13 luglio 2022

Codice Ratzinger.

“Non temete gli uomini, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, né di segreto che non debba essere conosciuto" (Matteo 10,26).

Ho appena finito di leggere il libro di Andrea Cionci il ‘Codice Ratzinger’ (1).

Sin dal suo primo affaccio nel balcone della Basilica di San Pietro, subito dopo la sua elezione, cominciai a provare i miei dubbi sul fatto che Bergoglio fosse veramente il Papa, vuoi per il sospetto che le dimissioni di Ratzinger fossero state non volontarie, vuoi perché diverse ‘profezie’ in ambito cattolico avevano previsto l’avvento di un impostore ai vertici del Vaticano e ciò, da credente che dando retta a San Paolo non ‘dispezza’ le profezie, mi metteva in una situazione di allerta, vuoi perché il comportamento del neoeletto si mostrava palesamente di rottura con quello dei suoi predecessori anche nei gesti e dettagli che a prima vista potevano sembrare di poco conto.

Nei mesi successivi, man mano che si palesava come Papa di ‘rottura’ e in certi casi di vero e proprio scandalo per i fedeli, i miei dubbi cominciarono a trasformarsi in certezze. Non poteva essere che lo Spirito Santo ci avesse tirato un colpo mancino permettendo che fosse eletto un Cardinale che stava stravolgendo completamente la figura papale, per certi versi ridicolizzandola.

Fu più o meno in quel periodo che scoprii la strana ‘coincidenza’ che in codice ASCII il nome ‘BERGOGLIO’ fa 666. Ciò mi mise ancora di più in allarme. Ulteriori ricerche, applicando il calcolo ai nomi di tutti i cardinali esistenti prima del Conclave, mi fecero scoprire che il risultato 666 era ottenuto solo dal cardinale Bergoglio e non da altri. Un commentatore puntiglioso mi fece notare che anche ‘BENEDETTO’ fa 666 in codice ASCII, io risposi che ‘BENEDETTO’ è un nome imposto, che non caratterizza con sicurezza la persona, mentre ‘BERGOGLIO’ sì. Ma la cosa che tagliò la testa al toro fu l’osservazione fattami da una lettrice di lingua tedesca che mi fece notare che la cosa non poteva essere applicata a Benedetto XVI, per il semplice motivo che il nome ufficiale di Ratzinger come Papa è quello in latino, cioè ‘BENEDICTUS’ che non fa 666. Inoltre fu sempre in quel periodo che feci l’ipotesi che l’invito biblico del ‘chi ha intelligenza calcoli’ nel trovare il nome della Bestia apocalittica fosse relativo al ‘calcolo o al calcolatore intelligente’ e quindi al computer e perciò un suggerimento neanche tanto velato nell’usare per il computo qualcosa su cui è basato il nostro moderno computer, cioè proprio il codice ASCII (si vedano in poposito i miei articoli qui e qui).

Ma oltre a questa in verità assai strana coincidenza ‘biblica’, un’altra questione saltò fuori da lì a poco: il fatto che durante il conclave, alla quarta votazione, era stata trovata durante la conta delle schede una scheda incollata ad un’altra, e la stessa votazione era stata perciò annullata. L’analisi dettagliata della questione, fatta principalmente da Socci e a cui mi sono accodato, portò a far ritenere che probabilmente tale votazione non poteva essere annullata. E ciò ha portato a stendere una luce sinistra sulla validità del Conclave. Fra l’altro Socci ha posto anche una questione a cui finora nessuno ha dato una risposta: come mai, visto che le votazioni sono state cinque, ci sono state solo quattro fumate? Ciò significa che allora le schede della votazione annullata non sono state bruciate subito, e allora, prima di passare alla quinta votazione dove sono state riposte? E perché non sono state bruciate come prescritto dalle norme, prima della successiva votazione? (Si vedano i miei post dell’epoca qui, qui e qui o anche il post di Socci qui).

Ma nonostante ciò, i canonisti hanno invocato una ‘sanatio’ delle irregolarità, visto che secondo loro ha prevalso successivamente il dato di fatto che ormai l’eletto era stato accettato come Papa dalla stragrande maggioranza dei fedeli, dal clero e quindi dalla Chiesa. Sarà, io ritengo che la cosa sia accettabile se si mette sul piatto la possibilità ovvia di errori umani involontari, sanati poi dall’azione divina, ma ritengo improbabile tale ‘sanatio’ nel caso di malafede o frode da parte di alcuni cardinali per imporre il proprio candidato con brogli elettorali: sarebbe come se Dio si dovesse piegare a un raggiro.

Io comunque ritenni che sembrava che, anche ammessa la buona fede, lo Spirito Santo si sia divertito a inserire nell’ingranaggio un ‘sassolino’ che ne ha inceppato il meccanismo, rendendo dubbia la stessa elezione (vedi qui).

