27 agosto 2018

Il Cielo parla

Gli atei dicono che Dio è una creazione della mente umana, ma i credenti possono controbattere dicendo che non solo spesso sentono dentro di sé come una presenza dialogante, ma alle volte ottengono anche dei segnali tangibili che confermano l’esistenza divina e comunque l’intervento soprannaturale nelle loro vite.

 
Uno dei segni che un credente può avere è quello che a me e ad altri è capitato diverse volte quando avendo un dubbio di fede o la necessità di un consiglio o di un incoraggiamento, si apre a caso la Bibbia o un libro di argomento religioso e gli occhi cadono su una frase che dà una risposta. Quale meraviglia allora ti prende, capisci che non può essere un caso!

L’ultima volta mi è capitato poco tempo fa quando chiedendomi se avevo fatto bene a scrivere il post sul "Il Nulla e il Big Bang" dove ho discusso sulle ipotesi fatte dai soliti scienziati atei, tipo Krauss, sul fatto che l'Universo sarebbe nato dal nulla, ho aperto a caso un libro di Maria Valtorta e la mia attenzione si è focalizzata su questo brano: "Il Padre si manifesta la prima volta nella Creazione. Immensa Epifania della Potenza che ha, dal nulla, fatto tutto, perché il Tutto può fare dal nulla le cose, mentre il nulla, il non essere, non può da sé formarsi né formare." ! (1). Ditemi voi se non è stata una risposta al tema e nello stesso modo una specie di apprezzamento e incoraggiamento ad occuparmi dell’argomento!

Potrei portare tanti altri innumerevoli esempi. La cosa mi è capitata tante volte e per motivi che ormai non ricordo più, ma sempre legati ad argomenti relativi alla fede o la morale o a scelte difficili nella vita.

Invito perciò chi non l’ha mai fatto a provarci, però non come si fa in un gioco, ma con minimo di fede e rispetto, e nei momenti in cui se ne ha effettivamente bisogno. E’ ovvio però che è il Cielo quello che avrà l’ultima parola in proposito. Infatti non sempre si ha una risposta, e questo perché magari non si crede abbastanza o lo si fa solo per curiosità, o forse perché Dio ritiene che non ce ne sia bisogno o non sia opportuno dare un segno. Comunque è una possibilità in più che si ha nelle traversie della vita, non abbiamo perciò timore a chiedere con fiducia nei momenti difficili, d’altronde non sta scritto “chiedete e vi sarà dato”?

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Note e crediti

(1) il brano l'ho trovato sull'opera di Maria Valtorta - Il libro di Azaria - rivelazioni dell'Angelo custode - 9 giugno 1946, Domenica di Pentecoste - pag. 151 - Ediz. Centro Editoriale Valtortiano

2 commenti:

  1. Dio lascia abbastanza luce per chi vuole credere...ed abbastanza ombre per chi non vuole!!!

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  2. Da Tenera &Amata (Ricardo Perez Hernandez - Al di là dello Spazio e del tempo – il libro di Teneramata” Edizioni Segno 1991) - https://mi-chael.blogspot.com/2018/03/luniverso-e-il-tempo-la-concezione.html#more

    — “Sì, ma Dio ha tardato più di vent’anni ad ascoltare la mia petizione di conoscere qualcosa della vita futura”.
    — “Ma finalmente lo hai ottenuto. Non ne sei contento? Dai più importanza al tempo trascorso? Avresti preferito che il Signore ti avesse ascoltato immediatamente, malgrado i tuoi peccati di allora, che non ti avrebbero consentito di ricevere l’azione divina?
    Il nostro Dio - aggiunse per convincermi - è lento nell’attuare, ma non per sua Volontà, ma per la pigrizia morale del viatore. Nonostante tutto, non potrai negare che Lui ti ama, e ti ama moltissimo, giacché alla fine ti accordò il tuo capriccio. Ma se tu avessi progredito nella Perfezione cristiana, già da molto tempo sapresti tutto questo che oggi ti dico!
    E se tu, senza essere un perfetto cristiano, stai ottenendo un singolare aiuto divino, quanto di più otterranno, se s’impegnano, quelli che amano davvero il loro Creatore! E credimi che realmente l’ottengono. Tu non puoi immaginare gli aiuti e i regali del nostro Dio a coloro che in questa vita Lo servono e Lo amano sul serio. Numerosi mortali che prendono sul serio il Signore, ottengono da Lui regali più pregevoli di quelli che tu stai ricevendo. Di queste cose se ne parla assai poco, es-sendo doni privati, o perché il beneficato non riesce a spiegarli.
    Se l’umanità attuale soffre molto, è perché la superbia non le permette di chiedere il rimedio all’Altissimo. I regali divini, materiali e spirituali, sono condizionati all’ubbidienza alla Legge del no-stro Dio. Ma l’uomo non vuole combattere contro la concupiscenza che lo trascina al peccato; né agisce secondo logica: se è vero che crede nell’Onnipotente, perché non chiede il suo aiuto con verità, con umiltà e con perseveranza?

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