18 dicembre 2021

Alcune risposte a chi sostiene che il 25 dicembre non sarebbe la vera data del Natale

Avendo pubblicato in alcuni gruppi Facebook un articolo sulla data del Natale ripreso dal mio Blog Mi-chael , ho notato che sono stati inseriti molti commenti contrari alla tesi che il 25 dicembre sia stato il giorno della nascita di Gesù. Con questo articolo voglio rispondere alle obiezioni più ricorrenti.

Innanzitutto voglio ricordare perché si sostiene che il 25 dicembre dovrebbe essere considerato il giorno del Natale.

In Israele al tempo di Gesù esistevano ventiquattro classi sacerdotali che si assecondavano ciclicamente nel servizio al Tempio, turnando due volte all’anno, da sabato a sabato, ognuna sempre nello stesso periodo. Fino ad alcuni anni fa non si conoscevano le date dei turni, infatti lo stesso Luca parla dell’inizio del turno sacerdotale della classe di Abìa, a cui apparteneva Zaccaria, ma non indica la data. L'Angelo che appare a Zaccaria dice semplicemente che sua moglie Elisabetta avrebbe concepito un figlio a cui avrebbe messo il nome Giovanni (Luca 1,5). Importante però è il fatto (narrato da Luca) che Zaccaria, quando ebbe la visione dell’Angelo, stava accendendo il fuoco per l’incenso con una cerimonia pubblica, il che fa pensare che era proprio l’inizio del turno e un sabato, che come vedremo corrispondeva esattamente al 24 settembre.

Nel 1947 sono stati scoperti i rotoli Qumran, di origine essenica, e in uno di questi si è trovata la lista con i periodi dell’anno in cui era previsto il servizio liturgico di ognuna delle classi. Da ciò si è venuto a sapere che il turno di Abìa esercitava dall’8 al 15 aprile e dal 24 al 30 settembre di ogni anno. La data più probabile è l’ultima per due motivi: la Chiesa primitiva aveva collocato la nascita di Giovanni Battista il 24 giugno e questa data è compatibile con il concepimento nove mesi prima, cioè solo con il turno del 24 settembre; inoltre la Chiesa antica orientale ricordava l’Annunciazione a Zaccaria nel giorno 23 di settembre, ma ciò non è una contraddizione con il 24 settembre perché sia nell’ebraismo che nel cristianesimo il nuovo giorno inizia al tramonto, dopo le 18 e in origine la festa poteva essere anticipata alla vigilia (1).

Abbiamo quindi una data da cui partire: il 24 settembre. Nove mesi dopo è il 24 giugno, e non a caso in quel giorno si festeggia la nascita di Giovanni Battista.

Quando l’Angelo si reca da Maria per l’Annunciazione, le dice che sua cugina Elisabetta, la moglie di Zaccaria, era già al sesto mese: allora corrisponde anche la data dell’Annunciazione, sei mesi dopo il 24 settembre e la cui ricorrenza viene celebrata quindi in maniera corretta dalla Chiesa il 25 di marzo.

Considerato quindi che il concepimento di Gesù sarebbe avvenuto appunto il 25 marzo, nove mesi dopo corrispondono al 25 dicembre. Quindi è coerente con il racconto evangelico l'aver fissato la data del 25 dicembre per il Natale.

Riassumendo: si conosce la data del concepimento di Elisabetta, ovvero l'ultima settimana di settembre, a partire dal giorno 24; da ciò ne deriva che è credibile la data di nascita del Battista nove mesi dopo, il 24 giugno. Considerato che quando Elisabetta era al sesto mese, cioè il 25 marzo, come dice Luca nel suo Vangelo, ci fu l'Annunciazione a Maria, e perciò il concepimento di Gesù, allora è naturale ritenere che la nascita di Gesù sia avvenuta esattamente nove mesi dopo, cioè il 25 dicembre.

