23 febbraio 2021

Spigolature scientifiche – 2

Ho raccolto in questo 2° post alcune delle riflessioni e citazioni a carattere scientifico che ho pubblicato ogni tanto sul mio profilo facebook nel corso di questi ultimi mesi.

Se sbrogliassi le molecole di DNA di tutte le cellule dell'organismo e le incollassi una dopo l'altra, otterrei una catena lunga 50 miliardi di chilometri: iniziando dalla Terra essa finirebbe ben oltre i confini del sistema solare. La luce ci metterebbe 2 giorni per percorrerla tutta! (da - Lee Spetner - 'Not by chance' - pag. 30). Stupefacente ma vero. Infatti siamo composti in media da circa 40-50 trilioni di cellule (dipende dal peso del corpo ovviamente) e in ogni cellula il DNA ha una lunghezza di circa 1,1 metri. Facile quindi il calcolo.

Interessandomi alla biologia, ho notato l'estrema complessità delle strutture e dei processi che assicurano l'esistenza e il funzionamento degli esseri viventi, per buona parte non compresi, e per questo concordo con quanto ebbe a dire, con il suo simpatico senso dell'umorismo, il grande Richard Feynman, premio Nobel per la Fisica: "I fisici non dovrebbero disprezzare i biologi, perché i fisici si sono presi tutti i problemi facili e ai biologi rimangono quelli difficili"

Per Feynman la probabilità che un sistema evolva da uno stato A ad uno B si ottiene seguendo tutte le possibili strade che portano da A a B e sommando le ampiezze di probabilità di questi percorsi: più piccola è l'ampiezza totale, meno probabile è il passaggio da A a B. Nel riportare ciò, in una conferenza all'Accademia Pontificia delle Scienze il cui argomento era l'Evoluzionismo, Stephen Hawking disse: "Ci sarà quindi una storia in cui la luna è fatta di formaggio, ma l'ampiezza è bassa, il che è una cattiva notizia per i topi"

Moltissimi processi che avvengono nella cellula vivente sono ancora sconosciuti, e molti di quelli già studiati suscitano meraviglia. A ragione la cellula viene considerata come "la struttura più complessa dell'Universo".

L'enzima 'permeasi' sotto richiesta della cellula attraversa la membrana cellulare, prende la sostanza esterna che le è stata ordinata e la porta all'interno della cellula. E' un vero valletto!

Nella cellula ci sono enzimi (cioè complicate macchine molecolari che lei stessa costruisce) che accrescono la velocità delle reazioni chimiche tanto che la durata di queste diventa qualche millesimo di secondo mentre senza di essi per alcune sarebbe intorno ai 3000 anni! E questi enzimi sono sotto il controllo continuo della cellula stessa: essa può decidere quando spegnerli o quando accenderli a seconda se in un dato momento gli servono o meno. (Lee Spetner - Not by chance - pag. 32)

Alcuni divulgatori scientifici promuovono la falsa idea che il pensiero moderno abbia raggiunto una soglia sulla quale la scienza è l’unico modo di dire qualcosa di vero, in modo da utilizzare la scienza per far passare, come vere, le loro opinioni personali. (Peter Adams - biologo - Thomas More Institute of London) 

Scopro con piacere che un 'tesseratto', o ipercubo a 4 dimensioni, si può disegnare in un foglio a 2 dimensioni come si può fare con un cubo tridimensionale! Tale ipercubo si ottiene sostituendo un cubo ad ogni faccia quadrata di un cubo centrale in modo però che in ognuno dei 16 vertici confluiscano quattro spigoli. In pratica basta disegnare due cubi paralleli uno dentro l'altro e unire con segmenti tutti i vertici: ne verrà fuori una figura con svariati trapezi e due quadrati. E così come quando tagliate le facce di un cubo per 'appiattirlo' in due dimensioni ottenete una croce a 6 quadrati, se tagliate il tesseratto per 'cubicarlo' in 3D, otterrete una croce composta da 8 cubi...facile no?

