravano un impedimento al raggiungimento dei loro piani e perciò reagiscono rabbiosamente contro l'interpretazione che ha dato il dott. Cionci, cioè quello della ‘Sede impedita’ e quindi quella delle false dimissioni e di conseguenza della illegittimità di Bergoglio. 

Ecco spiegato quindi anche perché gli intellettuali 'una-cum' sono contrari a Don Minutella e al dott. Cionci e pur di ottenere il loro scopo, che è quello di abbattere la Chiesa post-conciliare in pratica appoggiano Bergoglio anche se apparentemente lo criticano. Bergoglio fa loro comodo e loro fanno comodo a Bergoglio, perché quest’ultimo sa che lo riconoscono come Papa e criticano i Papi precedenti che lui vuole mettere in cattiva luce. 

È come se pensassero ‘tanto peggio, tanto meglio’ oppure ‘muore Sansone con tutti i Filistei’. Per loro Bergoglio sarebbe l’ultimo ‘frutto marcio’ di un albero cattivo: la Chiesa post-conciliare. E’ quella che vogliono distruggere, ma in definitiva non dicono come, anzi affermano che deve essere Dio stesso a farlo, con la pretesa di essere nella verità e che Dio debba fare quello che vogliono loro, con la convinzione quindi che Dio voglia proprio quello che loro ritengono giusto e senza considerare minimamente che Dio invece potrebbe anche avere altri piani e quindi un’altra strategia, come potrebbe essere ad esempio il servirsi di 'piccoli', come Cionci e Don Minutella, così come ha fatto del resto innumerevoli volte nella storia della Salvezza.

E paradossalmente chiamano 'papolatri' i conservatori che amano e stimano Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. In realtà  così facendo fanno capire di voler distruggere la figura del Papa, dicendo che sbaglia, che può essere apostata o eretico, ma con ciò mostrano di essere in contraddizione visto che il Papa, secondo ciò che ha sempre detto la Chiesa, ha l'assistenza dello Spirito Santo anche nell'insegnamento ordinario. In questo non differiscono da Bergoglio, il cui scopo è stato sempre manifesto dall'inizio perché ha sempre cercato di svilire la figura del Papato.

In definitiva quindi a loro serve riconoscere Bergoglio come vero (se pur pessimo) Papa, per poter dire: ‘Avete visto? Abbiamo ragione noi nel dire che tutti i Papi dopo il Concilio sono stati cattivi, Bergoglio ne è solo l'ultimo esempio!’. Perciò rifiutano sdegnosamente la tesi che Bergoglio sia invece un falso Papa e che Benedetto XVI, da vero Papa, e quindi con l'assistenza dello Spirito Santo, abbia fatto una mossa geniale e apocalittica per far venire a galla e alla luce del sole il marcio e i nemici della Chiesa per così salvarla (come sostengono Don Minutella e Cionci). Ma così facendo si assumono un'enorme  responsabilità, perchè intanto molte anime ingannate da Bergoglio, fra l'altro con la storia della misericordia divina a buon mercato che perdonerebbe tutto e tutti indipendentemente dal pentimento, sono in pericolo di dannazione eterna!

4 commenti:

  1. Condivido ogni riga di quanto scrive il dottor Canto: pur non seguendo la linea di don Minutella sulla "validità" della messa, ritengo che la sua posizione sia la più vicina alla verità. Del resto il chiasso sguaiato che si leva da ogni parte contro di lui dovrebbe far riflettere...

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  2. Concordo. Non sarei, però, troppo tenero con le anime ingannate: non è l'ingannatore il colpevole ma l'ingannato. Dopotutto il primo fa il suo mestiere: è il secondo che pecca facendosi sedurre per qualsivoglia motivo. La maggioranza dei cattolici odierni è oramai atea e segue le logiche del mondo, corrotta fino in fondo. Pensi che in una discussione a tavola in famiglia si parlava di un conoscente che si sposa con una valdese, e si era visto rifiutare dal parroco la celebrazione del matrimonio (una parte, perchè lei vuole celebrarlo anche secondo i suoi canoni eretici). Chiunque avrebbe constatato che il parroco si è comportato da parroco: perchè mai dovrebbe commettere peccato egli stesso e farlo commettere anche al sedicente sposo cattolico? Ovviamente tutti hanno criticato il "bigotto", perche l'importante è sposarsi, no? L'importante per questi miei familiari è fare ciò che si vuole non ciò che serve per il Paradiso: seguono Crowley, ma esigono che Cristo accetti il fatto che loro sono dei di loro stessi. Un Bergoglio di più o un Bergoglio di meno qui non cambia più la situazione. Per quanto, in ogni caso, fantastichi spesso sull'arrivo di un papa totalmente tradizionale che scomunichi a tutto spiano milioni e milioni di falsi crstiani: tutto rapidamente in modalità "restaurazione blitzkrieg". Mi piaverebbe vedere l'effetto su questi qua di un papa "ultra-bigotto". Daniele.

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  3. Non seguo d.Minutella, ma ho letto il libro di Cionci, che qualche ragione ce l'ha, JMB fa di tutto per distruggere il papato, e forse ci riuscirà, mi infastidisce molto l'astio di certe fraternità contro Benedetto XVI che pure ha teso loro più di una mano e loro mordono sempre, la chiesa deflagrera' la Chiesa trionferà perché non umana.



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  4. In ogni caso, credo che Bergoglio abbia raggiunto il suo scopo: demolire la figura del Papa. Eresie e dichiarazioni filo-massoniche o semplicemente vaghe e annacquate hanno fatto in modo che questa figura sia esautorata della sua importanza e della sua sacralità. In più è riuscito a dimostrare che lo Sirito Santo non è con il papa e che l'infallibilità papale è pura vanità. Purtroppo stiamo assistendo alla fine del cattolicesimo romano.
    Saluti, Giorgio.
    Ps: tanto quanti cattolici esistono ancora? Fate questa sorta di "test della cadrega" alla Aldo, Giovanni e Giacomo:
    1) in che Dio credi? Risposta da dare: "Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore (...) ed in suo Figlio Gesù Cristo, generato e non creato per mezzo dello Spirito Santo". Se vi rispondono diversamente non sono cattolici. Capisco la pratica ma almeno i principi dovrebbero essere senza dubbi.
    2) Cristiani e giudei credono nello stesso Dio? Se rispono SI...siano anatema: non sono cattolici.

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