Ciò detto, tralasciando i commenti poco seri o di chi è intervenuto ribadendo i propri pregiudizi senza neanche essersi degnato di leggere il post, le principali obiezioni degne di nota sono state tre:

1) Prima obiezione:

Ammesso anche che le date dei concepimenti di Elisabetta e di Maria siano corrette, ci sono comunque delle incertezze sul periodo di durata delle gestazioni di Elisabetta e di Maria, secondo i calcoli ostetrici, quindi la data del 25 dicembre non sarebbe comunque certa

Risposta:

Nel nostro caso questa incertezza sembra non esserci in quanto l’evangelista Luca, che era medico, dice per Elisabetta "intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio" (Luca 1, 57) e per Maria "Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto" (Luca 2, 6); sembra che l’Evangelista voglia intendere per entrambe le donne un tempo per la gravidanza nella norma, quindi di circa nove mesi. L'incertezza sulla durata di una gestazione di solito è legata al fatto che non si conosce l'effettiva data del concepimento, ma per i due casi indicati, esso si può far coincidere con il giorno dell'annuncio dell'Angelo. Ovviamente il margine di errore c'è comunque, ma le date indicate non sono però inattendibili, anzi sono molto probabili.

2) Seconda obiezione:

il mese di dicembre non sarebbe credibile per via del fatto che i Vangeli parlano di pecore e pastori all’aperto, cosa inverosimile d’inverno.

Risposta:

Riporto cosa dice lo storico Loconsole: "Alcuni detrattori della storicità della data del Natale al 25 dicembre hanno, osservato che in quel mese – cioè in pieno inverno – gli angeli non potevano incontrare in aperta campagna e di notte greggi e pastori a cui dare la lieta notizia della nascita del Salvatore dell’umanità.

Eppure, quanti sostengono questa ipotesi dovrebbe sapere che nell’ebraismo tutto è soggetto alle norme di purità. Secondo non pochi antichi trattati ebraici, i giudei distinguono tre tipi di greggi.

Il primo, composto da sole pecore dalla lana bianca: considerate pure, possono rientrare, dopo i pascoli, nell’ovile del centro abitato. Un secondo gruppo è, invece, formato da pecore la cui lana è in parte bianca, in parte nera: questi ovini possono entrare a sera nell’ovile, ma il luogo del ricovero deve essere obbligatoriamente al di fuori del centro abitato.

Un terzo gruppo, infine, è formato da pecore la cui lana è nera: questi animali, ritenuti impuri, non possono entrare né in città né nell’ovile, neppure dopo il tramonto, quindi costretti a permanere all’aperto con i loro pastori sempre, giorno e notte, inverno e estate.

Non dimentichiamo, poi, che il testo evangelico riferisce che i pastori facevano turni di guardia: fatto che appare comprensibile solo se la notte è lunga e fredda, proprio come quelle d’inverno. Ricordo che Betlemme è ubicata a 800 metri sul livello del mare.

Alla luce di queste considerazioni, possiamo ritenere risolto il mistero: i pastori e le greggi incontrati dagli angeli in quella santa notte a Betlemme appartengono al terzo gruppo, formato da sole pecore nere. Prefigurazione, se vogliamo, di quella parte della società, composta da emarginati, esclusi, derelitti e peccatori che tanto piacerà avvicinare al Gesù predicatore.

In conclusione, possiamo dunque affermare non solo che Gesù è nato proprio il 25 dicembre ma che i vangeli dicono la verità storica circa i fatti accaduti nella notte più santa di tutti i tempi: coloriamo di nero le bianche pecorelle dei nostri presepi e saremo più fedeli non solo alla storia quanto al cuore dell’insegnamento del Nazareno." (2)

Inoltre il biblista Harry Mulder che passò il Natale del 1967 a Betlemme e prestò attenzione a questo particolare, registrò la presenza di pecore e agnelli nel villaggio, e concluse con queste parole: "Non è impossibile che Gesù sia nato a Dicembre" (3)

3) Terza obiezione (quella un po’ più seria...):

Il 25 dicembre non è il vero giorno di nascita perché è stato scelto dai cristiani per sostituire la festa pagana del Sol Invictus del solstizio di Inverno

Risposta:

Dice lo storico Loconsole “il culto del 'dio Sole' era stato introdotto a Roma da Eliogabalo (218 d.C-222 d.C) ma ufficializzato dall’imperatore Aureliano nel 274 d.C.” (4).