Ottanta anni, la durata media della vita dell'uomo, equivalgono a circa due miliardi e mezzo di secondi: cioè se per assurdo uno volesse contare per tutta la vita un numero al secondo, non riuscirebbe ad arrivare a tre miliardi! Questo dimostra due cose: che un miliardo è un numero molto grande e che la vita è molto breve.

Con l'emergere della vita nasce informazione che se fosse vera la supposizione 'casuale' dovrebbe spuntare dal nulla. Ciò sembrerebbe essere in contraddizione con il 2° Principio della Termodinamica che afferma che in un sistema chiuso l'Entropia (e quindi il disordine) non può diminuire. In effetti però se il sistema è aperto, con l'apporto di energia e materia dall'esterno il suo ordine può aumentare, cioè la sua Entropia può diminuire, e questo però a spese dell'ordine esterno: ciò comporta che l'Entropia totale nell'Universo aumenta comunque. Gli evoluzionisti portano come esempi di nascita 'spontanea' di ordine, la formazione dei cristalli oppure quella delle cosiddette strutture dissipative come le correnti di fluido nei moti convettivi. Ma a ben vedere questi non reggono ad una analisi attenta: infatti l'ordine che si viene a creare è diverso dall'organizzazione per uno scopo, qual' è invece l'informazione biologica: sembrerebbe quindi che quest'ultima abbia una natura più simile all'Energia che alla Neghentropia (l'Entropia negativa). Ma il Principio di conservazione dell'Energia dice che l'energia non nasce dal nulla. Argomento veramente interessante e da approfondire.

Ogni enzima che meraviglia! E' una microscopica e ingegnosa 'macchina' a livello molecolare costruita per uno specifico scopo e che contiene l' informazione operativa per attuarlo! La realizzazione di sè dell'enzima è nel lavoro che svolge. Ad esempio l'enzima elicasi (che separa le due eliche del DNA) dice 'taglio, taglio' e lo fa e l'enzima DNA-polimerasi (che raddoppia il DNA appaiando ad ogni elica separata i nucleotidi complementari) dice 'cucio, cucio' e lo fa (e magari nel loro piccolo dopo ciò sono pure contenti). Molti lavorano pure in squadra, ognuno svolgendo il proprio specifico compito e rispettando il proprio turno, come operai in una catena di montaggio! Si conoscono più di 2000 tipi di enzimi e tutti di origine naturale (infatti sono talmente complessi che vengono assemblati solo dalle cellule viventi, non si riescono a costruire artificialmente; i ricercatori si servono di alcuni di essi per tagliare, cucire, assemblare pezzi di DNA e così fare ricerca ed esperimenti di genetica). A mio avviso l'esistenza degli enzimi è una prova molto consistente che la vita è un progetto intelligente e non è frutto del caso.

C'era un tempo in cui pensavo che gli enzimi fossero solo delle semplici sostanze che aiutano alcune reazioni chimiche dentro le cellule. Ora scopro che invece sono delle complicate proteine 'funzionali', come delle microscopiche macchine, composte spesso anche da centinaia di amminoacidi disposti in un ben determinato ordine e con una precisa struttura tridimensionale atta a svolgere un compito determinato: sono come dei complessi apparati miniaturizzati, tipo 'operai specializzati' o 'periti chimici', che vengono costruiti dalla cellula (seguendo le istruzioni presenti nel DNA) solo quando servono e per eseguire uno specifico lavoro. Nella cellula ci sono innumerevoli processi in cui decine di questi enzimi, diversi uno dall'altro e disposti in fila, lavorano in modo coordinato, a staffetta, dando ognuno il proprio specifico contributo, e attivandosi solo in un determinato momento come in una catena di montaggio. Si conoscono attualmente circa 2000 differenti enzimi.

Sempre più stupito su come uno studioso di microbiologia possa ancora credere nella teoria dell'evoluzione, soprattutto dopo le scoperte degli ultimi decenni in cui appare sempre più evidente la sbalorditiva complessità strutturale e organizzativa delle cellule viventi, chiaramente finalizzata verso uno scopo. Sono convinto che in un futuro non lontano l'evoluzionismo sarà riconosciuto come la più grande bufala scientifica di tutti i tempi.

