5 maggio 2009

Parlare di Dio



"Verrà un giorno in cui gli uomini saranno così stanchi degli uomini che basterà parlare loro di Dio per vederli piangere".


(San Giovanni Maria di Veanney – noto come il Curato d’Ars).





Questa citazione esprime il profondo bisogno di Dio che si nasconde nel cuore di ogni creatura.

Troppe sono le delusioni che l’uomo registra ponendo la sua fiducia in se stesso o nel suo simile.
Solo in Dio si può riporre vera e inossidabile fiducia. Dio è fedele e non abbandona mai, non delude, non tradisce.
Questo non significa che non ci si debba fidare del prossimo, ma che non bisogna fidarsi ciecamente ed essere pronti alle delusioni piccole o grandi…
L’importante però è avere come ‘risorsa’ principale la Fede in Dio e credere quindi nella sua Divina Provvidenza. E allora nessun tradimento, nessun abbandono può farci veramente male.
E' triste invece la situazione di chi rifiuta Dio e ripone la sua speranza solo su se stesso, sui propri simili, sulla fortuna o il caso.
Già il profeta Geremia gridava:
"Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore allontana il suo cuore. Egli sarà come un tamarisco nella steppa, quando è il tempo della pioggia non la vede, dimora in luoghi aridi nel deserto, in una terra salmastra dove nessuno può sopravvivere" (Geremia 17, 5-6)
(Ispirato da un ‘Mattutino’ di Mons G. Ravasi)

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