E dice anche lo storico Fedalto “La festa pagana del ‘Sol Invictus’ il 25 dicembre è stata introdotta dall’imperatore Aureliano (270-275), con un culto ufficiale, un collegio sacerdotale incaricato e con l’istituzione di un agone quadriennale il 25 dicembre, ‘dies natalis’ del ‘sol invictus’, ma ciò non toglie che la memoria cristiana del Natale abbia avuto una sua origine da collegarsi con l’evento iniziale della vita umana del Salvatore” (5).

Invece il culto ufficiale cristiano del Natale  con data il 25 dicembre fu promulgato dal concilio di Nicea, presediuto da Costantino, il 325 d.C., sostituendo così la festa pagana del Sol Invictus.

Detto così sembra quindi che abbiano perfettamente ragione coloro che sostengono la sovrapposizione abusiva fatta dai cristiani sulla festa del Sol Invictus.

Però analizzando bene i fatti, le cose forse non appaiono così pacifiche e non sono così scontate. Chi ci dice infatti che invece la decisione del Concilio di Nicea non fosse una ‘correzione storica’ su una data che abusivamente era stata usurpata dai pagani?

Come dice lo storico Michele Loconsole "il solstizio d’inverno – data in cui si festeggiava nelle culture politeiste il Sol Invictus – cade il 21 dicembre e non il 25” (6) mentre il Natale veniva festeggiato dai cristiani il 25 dicembre già nel 204 d.C., secondo la testimonianza di Ippolito (170 d.C-235 d.C) (7);

Alcuni storici, fra cui lo stesso Loconsole, sostengono che gli imperatori romani che perseguitavano i cristiani abbiano spostato perciò (nel 274 d.C. per mezzo dell’imperatore Aureliano come abbiamo già detto) la ricorrenza del Sol Invictus che prima si festeggiava nell’Urbe il 19 dicembre, al 25 dicembre proprio per coprire con una commemorazione pagana la data in cui da tempo i cristiani festeggiavano il Natale di Gesù, in modo così da ostacolarla.

A questo punto ragioniamo un po’ secondo questi elementi:

- Gli ebrei convertiti, che conoscevano il Vangelo di Luca, che risale al I secolo dopo Cristo, erano  molto probabilmente consapevoli delle date di turnazione nel tempio prima della sua distruzione avvenuta nel 70 d.C. e quindi per loro era facile calcolare la data di nascita sia del Battista che di Gesù: quindi per i primi cristiani la nascita di Gesù non poteva che essere avvenuta a fine dicembre, perché in caso contrario ci sarebbe stata una contraddizione con quanto asserito indirettamente da Luca stesso.

- Come già accennato, la fonte più antica che fissa al 25 dicembre la nascita di Gesù è quella di Ippolito di Roma (170 d.C-235 d.C), che già nel 204 d.C. riferiva della celebrazione del Natale da parte dei cristiani nell’Urbe proprio in quella data (6). Da notare che il 204 d. C. precede di almeno 14 anni l’introduzione della festa del 'dio sole' da parte di Eliogabalo e di 70 anni l’istituzione ufficiale della festa del Sol Invictus fatta da Aureliano nel 274 d.C.