Quando si parla di formazione casuale del codice genetico mi viene da ridere: così non si suppone infatti che il caso abbia formato come delle semplici parole o frasi, ma bensì dei significati. Non basta cioè dire che sarebbe l'equivalente di una scimmia che battendo a caso su una tastiera scriva delle parole sensate componendo le pagine di un libro, cosa estremamente improbabile ma non impossibile, ma bisogna credere che in tal modo possa venirne fuori un romanzo, cioè un racconto coerente con dentro significati, passioni ed emozioni!

A causa della sua complessità, per capire la realtà ci vuole un approccio multidisciplinare: fisico, chimico, biologico, medico ma anche letterario, filosofico e teologico. Tutti i saperi umani sono necessari e debbono dare il loro contributo nella comprensione dell'esistente, visto che ciò che ci circonda ha innumerevoli sfaccettature ed è ha una struttura a 'scatole cinesi' interconnesse. L' esperto in qualcosa anche se è un 'luminare', può discettare sul suo campo di ricerca ma non può pretendere che il suo parere possa coinvolgere tutto, anzi più conosce in un singolo ambito e più corre il rischio che perda le connessioni di ciò che studia con tutto l'immenso resto che lo circonda e che quindi la sua opinione risulti 'parziale'. C'è un paradosso che recita: "lo specialista è colui che sa sempre di più su un ambito sempre più ristretto tanto che alla fine saprà tutto su niente".

Forse è perché la mia formazione è da fisico, abituato quindi all'analisi di fenomeni relativamente semplici rispetto a quelli biologici, ma mi sorprendo sempre nello scoprire l'incredibile complessità dei fenomeni che riguardano la vita, da quelli apparentemente elementari a quelli più complessi! Man mano che proseguo nello studio della genetica, rimango spesso a bocca aperta e mi dico : "Incredibile! Anche questo per caso?". Visto ciò, la mia fede nell'esistenza di Dio è aumentata tanto da essere ormai diventata certezza. Ma la domanda che mi pongo spesso e che per me rimane senza risposta è questa: "con tutta questa sbalorditiva complessità, che spesso ancora non si riesce a spiegare del tutto e che è evidentemente progettata per uno scopo, come fanno buona parte dei biologi a negare a se stessi e agli altri l'evidenza dell'esistenza del Creatore?"

"Ci credo perché lo dicono gli scienziati". Ma non sempre quello che dicono gli scienziati è vero. La storia della scienza è composta anche di ferme convinzioni 'scientifiche' che in seguito si sono rivelate false. Come nel caso del DNA 'spazzatura', aggettivo con cui fino a poco tempo fa veniva etichettato buona parte del patrimonio genetico che invece poi si è rivelato essenziale.

Sto studiando biologia sul testo di Junker e Scherer "Evoluzione - un trattato critico" e spesso resto stupito, come quando avendo saputo che il topo e l'uomo hanno praticamente lo stesso numero di geni nel loro DNA (22.000) ho letto: "la differenza tra uomo e topo evidentemente non risiede nel numero di geni o nel numero delle varianti proteiche che essi possono produrre, anche la funzione di numerosissimi geni è sorprendentemente simile. Che cosa rende l'uomo un uomo e il topo un topo? Non lo sappiamo nei dettagli. La diffusa speranza che la sequenza completa del genoma umano possa dare una risposta a questa domanda per ora è stata delusa" (pag. 134)