Ma le sorprese non erano finite, e mentre Bergoglio continuava sempre più a manifestare la sua indole blasfema e la sua opera demolitrice, con sempre maggiore sgomento di parte dei fedeli e del clero, saltarono fuori l’intervista e il libro del cardinale Danniels, il quale candidamente parlava di una ‘mafia di San Gallo’ composta da Cardinali che avevano brigato per far dimettere Benedetto XVI ed eleggere Bergoglio. Ciò bastava per rendere scomunicati ‘latae sententiae’ tali cardinali, fortemente sospette le dimissioni di Ratzinger e aumentare così i dubbi sulla validità del Conclave (ne ho parlato qui).

Successivamente, e così arriviamo ai nostri giorni, analizzando attentamente la ‘Declaratio’ con cui si era ‘dimesso’ si è scoperto anche che molto probabilmente Ratzinger non ha mai rinunciato al Munus Petrino e quindi in realtà è rimasto il vero Papa. Ha rinunciato al Ministerium, che è l’esercizio pratico del papato, ma non a quello spirituale, appunto il Munus che è l’essenziale. E ha fatto questo perché impedito nel suo governo dai suoi nemici modernisti. Tant’è che si parla di ‘Sede papale impedita’. E dovendo fare tutto ‘di nascosto’ con messaggi tali da non essere scoperto dai suoi ‘sequestratori’, ha dovuto usare un codice con cui fa capire la verità anche se in maniera non del tutto palese per la necessità richiesta dalla situazione.

Se è vero ciò, e le prove portate e scoperte da Cionci e da molti canonisti, giuristi e teologi che hanno partecipato all’inchiesta e che ben vengono spiegate nel libro lo dimostrano, visto che Ratzinger è ancora Papa, il conclave che ha eletto Bergoglio era illegittimo e perciò quest’ultimo è un Antipapa.

Il fatto però è che tale situazione comporta anche una separazione tra i fedeli: quelli che non credono all’esistenza di tale codice e riconoscono Bergoglio come Papa, e per svariati motivi sono attualmente la stragrande e oserei dire ‘schiacciante’ maggioranza e un ‘piccolo resto’ che invece ritiene che il vero Papa sia Benedetto XVI.

La cosa imbarazzante è che se hanno ragione quelli del ‘piccolo resto’, con cui concordo, allora se al prossimo conclave parteciperanno i cardinali eletti da Bergoglio (ben 70), ne verrà fuori un altro Antipapa. Perciò se è veramente così e non si denuncia pubblicamente questa situazione, la successione papale dopo la morte di Benedetto XVI risulterà interrotta e la Chiesa cattolica per come la conosciamo potrebbe essere finita: essa dovrà ricominciare dalle catacombe e farsi carico di eleggere un Vescovo di Roma legittimo.

E per finire devo toccare un tasto dolente: è il fatto che i cosiddetti tradizionalisti ‘duri e puri’, soprannominati da Don Minutella gli Una Cum, si ostinano a non capire e continuano a riconoscere Bergoglio come legittimo Papa, pur criticandolo aspramente.

La cosa che crea sgomento è che nonostante siano persone molto preparate, e a cui faccio tanto di cappello non potendo io mai arrivare alle vette della loro comprensione teologica e canonistica, non si accorgono però della palese contraddizione in cui cadono visto che per il catechismo il Papa anche nell’attività ordinaria è assistito dalla Spirito Santo e quindi è incriticabile a meno di non ammettere che il Catechismo o lo stesso Spirito si sbaglino. Con loro Bergoglio ha trovato degli insperati sostenitori, tant’è che la sua furia non si è manifestata mai contro di loro ma contro quelli che non lo riconoscono come Papa, come è successo a don Minutella e a don Bernasconi e come accadrà probabilmente a tutti quelli che dichiareranno di far parte del 'piccolo resto’.

Che dire per concludere? Io confido nel fatto che il Signore non abbandonerà a lungo la sua vera Chiesa e agirà presto nel separare il grano dal loglio, e che anzi lo stia già facendo, in quanto il suo segno distintivo, la Verità, sta venendo fuori. Ma alla fine, per quelli che avranno scelto in maniera colposa la parte sbagliata e non saranno tornati indietro sui loro passi, saranno veramente dolori perché dovranno vedersela con la giustizia divina.

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Note e crediti

(1) Andrea Cionci – Codice Ratzinger – Byolblu 2022







1 commento:

  1. credo possa essere utile leggere questo articolo di Cionci.
    https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/32470263/benedetto-xvi-tattica-geniale-difesa-chiesa-bergoglio-capolinea-papa-ratzinger.html

    cordiali saluti
    Roberto Carla

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