Allora, in base a queste considerazioni, vediamo cosa può essere successo:

I cristiani, perseguitati e fuorilegge, festeggiavano la data di nascita di Gesù il 25 dicembre sin dagli inizi, per memoria orale e perché essa era coerente con le affermazioni di Luca, mentre il culto del Sol Invictus era festeggiato dai pagani il 19 dicembre e anche in altri giorni di ottobre. Man mano che il cristianesimo si diffuse nel mondo romano, gli imperatori cercarono di ostacolarlo, finché l’imperatore Aureliano per osteggiare il più possibile la festa cristiana del Natale del 25 dicembre, che andava prendendo sempre più piede e che sicuramente avveniva proprio in quel giorno vista la testimonianza di Ippolito del 204 d.C., spostò la data della festa del Sol Invictus al 25 dicembre, istituendo un vero culto ufficiale.

Anche alla luce di ciò, Ratzinger dice in un suo libro: Le vecchie ipotesi, secondo cui il 25 dicembre era stato scelto a Roma in polemica con il culto mitraico o anche come risposta cristiana al culto del sole invitto, che era stato promosso dagli imperatori romani nel corso del terzo secolo come tentativo di stabilire una nuova religione di stato, oggi non paiono più sostenibili (8)

Certo su questo tema c’è ancora tanta confusione e qualche incertezza e molti esponenti anche importanti del clero cattolico, perfino vescovi, non avendo analizzato il fatto secondo i recenti sviluppi storici, continuano ad avallare come quasi certa la tesi della usurpazione dei cristiani della festa pagana del Sol Invictus, mentre invece a quanto pare è probabilmente avvenuto esattamente il contrario.

Ecco perché molti disinformati, credenti e no, continuano a sostenere questa storia del Sol Invictus ripetendola come un mantra ad ogni ricorrenza del Natale! E sicuramente lo faranno anche adesso, inserendo ulteriori commenti contrari a questo post, magari, come spesso accade, senza neanche averlo letto!

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Note e crediti

(La foto è un quadro di Lorenzo Lotto conservato alla National Gallery)

1) Michele Loconsole – Quando è nato Gesù – San Paolo edizioni 2011 a pag. 74

2) Michele Loconsole – op. cit a pag. 80

3) Michele Loconsole – op. cit a pag. 80 in nota

4) Michele Loconsole – op. cit a pag. 61

(5) Giorgio Fedalto - Da Pasqua al Tempo nuovo – Casa ed Mazziana 2012 pag. 80

(6) Michele Loconsole – op. cit.

(7) Michele Loconsole – op. cit. a pag. 58 ripreso da Commentario su Daniele – IV

23,3 in Sources Chretiennes, 14, pag 307-309

(8) Ratzinger - Introduzione allo spirito della liturgia - Ed. San Paolo, Cinisello B. 2001, p 104.

 

8 commenti:

  1. Bene. Ho letto il suo post. Alla fine di ogni sua argomentazione lei conclude con: "è credibile"; "non è improbabile"; "non è impossibile"; "è probabile".
    E siamo pure d'accordo, perché tutto è possibile, probabile e credibile. Il punto è che non è "dimostrato".
    E poi, o il 25 o un altro giorno, ma cosa le cambia?
    Non trascuri due fatti:
    1) a decine di eroi, dei, semidei è stata assegnata come nascita il 25 dicembre, quale giorno nel quale, maturato il solstizio d'inverno, la luce ricomincia a prevalere sul buio della notte;
    2) i cristiani hanno sostituito TUTTE le ricorrenze festeggiate dai culti precedenti con ricorrenze legate alle loro leggende, sperando di realizzare la cancellazione di tutte le tradizioni a loro negate e odiate; hanno ottenuto solo un profondo disprezzo da parte di chi, potendo ora indagare senza il rischio di finire tra le fiamme accese da un qualche inquisitore psicopatico, è consapevole del colossale imbroglio.
    Infine, stia sereno. Coloro che credono nel Libero Pensiero non negheranno mai che ognuno la pensi come meglio crede; sono i fanatici dei monoteismi che hanno imposto (e ancora vorrebbero imporre) il loro pensiero negando la Libertà.
    Abbia tanta pace tra le braccia del suo dio.