Ecco come avviene la duplicazione del DNA quando la cellula deve sdoppiarsi: l’ enzima ‘elicasi’ taglia in mezzo e fa separare i due filamenti complementari di DNA rompendo i legami idrogeno; agisce come avviene in una cerniera lampo che viene aperta. Altri enzimi si attaccano ai lati dei due rami con lo scopo di tenerli separati: sono come degli inservienti che tengono ben divisi due lunghe fasce di un tessuto; subentra quindi l’enzima ‘DNA-polimerasi', il sarto, che ha un doppio ruolo: attacca ai nucleotidi di ogni ramo i nucleotidi complementari per creare così due doppie eliche, ma proseguendo se si accorge che i nucleotidi non si stanno appaiando bene, torna indietro e 'scuce' tutto ciò che aveva inserito fino a trovare il punto in cui c’è concordanza, inverte quindi di nuovo la marcia e prosegue il suo lavoro; nel frattempo però altri enzimi controllano il risultato e ogni volta che incontrano dei nucleotidi non perfettamente appaiati, tagliano l’errore e sostituiscono il nucleotide sbagliato con quello corretto. Insomma ogni enzima è come un bravo lavoratore specializzato che sa perfettamente quello che deve fare e il momento in cui deve intervenire senza intralciare il lavoro degli altri. Un perfetto lavoro di squadra! Veramente sbalorditivo! Ovviamente dicono che tutto si è formato per caso.

"Ogni cellula dispone di un intero arsenale di meccanismi di controllo e di riparazione per ridurre la frequenza degli errori durante la duplicazione. La precisione è talmente alta che solo un paragone può aiutare a comprendere: la Bibbia contiene circa 4 milioni di lettere; se una segretaria lavorasse con la stessa precisione della sintesi del DNA nella cellula di un batterio, il primo errore di battitura avverrebbe non prima di aver fatto circa 200 copie della Bibbia, e se volesse misurarsi con la velocità dell'enzima DNA-polimerasi, per copiare un'intera Bibbia avrebbe a disposizione solo 10 minuti" (Da Junker e Scherer - Evoluzione - un trattato critico - a pag. 138)

La Scienza attuale è basata sul 'naturalismo' cioè in definitiva sulla supposizione iniziale che Dio non esiste e che quindi l'Universo e la vita sono frutti del caso. La scienza quindi non ha dimostrato che Dio non c'è, ma parte da questo presupposto non provato per spiegare ciò che ci circonda. Ma mentre questo 'gioco' gli riesce facile per quanto riguarda il mondo fisico inanimato, gli sta risultando sempre più difficile per la spiegazione della vita. E man mano che nella biologia e nella genetica si scopre sempre più l'incredibile complessità e perfezione degli esseri viventi, questa ipotesi di partenza diventa sempre più insostenibile agli occhi stessi della ragione su cui la scienza dice di basarsi. Nonostante ciò, la maggioranza degli 'scienziati' persiste su questa strada e la scienza che dicono di professare sta così rischiando di trasformarsi sempre più in una ideologia, in un 'credo' religioso 'ateo'. Imbarazzante! Dicono di voler combattere le credenze religiose e i dogmi mentre stanno correndo il serio pericolo di ritrovarsi loro stessi 'teologi' e sacerdoti di una religione!

Quando leggo: "il numero di coppie di basi appaiate nel DNA umano contenuto in ogni cellula è di circa 3 miliardi. Tale DNA per esteso raggiungerebbe una lunghezza di 2 metri e può contenere informazioni equivalenti a 600.000 pagine stampate, ognuna di 500 parole, ovvero una biblioteca di un migliaio di volumi" (Curtis-Barnes "Invito alla biologia" a pag. 199), mi dico: ma guarda che super-intelligente è risultato questo 'caso,' tanto caro agli evoluzionisti atei, da scrivere tutto ciò semplicemente con mutazioni, cioè sorteggiando una o più 'lettere' (le coppie di basi) alla volta! 

'Se sbrogliassi le molecole di DNA di tutte le cellule dell'organismo e le incollassi una dopo l'altra, otterrei una catena lunga 50 miliardi di chilometri: iniziando dalla Terra essa finirebbe ben oltre i confini del sistema solare. La luce ci metterebbe 2 giorni per percorrerla tutta! (da - Lee Spetner - 'Not by chance' - pag. 30). Stupefacente ma vero. Infatti siamo composti in media da circa 40-50 trilioni di cellule (dipende dal peso del corpo ovviamente) e in ogni cellula il DNA ha una lunghezza di circa 1,1 metri. Facile quindi il calcolo.

il DNA è come un software, anzi "il più sofisticato e complesso programma esistente" come ebbe ad affermare lo stesso Bill Gates. Quando si scrive un codice per il computer, si parte dal compito che si deve svolgere e lo si traduce in istruzioni rispettando le regole e la logica del linguaggio usato, e tutte le sue parti devono essere coerenti e nella giusta sequenza sennò il programma non gira. Gli evoluzionisti sostengono che delle variazioni casuali a livello di singole lettere nelle parole del codice avrebbero generato un software che fa cose sensate ma di tipo diverso! Immaginano cioè il processo inverso della programmazione: ma ciò è assurdo!

La probabilità di formazione casuale di una proteina è pressochè zero. Le proteine sono come delle frasi sensate (perchè devono essere funzionanti, in quanto svolgono un compito e quindi sono 'frasi' con un significato) e sono formate con una sequenza alternata e ripetuta di 20 amminoacidi (che sono come le lettere di un alfabeto, come anelli di 20 formati diversi) disposti in una lunga catena. Ci sono proteine che sono composte anche da migliaia di amminoacidi (e quindi da migliaia di lettere). Supporne la formazione spontanea, come fanno gli evoluzionisti, significa credere che delle frasi che contengono informazione, alcune tanto lunghe che potrebbero riempire diverse pagine di un libro, si siano formate da sole con un mescolamento casuale delle lettere. L'organismo più semplice (il batterio escherichia coli) ha circa 600 proteine di tipo diverso e l'uomo ne ha 10.000, ognuna con un compito funzionale o strutturale proprio! Questo fatto se non è un forte indizio dell'opera di un Creatore cos'è?

Ad un biologo che ha letto sul mio blog Mi-cha-el il post 'La probabile falsità della teoria dell'Evoluzione' e al quale, pur essendo d'accordo su molte cose che ho detto, non è piaciuto il titolo in quanto convinto che 'ci siano prove di collegamento tra classi di viventi' ho risposto così: "La ringrazio per aver letto l'articolo e per questo intervento.A dire il vero in un primo momento volevo intitolare il post senza il termine 'probabile' ma semplicemente con 'la falsità della teoria dell'evoluzione' ma la prudenza mista ad un calcolato temperamento nel linguaggio mi ha condotto a titolare così. Il fatto è che più studio la questione e più mi convinco che quelle che vengono spacciate ormai da troppo tempo come certezze dal neo-darwinismo siano in realtà spiegazioni opinabili mosse da motivi ideologici che quindi nulla hanno a che fare non solo col metodo scientifico ma anche semplicemente con la realtà. Lei stesso sembra non essere molto convinto quando dice "mi pare che esistano prove anche biochimiche di un collegamento tra classi di viventi...". Mi creda, da anni cerco nei miei studi e nella letteratura scientifica in materia questi collegamenti e queste prove ma non ne ho trovato nessuna tra quelle proposte che non fosse opinabile e suscettibile anche di interpretazione diciamo così 'creazionista'. Se lei sa di prove incontrovertibili me le comunichi, le sarei grato perché sicuramente nelle mie letture mi sono sfuggite e comunque in caso se ne potrebbe discutere con arricchimento reciproco. E mi sentirei anche meglio nel caso le trovassi convincenti perché mi toglierei dalla testa il timore attuale che mi attanaglia, e cioè che la teoria dell'evoluzione sia la più grande bufala della storia della scienza." 

Rivedendo la struttura delle molecole dell'acqua nel testo di chimica su cui ho studiato all'università (Silvestroni - Fondamenti di Chimica), mi imbatto in questa nota: "Per ulteriori proprietà sull'acqua si rimanda al testo 'La Struttura e le Proprietà dell'acqua' (in inglese del 1969 e di 296 pagine!)" e poi più avanti: "..ancora oggi non esiste una teoria sulla struttura dell'acqua che renda conto di tutte le sue proprietà note"!