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    1. Lei sottolinea il mio uso dei termini ‘non è impossibile’ o ‘è probabile’, ma è ovvio, e l’ho già fatto capire e detto nel post, che la ricerca storica su questo punto è un po’ in affanno, ma ha raggiunto più certezze dalla scoperta dei rotoli di Qumran e quindi, visto che non è ancora tutto chiaro e da nessuna parte c’è scritto nero su bianco ‘25 dicembre’, sarebbe da presuntuosi affermare che il fatto è certezza. Ovviamente assumo un atteggiamento di prudenza, visto che questa è anche una virtù, ma nello stesso tempo dico che quanto affermo è molto probabile e ragionevole. E poi scusi, perché mai la tesi che i cristiani avrebbero usurpato la festa del ‘Sol Invictus’ dovrebbe essere vera e il fatto che invece sia avvenuto il contrario dovrebbe essere falsa? Ha letto che già nel 204 i cristiani festeggiavano il 25 dicembre mentre il culto del ‘Sol Invictus’ a Roma venne introdotto nel 273?
      Lei accenna a dei personaggi mitici la cui nascita sarebbe stata assegnata al 25 dicembre: mi può dire quali? Anche se me ne nominasse tanti, non li si può mettere a confronto con un fatto storico realmente accaduto come la nascita di Cristo, non crede?
      Mi chiede che importanza avrebbe sapere il giorno preciso. Le rispondo elencando almeno due motivi: primo, ed è la cosa più importante, perché voglio far capire che le date fissate dalla Chiesa non sono prese a caso o abusivamente come dicono quelli che vogliono screditarla ma possono vantare un minimo di basi storiche che altri personaggi mitici ovviamente non hanno e secondo, ma questa è più una curiosità, se si accetta quella data vengono fuori delle ‘coincidenze’ numeriche interessanti che sono state trovate dallo storico Vidal e di cui ho parlato nel post originale ‘La vera data di nascita di Gesù’. Ovviamente e per concludere non sono d’accordo con il suo atteggiamento un po’ relativista, per me la Verità è solamente una. La ringrazio di avermi augurato tanta pace, da quando mi sono convertito questa è assicurata dalla Luce di Cristo che communque auguro anche per lei.

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    2. coloro che credono nel Libero Pensiero??? sicuramente lei avrà fatto la terza dose e sarà uno che "crede" nella scienzah. le lascio un piccolo pensiero: quando il prossimo anno gli scienziati che ci prendono per il culo da due anni ci obbligheranno a iniettarci il chippino sicuro, attendibile e up-to-date magari provi a ricordarsi che qualche ritardato 2000 anni fa aveva scritto queste stupidsaggini:16 Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; 17 e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. mi scuso per la veemenza ma non se ne può più di idiozie spacciate per scienza e di questi liberi pensatori che si credono più intelligenti di Dio....

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  2. La stragrande maggioranza delle feste religiose del mondo antico cade in particolari giorni astronomici...solstizi ed equinozi su tutti. Naturale, quindi che anche il Signore abbia deciso di nascere in uno di quelli.
    Invece di pensare a chissà quale complotto dei cristiani sarebbe, invece, meglio chiedersi "Perché no?". Dopotutto stiamo parlando di Dio, uno che ha la facoltà di decidere quando, come, dove nascere. Più difficile dimostrare che sia stata inventata la natività al 25 dicembre che credere alla sua veridicità.
    Sono laureato in storia antica con tesi su religioni babilonese e greca.