"Tutta la differenza fra costruzione e creazione è esattamente questa: una cosa costruita si può amare solo dopo che è stata fatta; ma una cosa creata si ama prima che esista." (Chesterton)

L'evoluzionismo dei postdarwinisti è una mistificazione ideologica dal momento che una corretta lettura delle attuali conoscenze scientifiche ne smentisce i presupposti empirici, passivamente accettati da personaggi più o meno influenti, in discipline diverse da quelle mediche, che con la loro notorietà vogliono imporre con parole, ma non con linguaggio scientifico, le loro disinformazioni personali (G. Lo Presti - Gli irriducibili dell'evoluzionismo darwiniano - pag. 122)

Scopro un atto di onestà intellettuale di Darwin quando scrisse "supporre che l'occhio con la sua impareggiabile capacità di regolare la messa a fuoco a distanze diverse, di consentire l'accesso di varie gradazioni di luminosità e di correggere le alterazioni sferiche e cromatiche, si sia formato grazie alla selezione naturale, mi sembra, non ho timore di confessarlo, del tutto assurdo" ( da - 'L'origine delle specie'- cit. da G. Lo Presti in "Gli irriducibili dell'evoluzionismo darwiniano" a pag. 116)

"In assenza di testimonianze risolutive gli evoluzionisti hanno conferito alla propria credenza valore assiomatico, che ammette come verità un principio indimostrabile, per cui tale figura mentale oltre a essere un falso è anche illogica, perché non è altro che testimonianza di se stessa. In termini correnti, l'evoluzionismo si potrebbe definire 'una favola metropolitana', fino a quando non saranno esibite concrete prove scientifiche e non parole" (G. Lo Presti - Gli irriducibili dell'evoluzionismo darwiniano - pag. 66)

Sbalorditivo il fatto che l'Evoluzionismo sia privo di vere prove sperimentali non controverse, ma ancora più sorprendente e incredibile che venga propagandato come una teoria scientifica convalidata anziché una ideologia quale è. Una ulteriore conferma di come tutto ormai sia compromesso, scienza compresa...(se qualcuno ha da ridire su questa mia affermazione la risposta gliela do in anticipo: "Studia! e poi ne riparliamo..".)

"L'Universo e la vita sono nati casualmente, cioè per caso" dicono gli atei, mentre i credenti affermano "La vita e l'Universo sono nati causalmente, cioè per volere di Dio". Tra i due avverbi "casualmente" e "causalmente" c'è solo uno spostamento di vocale, ma in realtà tra essi c'è la stessa distanza che c'è tra zero e infinito.

Un tizio mi ha inviato una mail in cui mi chiede un parere su una vicenda in cui un signore negli anni novanta avrebbe costruito sotto istruzioni del fisico Majorana (scomparso negli anni 30 ma secondo lui rifugiatosi in un convento...) una macchina che trasformava gommapiuma in oro.Io rispondo educatamente dicendo che la vicenda è per me solo un racconto 'fantasioso' (per non dire altro...) e lui ribatte che pur rispettando la mia opinione ci crede perché ci sono diverse 'prove'. Debbo aggiungere altro per evidenziare che la credulità umana non ha limiti e confini?

L'evoluzione si basa su processi immaginari che in più, dal punto di vista scientifico, sono addirittura inimmaginabili perché contrari alle leggi naturali (...) se ne può discutere solo in termini probabilistici, con calcoli che danno possibilità infinitesimali e che, dal punto di vista pratico si possono considerare delle impossibilità (M. Georgiev - Charles Darwin oltre le colonne d'Ercole - conclusioni a pag. 445)

"Nei capitoli precedenti abbiamo visto che il darwinismo non ha nessuna base empirica e che immagina un mondo opposto a quello reale" (M. Georgiev - Charles Darwin oltre le colonne d'Ercole - introduzione al cap. 16 a pag. 333)

Sempre più convinto che l'Evoluzionismo sia in realtà ideologia e non scienza. Certo anche il Creazionismo ha la stessa caratteristica, ma non si capisce perché il primo dovrebbe essere ritenuto vero e il secondo falso...

Non abbiamo la più pallida idea del numero di creature che attualmente popolano il nostro pianeta: le stime variano dai tre ai duecento milioni di specie. Ma la cosa più stupefacente è che all'incirca il 97% delle specie animali e vegetali esistenti attende ancora di essere scoperto (dal libro di Bill Brison - Breve storia di (quasi) tutto)

Il fisico Leo Szilard un giorno rivelò all'amico Hans Bethe l'intenzione di tenere un diario: "Non intendo affatto pubblicarlo. Voglio solo tenere un registro dei fatti per poter informare Dio". "Non credi che Dio lo sappia già come sono andati i fatti?" gli chiese Bethe. "Certo che lo sa" disse Szilard "però non conosce ancora la mia versione”. (Bill Brison - Breve storia di (quasi) tutto)

Quando persino la rivista Nature non trova migliori argomenti in difesa del darwinismo di frasi senza senso come 'Anche se tutti i dati indicano un progettista intelligente, una tale ipotesi è eclusa dalla scienza perché non è naturalistica' allora il darwinismo non ha molta strada davanti (Georgiev - Darwin oltre le colonne d'Ercole pag. 399 - il num di Nature. citato è il 403 del 30/11/99).

Raffinata nanotecnologia e meccanismi hight-tech, a questo possono essere equiparati le parti componenti degli organismi viventi.

Se in un altro pianeta venisse trovato non dico una lavatrice ma anche solo un bullone, subito gli scienziati evoluzionisti direbbero che c'è stata una vita intelligente che l'ha fatto. Ma se trovassero un gatto, direbbero che l'evoluzione ha agito anche lì, e che alla fin fine non è stato fatto da nessuno ma dal caso.
 
Un esempio di 'progettazione giocosa' che mette in difficoltà l'Evoluzionismo e rimanda a un Progetto Intelligente è il canto degli uccelli canori, che è molto più ricco e compiuto prima della maturazione sessuale: le espressioni del periodo riproduttivo non raggiungono infatti la ricchezza di quello giovanile in cui si ha pura autorappresentazione che non comporta nessun vantaggio selettivo.
 
"La bellezza degli esseri viventi sembra opporsi ostinatamente ad una spiegazione che parta da una prospettiva puramente utilitaristica come quella evoluzionista. In ciò vediamo un ulteriore segnale di disegno - forse il più impressionante in assoluto." (Junker-Scherer - Evoluzione, un trattato critico - pag. 318)
 

A questo punto della mia vita ho realizzato che la mia fede in Dio è più grande della mia fede nella scienza. Ecco perché mi dedico allo studio delle questioni su cui la scienza del mio tempo fa affermazioni contrarie all'esistenza di Dio: queste asserzioni sono per me sicuramente sbagliate e voglio partecipare perciò nel mio piccolo e per quello che posso al gioco "scoviamo l'errore". Non ho timore di fare ciò, non devo fare carriera accademica e quindi mi sento libero di andare controcorrente se necessario. Ovviamente ciò richiede studio e fatica, ma lo faccio volentieri: forse questo è il mio modo personale di corrispondere all'Amore divino.


1 commento:

  1. A proposito di vita e complessità cellulare, affermò Teneramata :

    "In ogni creatura materiale si trovano diversi livelli o gradi di esistenza. In questo modo, nell’uomo c’è innanzi tutto il grado d’esistenza come persona, costituita di organismo totale ed anima spirituale.
    Un altro livello di esistenza è quello cellulare, vale a dire, l’insieme di cellule vive in un certo momento.
    Queste cellule, sebbene dipendono dall’uomo intero, hanno una certa indipendenza nella loro vita particolare e possiedono proprietà diverse da quelle dell’organismo integrale."

    Oggi la tematica pare in spolvero per via del farmaco mRNA per il Covid

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