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  3. La ricostruzione di Salvatore Canto e' plausibile ; ma sulla collocazione delle date faccio osservare che gli astronomi hanno appurato che la processione degli EQUINOZI non si e' mantenuta costante in duemila anni e ha conosciuto sfasature temporali; che l' autore prende in modo assuntiva la esattezza cronologica di Luca ,quanto invece egli sbaglia sulla data del censimento che sarebbe stato fatto da Augusto ,postocipandolo di circa sei / sette anni .Roma organizzo ' effettivamente un censimento ,ma nel 7 A C ,cioè sette anni prima della data ufficialmente accettata per la nascita di Gesù ( assumendo tale data come anno zero dell' era volgare ). E comunque Roma non ordino' a tutti di mettersi in viaggio ,e sappiamo da Giuseppe Flavio che la Galilea ,non essendo ufficialmente territorio romano ( era stato cliente semi-indipendente ) non fu toccata dal censimento .Il secondo errore che Luca commette e' di identificare con Quirinio il governatore della Siria .All' epoca del censimento ,il governatore di Siria ,o meglio legato imperiale ,era Varo. Riguardo alla richiesta dell' autore di precisare quale altra divinita' fosse nota il 25 Dicembre ,essa era MITRA ,dio persiano di salvezza il cui culto - lo ammette finanche Gianfranco Ravasi - precedette quello di Cristo .Era un dio importato dalla Persia ,e questa a sua volta lo aveva importato dall' India, dove il suo culto era associato alla vitalita' della energia solare .Più tardi i cristiani stabilirono una connessione con il " Messia sole di giustizia " di cui parla il profeta Malachia ,l' ultimo profeta dell' Antico Testamento .Nel mito indo- iranico ,la madre di Mitra era la Dea" ANAHITA" ossia l' IMMACOLATA ,nella lingua locale .Quindi il leitmotiv di una nascita verginale del bambino divino esisteva già prima del Cristianesimo .Ed esisteva già sei secoli prima nei miti della nascita del dio indiano Krishna ( dalla Vergine Devaki " amata da Dio " ) e del Buddha ( dalla regina vergine e madre Maya ) .infine un particolare che suscita in me grandi perplessità : non si capisce perché un censimento faccia spostare una fiumana di persone da una regione all' altra ,quando lo scopo per cui vengono fatti i censimenti e' quello di tassare le persone ,rilevando i componenti del nucleo familiare e la volumetria dello spazio abitato .Dunque viaggiano i funzionari del fisco ,non le persone .E concludo con un' ultima critica storica : e' ormai assodato che nel calcolare l' inizio della nuova era un errore di calcolo del monaco della Scizia Dionigi il Piccolo posticipo' la data della nascita di Gesù sette anni più avanti ,col risultato che il nostro calendario e'avanti sette anni circa la data della nascita di Gesù ! Dunque Gesù in realta' e' nato ,paradossalmente ,nel 6)7 AC. Un vero rompicapo storico .Sono un professore di Storia e Filosofia con due master in studi storico - religiosi e mi sono laureato con una tesi su " La dimensione del corpo nel pensiero ebraico - cristiano .

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    1. Grazie per l'interessante commento. Non so se ha letto il precedente post ("La vera data di nascita di Gesù" - al link https://mi-chael.blogspot.com/2020/12/gesu-cristo-e-nato-il-25-dicembre-del-2.html) in cui ho elencato le ragioni che portano a ritenere che l'anno di nascita sia stato il 2 a.C. e non il 7 a.C., ma comunque il suo intervento mi ha ispirato a scrivere un ulteriore post in cui spiego nel dettaglio, fornendo i riferimenti bibliografici, perchè è più probabile che l'anno corretto sia il 2 a.C. Tutto comincia dal fatto che è errata la data di morte di Erode il Grande (4a.C.) da cui partono i sostenitori dell'anno 7a.C come data del Natale. Risponderò anche alle obiezioni sul censimento. Pubblicherò a giorni, sarà gradita una sua eventuale replica con le sue ulteriori osservazioni...

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    2. Ho scritto e pubblicato il post reperibile con il seguente
      https://mi-chael.blogspot.com/2021/12/alcune-risposte-per-chi-sostiene-che-il.html?m=1

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